Capitolo 12

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Il drago si palesò davanti ai miei occhi come se fosse un'ologramma. Lo avevo già visto diverse volte, ma così da vicino mai. Riusciva quasi ad incutermi timore soltanto fissandolo: era evidente quanto fosse stata lunga la sua vita e quanta saggezza portasse con sè. Mi diressi verso la vetrina dei liquori che apparteneva al mio defunto finto padre e presi del Whisky.

"Non dovresti bere così giovane." 

Comunicava le parole alla mia mente attraverso un legame unico che ci connetteva anima e corpo.

-Come se questo fosse il maggiore dei mali presenti in me.- Dissi mentre versavo la bevanda in un bicchiere di vetro inserendovi, poi, del ghiaccio.

"Cosa devi chiedermi?"

-Tu mi hai accompagnato fin da quando vivevo in quel mondo esatto?-

Annuii con la testa.

-Perciò dovresti avere i miei stessi ricordi.-

Rispose come prima.

-Quindi avrei diverse domande da farti. In primis, tu puoi leggere i miei pensieri, vero?-

"Tutto quel che pensi o sogni."

Bevvi un sorso dell'alcolico che scese lungo la mia gola, infiammando ogni anfratto di essa. Mi piaceva.

-Non ho bisogno di mentire allora. Te lo chiedo prima di continuare: mi appoggerai in ogni mia scelta?-

"Andare contro al tuo volere non mi interessa, così come la vita di voi umani. Per noi siete solo polvere che svanisce portata via dal vento. Non ci intromettiamo mai nelle vostre vicende e tanto meno ci avvantaggia farlo."

Le sue risposte erano secche, dirette e fredde. La sua voce risuonava antica nella mia mente, come se provenisse da un'essere primordiale di questo pianeta. Il successivo sorso scese più dolcemente, facendo così rilassare ogni muscolo del mio corpo.

-Per portare a compimento il mio piano di sterminio ho bisogno di informazioni, me le darai?-

"Sì, senza problemi."

-La storia che mi hanno raccontato quei due è vera?-

Ci fu un silenzio imbarazzante, tanto che iniziai a sospettare che quel drago fosse solo frutto della mia fantasia perversa.

"Parte di essa sì. Yusei si suicidò veramente a causa di una forza oscura che aveva inquinato e consumato il suo cuore. Cercò di liberarsene in ogni modo e, prima di compiere qualcosa di irrimediabile, pose fine alla sua esistenza, donandoti le carte. Ma non diventasti tu il nuovo comandante. Devi sapere che intorno a lui vivevano altri quattro duellanti formidabili che crearono un oligarchia, escludendoti dal governo e andando contro ai desideri del ragazzo stesso. Erano Jack Atlas, Akiza izinski, Crow Hogan e Ruka. Possedevano tutti delle carte drago dotate di potentissime abilità, esattamente come me. Tuttavia una forza oscura, la stessa che aveva soggiogato Yusei, eliminò tre di loro, lasciando solo Ruka in vita. Le loro carte vennero ereditate dai tuoi amici, ma non subentraste voi al governo, così i fusionisti si approfittarono della ragazzina vincendo ogni battaglia e facendoci perdere numerose città fino a quando."

-Io non aprii le porte dell'inferno, ormai mi viene ripetuto di continuo.-

Bevvi avidamente altri due sorsi: quella bevanda sembrava saper alleviare il mio animo rendendolo più docile e silenzioso.

-L'ho fatto per davvero?-

"Sì e ne sei anche stato contento. Il desiderio di distruggere questo mondo non è nato ora che la tua sanità è saltata, ma quando ancora potevi considerarti un comune essere umano."

Sorrisi leggermente: il mio animo da giustiziere si era solo assopito in questo lasso di tempo, rinascendo come una fenice dalle sue ceneri.

"Dopo quel fatto le due fazioni fecero pace." Disse anticipando la mia domanda. "Tu venni usato come scusa per allontanare i possessori dei draghi da quel mondo potendo controllare indisturbati la povera Ruka, troppo debole per ribellarsi."

-In poche parole la mia presunta prova di salvezza è solo uno stratagemma per comandare. Che bassezza. Mi chiedo se i demoni che ho liberato stiano falciando le loro vite o se siano riusciti a sconfiggerli.-

"Non so nulla di questo. Venni sigillato nel momento stesso in cui la porta venne aperta. Mi hai liberato tu durante quel duello con IV, per questo i tuoi ricordi stanno tornando pian piano a galla. Se vuoi scoprire davvero cosa sta succedendo dovremmo tornare indietro, ma i tuoi compagni tenteranno di fermarti."

Sorrisi.

-Che ci provino se ne sono in grado! Di certo non saranno loro a sconfiggermi o a farmi desistere. Ho già deciso le sorti di questa esistenza e nessuno riuscirà a fermarmi.-

Scoppiai un una risata malata e psicopatica che riempì la stanza rimbalzando da parete a parete. Conclusasi, finii velocemente il bicchiere di whisky per poi addormentarmi sul divano, sedato dai fumi dell'alcol.

Yu-Gi-Oh! Zexal: Forbidden Memories (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora