Il primo giorno in quel mondo di tenebre lo passammo in quel rudere, analizzando ogni sorta di dettaglio morfologico o chimico della zona. Sembrava tutto al posto giusto, come se ci trovassimo in un'illusione dove venivamo messi alla prova. Eppure, sapevo che quel disastro era causa mia. Lo avevo sognato e più volte ero stato accusato di "aver aperto le porte dell'inferno". Se quello non era un paesaggio apocalittico, poco vi mancava. Il giorno seguente decidemmo di procedere verso nord, dove rilevavamo una fonte di energia, lontano da possibili fonti di vita: ero un ricercato dopotutto.
-Ti sei ricordato qualcosa di questo mondo?- Mi chiese Thomas, probabilmente per spezzare quel silenzio che si era venuto a creare.
-Immagini che proprio non riesco a sovrapporre a quel che vedo ora. Immensi prati, laghi, fiumi. Insomma, un posto verde, non grigio.-
Tentai di imprimere nella mia voce del rammarico, ma in realtà provavo uno stranissimo piacere osservando lo stato decadente di quel luogo. Mi compiacevo di quanto da me provocato, come se fosse stata mia spontanea scelta portare la morte e, forse, lo era davvero stata.
-Mi chiedo come fossi prima di venire nel mio mondo, Iulio.-
-Non ti so proprio dire. Quei pochi ricordi che ho sono morti con Alice.-
Mi guardò pensieroso.
-E' la parola morte ad averti preoccupato?-
-No, stavo solo ripensando alla scena. Credevo che ti saresti fermato prima di finirla.-
-Lo credevo anche io.-
La nostra piccola discussione si concluse così; forse sapeva di aver esagerato troppo chiedendomi qualcosa di simile o, più probabilmente, era rimasto turbato dalla mia risposta. Impiegammo un'intera giornata per percorrere metà del nostro tragitto. Questa volta usammo una tenda dataci in dotazione da V. Dopo alcuni tentativi non proprio brillanti riuscimmo a issarla nel migliore dei modi.
-Dovremmo dormire assieme.- Dissi entrando in essa.
Non potevo vederlo, ma sicuramente stava arrossendo. Quello strano sentimento che provavo mi faceva sentire sporco e corrotto, forse il mio pensiero era ancora legato a quella stupida etica insegnatami in un passato di cartone ormai bruciato nel rancore. Sistemate i nostri oggetti e scandagliata la zona mangiammo il cibo precotto datoci in dotazione.
-Verso cosa stiamo andando?- Chiese Thomas.
-L'inferno, forse.-
La mia risposta uscì naturale, ma sembrava non fosse stata concepita dal mio io. Una voce continuava a dirmi che quella fonte di energia era il luogo dove si celavano le porte tanto nominate. IV non sospettava di star facendo il mio gioco. Nessuno in verità se lo immaginava minimamente. forse neppure io. Quando fu ora di dormire l'imbarazzo di Thomas era tangibile, sentivo quasi il suo cuore battere come un martello pneumatico.
- Rilassati o non riuscirai a dormire.-
-Non è facile!-
Mi voltai in sua direzione: persino nel buio riuscivo ad intravedere i suoi occhi violacei.
-Provi qualcosa per me, dico bene?-
Non udii la sua risposta, così proseguii.
-E' palese Thomas, quindi nasconderlo ti è solo di peso. Non ti giudico, tranquillo. Si può dire che, in qualche modo, io provi la medesima cosa.-
Lo guardai ulteriormente e, forse preso da chissà quale istinto, le sue labbra toccarono le mie. Non posso dire di non aver mai baciato qualcuno, ma sicuramente un uomo non rientrava tra i miei partner, fino a quel momento. Probabilmente iniziai a provare qualcosa nel periodo in cui si imbucava nella mia dimora, ma, con certezza, non sapevo dirlo. Non lo amavo, era tutto troppo acerbo ancora, ma che fossi attratto da lui era innegabile. Dopo quell'effusione ne seguirono altre, sempre più ricche di passione. Quella notte accadde qualcosa di cui sono fiero. Sconfissi l'ultimo blocco mentale impostomi dal mio passato fittizio, eliminando così anche il secondo Iulio, che raggiunse il primo in qualche angolo sperduto del cosmo. Ero rimasto io solo, lo Iulio che aveva accettato un'uomo e con il quale aveva consumato. Non provavo ribrezzo o rimorso, ero soddisfatto per la prima volta dopo lunghi mesi. Eppure, quella notte persi l'ultimo freno alla mia folle strage. Da lì a poco sarebbe successo qualcosa di irreparabile.
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Yu-Gi-Oh! Zexal: Forbidden Memories (In revisione)
FanfictionIulio passa ogni giorno della sua vita con la costante idea che vi sia qualcosa di oscuro e segreto dietro ad essa, complice anche i fatto di possedere delle carte grige, così diverse dai mostri xyz che tutti usano, compreso Yuma, suo amico di infan...