Chapter 12 - Rivelazioni

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La luce soffusa del primo mattino filtra attraverso le fronde degli alberi, creando riflessi dorati sulla radura ancora avvolta dalla frescura della notte. L'odore di terra umida e muschio mi inonda i sensi, un richiamo naturale che mi dà pace. Mi stiracchio, sentendo il corpo ancora rigido, ma il calore familiare del sole nascente mi rincuora.
Debby è accanto a me, stretta al mio fianco, il suo respiro lento e regolare mi fa capire che dorme profondamente. È un'immagine di pace così rara che mi sento quasi in colpa al pensiero di svegliarla, ma il bisogno di aria fresca mi spinge ad alzarmi. Scivolo piano fuori dalla tenda, cercando di non disturbare nessuno, dall'altro lato della tenda ci sono ancora Benji e Callie che dormono, Harry e Lily invece non ci sono.
Subito l'aria del mattino mi accoglie, pungente e rivitalizzante. L'intera radura sembra sospesa in un equilibrio perfetto tra quiete e risveglio.
Mentre mi stiracchio vedo in lontananza Harry che è già alle prese con il telefono. Questa ragazza lo sta assillando, o forse è lui che è solo tanto preso. Sono indeciso se raggiungerlo o meno.
Non faccio in tempo a prendere una decisione che anche da lontano riusciamo a scambiarci uno sguardo e capisco che non è proprio il momento, lo vedo poggiare il telefono all'orecchio e allontanarsi ancora di più.
A pochi passi da me invece, il falò della sera precedente si spegne lentamente, emettendo ancora qualche scintilla che si perde nel cielo terso. Louis mi passa accanto per raggiungere Liam e Lily già seduti vicino al fuoco, tazza di tè in mano, e mi offre un cenno complice porgendomi la tazza che prendo ringraziando.
Mi avvicino al lago, un punto dove i raggi del sole si infrangono sull'acqua creando una danza luminosa ipnotizzante. Mi siedo, il telefono in mano, pronto a inviare un messaggio a mia madre. Ogni parola che scrivo è intrisa di gratitudine e una leggera malinconia.

Buongiorno mamma, come sta la mia piccolina?
Io qua sto bene, bene come non stavo da un po'.
Grazie per tutto quello che fai per me e per Stacy.
- Z xx

Non posso fare a meno di pensare a quanto la mia vita sia cambiata negli ultimi anni. L'università avrebbe dovuto essere un luogo di crescita e nuove opportunità, ma per me è stato un terreno minato. Ogni passo è stato una battaglia per restare a galla, per mantenere un equilibrio tra le responsabilità di padre e il tentativo di essere ancora un ragazzo. Ho sempre avuto Harry, il mio unico punto fermo, ma anche lui, con i suoi tormenti, sembra a tratti distante.
Non dovrei pensarlo perché Stacy, mia figlia, è veramente la gioia della mia vita, ma a volte penso a come sarebbe stata la mia vita senza di lei. Forse starei ancora con Ambra, o forse le nostre strade si sarebbero divise comunque. Forse Debby l'avrei conosciuta lo stesso, o magari non sarebbe mai capitato.
È tutto un continuo e se non fosse andata così e se invece fosse andata così, è tutto così confuso nella mia mente.
Mentre i pensieri mi travolgono, sento una voce familiare alle mie spalle.
«Ti stavo cercando.» Debby. Mi volto e la vedo, il viso ancora leggermente assonnato ma radioso sotto la luce calda del sole. Non riesco a trattenere un sorriso mentre la invito a sedersi fra le mie gambe. Lei si accoccola contro di me, la sua schiena premuta al mio petto, e sento il suo profumo delicato, un misto di dolcezza e freschezza che mi inebria.
«Che stavi pensando?» mi chiede, la voce un sussurro che sembra voler rispettare la quiete del momento.
«A quanto sono fortunato. E tu sei una delle cose per cui sono grato» le rispondo, lasciandole un bacio leggero sulla testa. Lei sorride, ma c'è una lieve ombra nei suoi occhi.
«Spero se ne renda conto anche mio fratello di quanto tu sia dolce» dice con un tono che tradisce una nota di malinconia.
«Benji ti vuole bene, è normale che sia protettivo. Anche io lo sarei al suo posto» lei sospira e si stringe un po' di più a me.
«È diventato così dopo che abbiamo perso nostro padre. È come se sentisse il dovere di proteggerci entrambi, ma a volte è soffocante. Non vuole che io stia male, mai più.» la sua voce si incrina, e senza pensarci la stringo forte, come se potessi assorbirne il dolore.
«Non ti farò mai soffrire,» le sussurro, anche se dentro di me so che è una promessa difficile da mantenere.
«Anche tu hai sofferto tanto?» mi chiede, voltandosi leggermente per incontrare il mio sguardo.
Non so cosa mi abbia tradito, forse il tono della mia voce o lo sguardo perso nei miei occhi. Cerco di rispondere, ma le parole mi escono come un soffio.
«Sì. C'è stata una persona... l'ho amata più di quanto sapessi fosse possibile, e poi è andata via. Come una foglia al vento.» Debby mi guarda intensamente, il suo viso si addolcisce in un'espressione di comprensione che mi disarma.
«Io non andrò via.» le sue parole sono un'ancora. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, dolce e rassicurante, ma anche carico di una promessa che mi fa tremare il cuore.
Mi piacerebbe crederle, ma una parte di me teme che il mio passato, le mie paure e i segreti che custodisco la allontaneranno prima o poi.
«Zayn! Scusate. Vi chiedo davvero scusa» il momento viene spezzato dalla voce di Harry, urgente e allarmata.
«Harry!» dico con voce ferma. Non so se sia più un rimprovero o un grazie.
«Zayn, Debby, scusatemi davvero. Ma devi darmi le chiavi della macchina. Devo tornare a Londra. Ne ho bisogno!» le sue suppliche mi fanno quasi preoccupare. Che sia successo qualcosa?
«Harry tutto bene?» chiede al mio posto lei mentre cerco di capire se nelle tasche della mia felpa ci sono le chiavi.
«No, devo tornare dalla mia ragazza, adesso. Se è ancora la mia ragazza.» sussurra l'ultima frase.
«Stai attento!» mi alzo per dargli le chiavi della mia macchina, guardando il suo viso turbato e chiedendomi se anch'io sembri così quando il caos dentro di me prende il sopravvento.
Quando lui si allontana, Debby si stringe a me, e per un attimo ritrovo la pace che solo lei sa darmi. Mi prometto che, per quanto complicato e incerto possa essere il futuro, non lascerò che il mio passato rovini ciò che abbiamo. Lei è la mia boccata d'aria, la mia possibilità di vivere di nuovo. E, anche se l'amore è un viaggio tortuoso e pieno di ostacoli, sono pronto a percorrerlo, se significa avere lei al mio fianco.

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