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Non appena arrivai a casa parcheggiai la bici in garage, sapevo per certo di non poter entrare con la volpe in bella vista. Trent avrebbe dato di matto. Poi avrebbero iniziato a soffocarla con le loro attenzioni e lei stava già abbastanza male di suo.

La nascosi nella mia borsa e pregai che non facesse nessun movimento o suono che mi avrebbe resa sospetta, dopo di ché entrai in casa dalla porta sul retro. Camminai in punta di piedi attraversando il salotto dove Luke stava leggendo un libro. Sospirai, quando Luke era concentrato non si accorgeva di cosa gli succedeva attorno.

Salii le scale e raggiunsi camera mia ma prima di entrare guardai quella di Trent, chiusa, per fortuna. Entrai nella mia e chiusi la porta a chiave sentendomi decisamente meglio. Feci uscire l'animaletto dalla borsa e lo poggiai sulla mia scrivania per non rischiare che sporcasse la mochette o il letto.
"Allora, facciamo un patto, tu rimani buono e non distruggi la mia camera e io ti lascio vivere qui fin quando non sarai abbastanza in forza da mordere qualche cacciatore, d'accordo?" chiesi e lui/lei, ancora non lo sapevo, mi guardò cauto.

"Direi che prima di tutto abbiamo bisogno entrambi di un bel bagno." dissi facendo cenno ai miei pantaloni strappati e sporchi di fango e terra e alla sua pelliccia tutta sporca.

Feci per prenderlo in braccio ma lui mi fece una specie di piccolo ringhio che mi fece fermare all'istante. Forse Harry aveva ragione, potrebbe mordermi. Ma poi scossi la testa e mi diedi della stupida. Probabilmente non si fidava, avrei potuto però attirarlo con del cibo.
Andai al mio armadio e mi tolsi i pantaloni sporchi cambiandoli con altri da tuta in modo da rimanere comoda e non destare sospetti, più tardi avrei disinfettato anche il mio ginocchio che al momento bruciava da sotto il materiale del pantalone. "Resta qua." Intimai all'animale muovendo l'indice verso di lui. "Torno subito."

Scesi le scale di fretta e raggiunsi il salotto facendo finta di niente per poi entrare in cucina. "Cheryl?" Venni subito richiamata da papà e mi diedi della stupida, tornai indietro e lo vidi ancora seduto sulla poltrona con in mano il suo libro. "Pensavo non fossi ancora tornata."

"No, sono arrivata una decina di minuti fa." Mentii. "Però tu stavi leggendo, credo che non mi hai sentita per quello." Dissi e lui annuii confuso. "Papà, abbiamo ancora quelle crocchette per cani che servivano a Trent per fare il dog-sitter?" Chiesi e lui sembrò ancora più confuso.

"Sì, ma... a cosa ti serve?"

Inventa una scusa Cheryl. "Ecco.. Beh, domani la classe avrà una visita da parte del proprietario di un nuovo canile vicino a Holmes Chapel e hanno detto che le donazioni sono più che accettate." Dissi sperando che mi credesse, lui annuì semplicemente e corsi in cucina a cercare nella credenza i croccantini. Li trovai in fondo all'armadio dei biscotti e sorrisi pensando che per una volta Trent aveva fatto qualcosa di buono per una volta.

Tornai in camera velocemente e mi chiusi dentro, quando cercai con lo sguardo la volpe notai subito come stesse giocando sulla mia scrivania con una matita cercando di morderla. "Eccomi." Mormorai avvicinandomi e mettendola subito sull'attenti. "Tranquilla o tranquillo, come preferisci, non ti farò del male." Spiegai avvicinandomi cautamente e tirando fuori dal pacchetto un po' di cibo e tenendolo sul palmo della mia mano. "Avanti, senti che buono." Allungai la mano verso di lei e questa annusò l'aria con fare affamato.

"Vieni qui, non farti pregare." Avvicinai il palmo al suo muso e lui iniziò a mordicchiare i croccantini e a leccare la mia mano facendomi ridacchiare. "Ecco, visto che buono." La presi pian piano in braccio mentre questa era occupata a mangiare e camminai verso il mio bagno che era collegato alla mia stanza, nessun altro aveva accesso.

"Ora facciamo un bel bagnetto, così vediamo che specie sei e quanto sei bello." Feci una vocina buffa e mi vede da pensare a quanto strana potessi sembrare vista da qualcuno ma poi i ricordai di essere già vista strana da chiunque e quindi non mi importava. Feci andare l'acqua nella vasca e feci in modo di lasciarla tiepida. "Scusa ma mangerai dopo il bagnetto." L'allontanai dal cibo sentendolo mugulare in dispiacere.
Poi mi tolsi i pantaloni e la maglia rimanendo in intimo, ripresi l'animale in braccio e mi immersi tenendolo stretto a me in modo da non spaventarlo. Una volta a contatto con l'acqua questo iniziò a dimenarsi cercando di scappare ma cercai di calmarlo accarezzandolo. "Dai per favore, non ti chiedo molto."

Silent || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora