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"Molto bene Cherry, alza un po' di più i pugni quando colpisci il sacco, gli avversari sono alti." disse Mark e mi fermai dal colpire il sacco.

"Io sono Cheryl." gli ricordai e lui alzò le spalle non curante.

"Io non faccio distinzioni, ora continua a picchiare il sacco e fai in modo di alzare le braccia, gli avversari sono alti." alzai gli occhi al cielo e ripresi l'allenamento.

"Io non voglio picchiare degli avversari." borbottai e di fianco a me sentii la risata di Tomlinson.

"Allora hai scelto lo sport perfetto." mi prese in giro e lo guardai male.

"Puoi smetterla di essere un antipatico insensibile, io e Harry abbiamo litigato." gli dissi non guardandolo veramente negli occhi. "Non so quale sia il tuo nome, ma sono sicura che tu possa calmarti."

"Sono Louis." sbuffò. "E so tutto, Harry e io parliamo continuamente e posso assicurarti che c'è rimasto male, dalla vostra litigata intendo." mi fermai e corrugai le sopracciglia. "Non ci tengo a te, ma a lui sì e ti chiedo di andarci a parlare almeno."

"Senti, Louis." scandii bene il suo nome facendolo irrigidire. "Voglio bene ad Harry, ma questo non cambia il fatto che si sia arrabbiato per niente, ci parlererò quando sarò sicura che non mi urlerà contro per cose futili." dissi e lui mollò un pugno al mio sacco facendomi sobbalzare.

"Mark voglio una dimostrazione pratica con Hemmings." urlò all'allenatore che ci guardò confuso. "Secondo me non ha ben capito come funziona questo sport."

"Cosa? Stai scherzando spero."

"Mi sembra un'ottima idea! Fermi tutti! Hemmings, Tomlinson, venite nel ring e preparatevi ad un combattimento controllato." fischiò e il resto dei ragazzi si spostò verso il confine del ring che era formato da dei tappetini imbottiti.

"Io non voglio combattere con un ragazzo!" mi opposi indicando il castano che si stava preparando con un sorriso stampato in faccia.

"Non vedo ragazze con cui farti combattere, quindi accontentati di un ragazzo." mi indicò con la mano di prepararmi e così feci posizionandomi di fronte a Louis.

Che cosa stupida.

"Perfetto, ricordo le regole: vince il primo che riesce a mandare fuori l'avversario. Non sono permessi calci, colpi bassi o nelle parti sensibili quali: fegato, collo e bocca dello stomaco. Chi infragerà una regola dovrà fare 500 addominali e 300 flessioni sotto il mio controllo." spiegò e deglutii spaventata. Dai, non penso che ci andrà forte con me, sono pur sempre una ragazzina.

"Pronti! Via!" si spostò e io e Louis ci mettemmo in posizione di attacco.

Il mio cuore batteva velocemente e il mio respiro era diventato improvvisamente pesante. L'unica cosa a cui pensavo era a quale fosse la sua prima mossa.

Mi ucciderà.

Con uno scattò Louis provò a darmi un sinistro sul fianco ma fui più veloce e corsi letteralmente dall'altra parte del ring emettendo un urletto di terrore.
"Forza Hemmings! Non avere paura!"

Parla facile lui, non sta lottando con un ragazzo antipatico che mi vuole uccidere.

Questa volta immaginai toccasse a me attaccare e feci un piccolo scatto con il pugno destro pronto a colpirlo, ma lui lo schivò prontamente con un passo e mi diede un pugno sulla guancia destra facendomi andare a terra.

Silent || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora