chαpter 13

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✎ chαpter 13

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✎ chαpter 13

Taehyung

«Taehyungie!» Alzai la testa appena sentii la voce di mia nonna chiamarmi.

«Sì?» Mi alzai dal divano sistemandomi prima l'indumento che indossavo e andai in cucina.

«Puoi apparecchiare tu la tavola?» Chiese lei porgendomi una tovaglia.

«Certo.» La presi e la stesi sul tavolo, mettendo poi su di esso le posate e i bicchieri.

«Tae?»

«Sì nonna?» Mi girai cautamente verso di lei, non volevo urtare la nonna, facendola male.

«Cos'è successo?» Corrugai le sopracciglia alla sua domanda.

«Intendo.. non sei più venuto a sederti dentro. Cos'è successo TaeTae?»

Sospirai cercando di non sorridere al ricordo di Pastor Jungkook ed io da soli.

«Uh, n-non mi sentivo molto bene, quindi sono rimasto fuori all'aria aperta»

Lei annuì in segno di risposta. «E ora stai bene?»

Sorrisi per rassicuralrla. «Sì-» Sentii il suono del campanello.

«Ah, questo dev'essere Jin!» Esclamò lei.

«Vado ioo!» Urlai precipitandomi alla porta, aprendola tutta ad un colpo.

«KIM SEOKJIN!» Urlai sorridendo e saltandogli addosso ed entrambi cademmo al suolo come un sacco di patate.

Sentii un'ondata di aria all'altezza della vita e non ci misi molto a capire che il lungo maglione si era alzato lungo il mio busto.

Alzai poi lo sguardo e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. Non era Jin. Dio. Ero saltato addosso a Pastor Jungkook!

Aveva chiuso gli occhi per l'impatto con il pavimento e fino a quando non li aprì, io rimasi paralizzato. Le sue mani erano avvolte ai miei fianchi e le mie gambe erano ai lati della sua vita. Mi alzai di poco mettendomi a sedere su di lui ed emise un mezzo lamento.

«Tesoro.. non qui!» Bisbigliò al mio orecchio e si alzò aiutando anche me.

Mi sistemai arrossendo per l'abito che indossavo. Non pensavo sarebbe venuto per pranzare insieme a noi...

«Signor Jeon cosa ci fa qui?» Gli chiesi.

«Tua nonna ha dimenticato questo sul banchetto della chiesa.» Disse lui porgendomi il suo libretto delle Preghiere.

«Ah, g-grazie, sì, i-io..»

«Taehyung?» Alzai lo sguardo ritrovando i suoi occhi puntati su di me.

«Sei bellissimo anche vestito così.» Sorrise e si avvicinò per aggiustarmi i capelli, sicuramente spettinati.

Guardai altrove, non facendo notare il mio imbarazzo.

«Ah Jeonggukie!» Mi girai e vidi la testa dorata di mia nonna fare capolino dalla porta d'ingresso.

«Ciao Anne!» Lo hyung la salutò andandole incontro e abbracciandola per pochi secondi.

«Tesoro, Jin è in chiamata.»

«Jin? Ora vado, con permesso» Feci un inchino per salutare Pastor Jungkook e corsi dentro per rispondere al mio amico e alzai la cornetta del telefono. «Hey Jinnie!»


ma se pubblicassi altre storie, su quale ship le vorreste?

capitolo di passaggio;

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