chαpter 20

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✎ chαpter 20

❝ ??/??/????
Caro diario,
ieri era domenica e noi siamo soliti andare in chiesa, come ben sai. Ero andato al confessionale per purificarmi dai peccati che avevo commesso, ma non mi è stato possibile. Ti starai chiedendo il motivo, ovviamente..

Be', ho avuto una specie di illusione in cui succhiavo il santo apparato del Pastore, in Chiesa, in un luogo sacro. Un illusione come quando nelle giornate calde nel deserto appare una sorgente d'acqua fresca, che si scopre essere sabbia ardente.

Non credevo nemmeno che fossi capace di sognare ad occhi aperti, soprattutto se fossero state scene di sesso con qualcuno, che mi ci vuole parecchia concentrazion-

Aspetta! Qualcuno ha suonato il campanello, chi può mai essere? La nonna al momento non c'è, quindi non credo che aspettasse qualcuno..

-TaeTae ❞

Taehyung scese di fretta le scale, sentendo ancora una volta il campanello suonare.

«Arrivo, arrivo!» Gridò lui.

Arrivò alla porta con il fiatone e la aprì di colpo, trovando in tutta la sua bellezza Pastor Jungkook fuori la porta, mentre Taehyung cercava di calmare il battito cardiaco e il suo respiro.

«Pensavo sarebbe stato eccitante mettere in atto quello che hai immaginato l'altro giorno in chiesa.»

Jungkook
Deglutii vedendo uscire dal bagno Taehyung con delle lunghe calze avvolte intorno alle sue caviglie, mentre gattonava di pochi passi dalla porta con un paio di orecchie da gatto in testa e un collarino nero al collo. Ad ogni passo che lui compiva il campanellino sul collare vibrava emettendo un suono acuto.

«Gattino, vieni qui» Indicai il letto sul quale ero seduto a gambe aperte. Lui si avvicinò rapidamente e si mise tra di esse, guardandomi dal basso. Faceva così tenerezza da quanto eccitava.

Gli accarezzai piano la testa, facendolo nello stesso momento mugolare e chiudere gli occhi. La mia mano scese sulla sua guancia sinistra e mi chinai verso di lui, lasciando più di una volta dei baci a stampo sulle sue labbra.

Taehyung aprì gli occhi e si alzò di poco per raggiungere il mio viso e cominciare a baciarmi, mettendosi poi a cavalcioni su di me per stare più comodo.

Il bacio diventava sempre più bagnato e i miei pantaloni diventavano più stretti ogni secondo che Taehyung passava a strusciarsi su di me, ma cercai comunque di trattenermi.

Portai una mano in basso, tastando la sua erezione e facendolo sussultare. Avvolsi la mano intorno al suo membro, iniziando a pompare su e giù la sua lunghezza.

Nel mentre gli facevo quel lavoretto, presi a baciargli il collo. Taehyung emise dei versi rochi, chiudendo gli occhi e mordendosi il labbro. Glielo strinsi più forte, proseguendo con movimenti ancora più decisi e vidi Taehyung schiudere la bocca per tutto il piacere che stava provando.

Dal suo membro uscì un pò di sperma, così passai il polpastrello sul glande e lui sussultò nuovamente. Prima che eiaculasse sulla mia mano, fermai tutti i movimenti e un cipiglio si formò sul suo volto e ignorai il suo sguardo interrogativo.

«Gattino, hai messo anche la coda?» Gli chiesi accarezzando il braccio destro e procurandogli alcuni brividi.

Le mie mani scesero sul suo sedere, toccandolo e stringendolo tra le mie dita.

«Sì, S-signor Jeon»

«Allora mettiti a quattro zampe sul letto e fammi vedere» Dissi e lui obbedì, mettendosi nella posizione da me richiesta.

La lunga coda celeste cadeva lungo le sue natiche e lo vidi agitare il culetto come se fosse un gatto vero. Mi avvicinai a lui, dandogli una pacca sul sedere e cominciare a stuzzicarlo un pò con il piccolo manico della coda.

«Succhia» Ordinai, mettendo due dita all'altezza della sua bocca.

Sentii la sua lingua calda strofinarsi ripetutamente contro la superficie delle mie dita, facendomi eccitare ancora di più. Così di ripicca strofinai il mio pene, ancora coperto dai boxer, contro il suo orifizio roseo.

Un costante calore era presente tra le mie gambe e ansimai volendo di più, volendo colpire il suo punto più profondo e sentirlo stringersi attorno a me quando lui raggiungeva l'orgasmo finale.

Le mie dita lasciarono la sua bocca e per un momento la mia lingua si fece largo verso il suo orifizio e, lubrificandolo per bene, inserii cautamente un dito all'interno.

«Ah! S-signor Jeon mi fa un po' male» Piagnucolò lui, contorcendosi per il dolore.

Non mossi il dito appena lo disse, facendolo abituare pian piano alla mia presenza e spingendo molto lentamente il dito al suo interno.

«Taehyung cerca di rilassarti e vedrai che non farà più male. Sai cosa? Tieniti occupato, ti aiuterà a distrarti» E detto ciò, con una mano mi tolsi i boxer che ancora indossavo e mi misi sotto di lui.

Iniziò a procurami del piacere con la sua bocca, mentre io spingevo più a fondo nel suo stretto buco, aggiungendone un secondo dito, aumentando anche la velocità dei movimenti.

Stavo quasi per scoppiare e quale modo migliore nel venirgli dentro?

All'improvviso staccai il mio membro dalla sua bocca e mi posizionai velocemente davanti alla sua entrata, sfregando per un mezzo secondo la punta del mio cazzo contro di essa e penetrandolo in una botta secca.

Frememmo entrambi scossi dal piacere. Sentivo di aver colpito il suo punto debole, infatti portò la testa all'indietro e ne approfittai per tirargli di poco i capelli, per non fargli del male.

Iniziai fin da subito a muovere velocemente i fianchi, facendo gemere Taehyung ad ogni spinta che davo.

«S-signor Jeon, mhf»

Ansimai pesantemente sentendo che ero arrivato al culmine; entrai ed uscii da lui più volte, facendo colare un pò di sperma sul letto e lungo le sue cosce.

Ci accasciammo sul letto e un suono strozzato uscì dalla mia bocca.

La casa era silenziosa ed oltre ai nostri respiri accelerati, non c'era nessuno che disturbava la quiete creata in quel momento. Gli lasciai alcuni baci sulla clavicola, salendo fino alle sue labbra, per poi baciarlo senza avere fretta.

Ad un tratto sentimmo la serratura al piano di sotto scattare e la paura di essere scoperti ci assalì. Cercai di non farmi prendere dal panico e di rassicurare Taehyung, facendolo calmare con un bacio a stampo.

«Se entra qualcuno, cerca di stare il più calmo possibile, okay? Non succederà niente se rimarrai impassibile, così da non destare sospetto.»

Sentivo dei passi più pesanti del solito e di certo non poteva essere Anne. Presi velocemente i miei vestiti dal pavimento e mi nascosi nell'armadio, vedendo Taehyung intento a nascondere le orecchie e la coda da gatto nel comodino di fianco al letto.

Qualcuno bussò alla porta e una voce maschile parlò.

«Tae, sei qui?»

Riconobbi subito il timbro di voce del ragazzo che parlò. Di sicuro era Jin.

âž–
Pastor Jungkook e le sue raffinate parole.

PASTOR › kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora