✎ chαpter 23
Taehyung
L'orologio sul comodino segnava le sette di sera e la mia testa continuava a girare ormai da quasi un'ora. Da quando Pastor Jungkook se ne era andato, non avevo fatto a meno di pensare, immegermi ed affogare nei miei pensieri.Ero veramente innamorato di lui?
C'era qualcosa, all'altezza tra il petto e la gola, che mi faceva respirare male, come se ci fosse un nodo invisibile che mi attanagliava e che mi asfissiava ogni secondo che passava. E la sensazione peggiore -se possibile- era non trovarne un motivo. Ma io un motivo lo avevo trovato, lo sapevo ed era questo che mi tormentava.
Dovevo assolutamente parlarne con qualcuno che avesse più esperienza di me, più calma, qualcuno che ha davvero amato e quel qualcuno era proprio la nonna: Anne Kim, una donna molto comprensiva, saggia, allegra ed una brava nonna.
Così, senza nemmeno pensare troppo alle parole che avrei dovuto usare, mi feci coraggio e scesi le scale; la trovai sul divano a vedere la televisione, mentre lavorava a maglia, come al solito. Feci un respiro profondo e mi sedetti vicino a lei.
Avevo l'ansia addosso, potevo sentirla divorarmi da dentro e la percepivo sulla mia pelle.
"Cosa penserà la nonna di me? Lo accetterà? Mi accetterà?"
«Hey Tae» Parlò lei. Era così tranquilla..
Non sapevo nemmeno come avrebbe reagito, ed era questa la cosa che mi fece immobilizzare, come le altre volte d'altronde. Avevo cercato più volte, durante la settimana, di parlarle di questa situazione, ma le parole mi morivano in gola, non riuscendo a parlare e facendo scena muta.
«Nonna, c'è qualcosa che mi turba» Cominciai a parlare, cercando di contenere per me l'ansia e le lacrime.
«Mh? Fiorellino, sento che c'è qualcosa che non va. È così, vero?»
Dopo quella domanda, iniziai a tremare e lo stomaco mi andò sottosopra. Dovevo controllarmi. Anche Jungkook me l'aveva detto.
«Credo che- che sì, insomma.. mi sono innamorato» Dissi, facendo scontrare i miei indici tra di loro per l'imbarazzo.
«Tae, stai tranquillo. Con me puoi confidarti, lo sai» Disse lei, appoggiando una mano sulla mia schiena.
«È qualcuno che conosco?»
Sudai, abbassando gradualmente lo sguardo sul tavolino avanti a noi. «Penso.. Sì, nonna, lo conosci»
Ormai era inutile mentire, non potevo nascondere ancora a lungo i miei sentimenti, così decisi che dire la verità a mia nonna era la soluzione migliore da fare.
«Nonna, io devo dirti una cosa molto importante. Non so come la prenderai, ma ho deciso comunque di provarci»
«Certo fiorellino, io sono qui per questo. Sappi che ti appoggerò in qualunque decisione tu prenda, anche se questa sarà sbagliata, cercherò comunque di farti ragionare affinché non sarai tu stesso ad accorgertene»
Annuii alle sue parole, lei sapeva come farmi sentire a mio agio.
«I-io amo Jungkook. Sì nonna, io amo il Pastore della nostra Chiesa»
E scoppiai a piangere, non potevo più trattenermi e dirlo finalmente ad alta voce, per me fu un sollievo.
«Ow, tesoro, vieni qui!» La nonna allargò le braccia e mi avvolse in un abbraccio.
«Sai Taehyung, anche la storia tra me e tuo nonno è stata così. Anche lui era il figlio di un Pastore, era sempre gentile con tutti. Il nostro fu un colpo di fulmine. Ricordo ancora la nostra prima notte insieme, era stato così magico, appassionante.. Amavo davvero tanto tuo nonno, finché non lo vidi spegnersi davanti ai miei occhi» Dopo quelle parole, la nonna si asciugò le lacrime con il palmo della mano, continuando a parlare.
«Ma non è questo il punto.. Tae, esattamente cosa provi?»
Provai a pensarci un po' e sospirai cercando le parole adatte. Cosa provo quando sono insieme a lui? Saranno sufficienti quelle emozioni?
«Quando sono insieme a lui, sento lo stomaco andarmi sottosopra, come se ci fossero migliaia di farfalle che ci svolazzano dentro da una parte all'altra, le mie gambe iniziano a tremare e sento come se ci fosse un nodo alla gola.. Sento anche il mio cuore battere forte, come se volesse esplodere da un momento all'altro, anche quando lui è in lontananza, lo sento battere così forte che sento anche l'ansia salirmi. Pastor Jungkook è davvero carino, è davvero un uomo affascinante.» Feci una pausa, alzando lo sguardo dal pavimento al suo viso, era sorpresa.
«Un paio di volte mi sono ritrovato a pensare che fosse solo un periodo tipico di noi adolescenti, ma non credo, non ci credo più a questa cosa. Nonna.. sapresti dirmi cos'è? È quel che penso?»
«Tae, penso proprio che ti sia preso una bella cotta! Vedi.. è normale per noi umani provare dei sentimenti e provare amore per un'altra persona è una cosa bella. L'amore è il momento in cui si smette di ragionare con la testa e si inizia a ragionare col cuore. L'amore riempie le giornate, ci fa ridere, ci fa piangere, ci fa disperare, ma sicuramente senza amore non si può vivere. Amare vuol dire desiderare il meglio per l'altro, chiunque esso sia, anche quando le motivazioni sono diverse. Significa permettere all'altro di essere felice, anche quando il suo cammino è differente dal nostro. È un sentimento che nasce dalla volontà di donarsi, di fare un salto nel buio, di correre un rischio e di affidare la propria vita alle mani di un'altra persona.» Disse lei con un enorme sorriso sul suo volto.
«Amare vuol dire perdonare chi sbaglia, oppure dare fiducia a chi ci ha deluso, o anche rispettare idee differenti o accettare gli altri senza pretendere di cambiarli. Amare significa non pretendere e donare semplicemente per la gioia di dare. Mi raccomando, state attenti a quello che fate!» La nonna ha veramente superato sé stessa con queste parole. È un esempio da prendere, un esempio che consiglio a tutti.
Alla fine del discorso, la nonna mi fece un occhiolino, mettendosi subito dopo a ridere. Arrossii quando un pensiero passò per la mia mente.
"La nonna sapeva già tutto? E cosa sapeva esattamente?"
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ops
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PASTOR › kookv
Fanfiction- 𝐊𝐎𝐎𝐊𝐕 % [ COMPLETA ╱ da revisionare ] ❝ l'unica cappella sulla quale devi pregare è la mia. ❞ © 2017 EXPEENCH . il trash di quell'anno si fa sentire in ogni capitolo. nota autore 12/10/2019 aggiornata 4/02/2021: ne consiglio la lettura quan...