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Sono quasi pronta, mi dirigo in bagno per truccarmi come al mio solito con eyeliner, mascara e un po' di blush dando un po' di colore rosato alle gote.
Prendo la mia borsa, ci butto dentro il telefono e scendo al piano di sotto.
Saluto mia madre e mi precipito fuori casa, non vorrei arrivare in ritardo.
Digito un messaggio a Kat, avvisandola del mio arrivo di lì a poco.
Mentre cammino sento una macchina accostarsi al marciapiede.
"Foster" mi dice Cameron.
"Dallas" gli rispondo continuando a camminare per la mia strada, non mi serve girarmi a guardarlo in faccia per riconoscere la sua voce.
"Forza salì, anche io sto andando a quella festa" mi dice lui con tono autoritario, accelerando piano piano per starmi al passo.
Rimango sbalordita dalle sue parole. Vuole davvero accompagnarmi? Penso.
"Vado a piedi, non preoccuparti"
"Meg, salì in macchina" mi ordina di nuovo, questa volta fermando l'auto.
Mi giro a guardarlo, la villa di Ashley Parker non so nemmeno dove si trovi di preciso ma so che ci sarà da camminare, per giunta da sola e al buio. Mi convinco ad accettare il suo passaggio, così prendo un grosso respiro e salgo in macchina.
"Grazie" dico, senza voltarmi a guardarlo.
Sento il suo sguardo su di me, poi riparte senza dire una parola.
Regna il disagio dentro questo mezzo, mi sento troppo in imbarazzo per dire qualcosa, però alla fine trovo il coraggio.
"Perché?" Dico guardando fuori dal finestrino.
"Perché, cosa?" Mi chiede, continuando a guardare dritto davanti a sé.
"Perché hai voluto che venissi con te, lo so che mi odi, per qualche strano motivo" dico gesticolando.
"Attiri troppo l'attenzione questa sera, non ti avrei mai lasciato vagare da sola a quest'ora" dice girandosi a squadrarmi dalla testa ai piedi mantenendo le mani sul volante.
"Da quando ti importa?" Chiedo curiosa.
Sorride beffardo senza rispondere alla mia domanda.
Non l'avevo ancora visto sorridere da quando sono tornata, anche se un sorriso triste a mio parere, ma quando lo fa rimango incantata. 
Cameron è sempre stato bello, anche da ragazzino ma non mi ero mai accorta realmente quanto lo fosse, fino a questo momento. Questa sera è particolarmente attraente, penso.
Il suo atteggiamento, il suo modo di fare, lo rende misterioso, una persona tutta da scoprire. Conoscevo quasi tutto riguardante la sua vita, ma ora come ora, quante cose sono successe durante la mia assenza, di cui non sono a conoscenza? Penso tra me e me. Mi rendo conto che lo sto fissando, quindi volgo lo sguardo altrove.

Arriviamo alla festa e la musica si sente persino fuori dal vialetto.
Esco dall'auto e raggiungo Kat che mi aspetta, guardandomi sorpresa per essere arrivata con Cameron.
"C'è sotto qualcosa di cui non sono al corrente?" Mi chiede facendo l'occhiolino.
"Cosa? No. Mi ha solo dato un passaggio" le dico un po' imbarazzata.
"Mmm" dice con l'indice puntato sul mento, come se stesse pensando a qualcosa.
"Andiamo Benson" la spingo e iniziamo a ridere.
La serata promette bene.

Ecco a voi un altro capitolo.
Spero sia di vostro gradimento.
Alla prossima. 💋

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