Capitolo 11

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2 parte...

( Nella foto c'è Mark👆🏻)

Me ne ero andato. L'ho lasciata sola, senza nessuno.
Mi sento una merda. Sono una merda. Come ho potuto farlo!? Come cazzo ho potuto!?
Il resto del viaggio lo passo in silenzio, come se mi trovassi in un libro pieno di solitudine e disperazione a cui non immaginavo neanche l'esistenza. Solo a pensare che esiste gente che a tutto ciò è abituato, che lo vive sempre in ogni suo fottuto momento della sua vita, ti fa davvero sentire male. Ma la cosa peggiore è che c'è gente, come me, che non ne sapeva l'esistenza perché sinceramente non me ne fregava un cazzo e sarebbe continuato così, se non fosse stato per mia sorella.
Ormai il sole sta tramontando e io sono in macchina con un ragazzo che ho praticamente sequestrato e a cui, io sto molto sul cazzo. E non gliene do torto come lui ne dà atto. Mi ha guardato dall'alto in basso per tutto il tempo, con un volto un'espressione schifata e delusa. Chissà perché delusa poi!? Boh, ma comunque ha ragione...
Parcheggio davanti a casa mia è noto, molto mal volentieri che le luci sono accese e che si notano due figure dalla finestra. Una alta è abbastanza tarchiata seduta a capotavola , una altra più esile che sta servendo da mangiare per poi sedersi di lato, molto lontano, notando quanto tempo ci metta a sedersi. Forse si allontana per paura. Probabile.
Parcheggio l'auto e guardò il ragazzo di fianco a me e noto, mal volentieri, che la sua attenzione è rivolta verso di me e che sta cercando di incitarmi ad alzarmi.
"Si ma cosa faccio!? Non posso di certo andare, suonare alla porta e poi dire <oh ciao, è da tanto che non ci vediamo! Beh sono venuto a prendere Lucy per portarla Viana questo posto di merda per farla vivere a casa mia. Bene, ci sentiamo. A presto eh!> sarebbe da folli!!" Lo guardo leggermente arrabbiato e stufo. Non voglio che tutto ciò ci metta più del tempo che avevo previsto, cosa però molto probabile per come stanno andando avanti le cose... e i miei piani vanno sempre a farsi fottere, ma che bello! Davvero!! Beh... sei sfigato, non ci puoi fare niente. Grazie, sempre molto gentile e disponibile per qualsiasi evento.
"No certo che no... ma non avevi un piano!? Non credo che tu sia così stupido da venire qui senza averci pensa prima. Giusto? Dimmi che non sei così coglione!" Mi Urla incazzato, facendo incazzare anche me in questo modo.
Però ha ragione. Un piano. Mi serve un piano, a cui io non pensato. Non mi è passata nemmeno per l'antica metà del cervello che nella mia impresa mi servisse un piano.... sono in colgione, cazzo. Penso, penso e continuo a pensare fin quando sento una risata sforzata e inquietante provenire di fianco a me, provocandomi così un colpo al cuore. Giro la testa di scatto verso il mio 'compagno d'avventura' che mi sta guardando con gli occhi iniettati di sangue.
"Non ci avevi pensato eh?! Io lo sapevo... Ma che coglione del cazzo che sei! Tu credi di venire qui, un posto di fattoni del cazzo che non fanno niente dalla mattina alla sera e pensi che la gente, visto che prima qui eri una leggenda, ti accolga a braccia aperte!? Che faccia finta che tu non te ne sia andato?! Beh, ti svelo un segreto mio caro: non interessi a nessuno. Tanto meno alle persone che fanno parte della tua famiglia, perché fattelo dire da un coglione, tu sei il re dei bastardi. E sono buono." Conclude ridendo. Mi fa provare rabbia, davvero tanta, ma ha fottutamente ragione. Pensavo di essere quello a cui le persone perdonano tutto, ma io me le guadagno le cose e se ho fatto una cazzata, adesso devo rimediare. Prendo un respiro profondo per non provocare un incidente o per tirare un cazzotto a Mark.
"Senti cazzo! Stai zitto." Respiro profondamente, fino a notare che il sole è già calato e sta diventando notte. Finalmente.
"Senti non dirmi di star zitto ok!? Io ti sto aprendo gli occhi, ti sto dicendo le cazzate che hai fatto e non me le sto inventando ok!? Ti senti male perché non vuoi che qualcuno ti dica tutto ciò, ti rinfacci le cose che hai fatto, e fattelo dire, sono state delle grandissime cazzate! Non mi interessa perché tu le abbia fatto, e non voglio saperlo. Io so solo che tua sorella ha sofferto perché l'hai abbandonata. Hai capito cos'hai fatto!? L'hai abbandonata e dopo tre fottuti anni spinti così, dal nulla, per portarla con te. No mio caro, tu non hai capito un cazzo della vita..."Mi ultra contro. Ma ormai non lo ascolto più. Mi basta ascoltare il fatto che io l'ho abbandonata, perché l'ho fatto. L'ho mollata da sola in questo buco schifoso. "... e te lo giuro, lei ha sofferto. Non voglio che soffra di nuovo." Dice appoggiando la mano sulla mia spalla. Lo guardo stranito, per quel suo modo di fare così strano. Lui scuote la testa esasperato. È così, smunto tratto, ha cambiato umore... ma è mestruato!?
"Ho detto che è meglio se la porti via da qua... anche se ci sei tu." Dice alzando un sopracciglio e guardandomi con aria superiore. Lascio stare e parcheggio la macchina davanti casa. Sospiro e guardo il ragazzo di fianco a me, sperando di trovare un po' di conforto. Come non detto, mi guarda incazzato e frustato slaccio la cintura aprendo la portiera velocemente, per andarne da questo tizio mestruato.
Chissà come avrà fatto a stare con mia sorella! Aspetta! È vero!
Faccio retromarcia verso il mestruato e faccio per parlare, ma lui mi precede. "Sono affascinante, carismatico e modesto. Sono una calamita per le ragazze." Conclude orgoglioso di se stesso. Chiudo gli occhi in due fessure e guardo il ragazzo seduto al sedile del passeggero e poi scuoto la testa. Mi giro e vado dritto verso casa di mia sorella.
Sono pronto. Sono pronto a portarla al sicuro, o almeno più al sicuro di adesso. Spero. Mi sento un idiota... lo sei, non ti preoccupare. Ah ma grazie..
Sono nel vialetto di casa e ho l'ansia a mille e giuro che mi sto cagando addosso.
Fermo davanti alla porta, porto la mano fino al citofono cercando di mantenere la calma e senza tremare come un femminuccia. Respiro profondamente una, due e tre volte e poi prego quel fottuto pulsante. Aspetto per alcuni secondi che sembrano non finire mai, mentre l'ansia prende il controllo di me e instante dopo istante mi viene una voglia di fuggire via, con la coda tra le gambe. Ma non posso. Non questa volta.
Sento dei passi avvicinarsi alla porta, e poi la serratura aprirsi. Si apre di quel poco per poter vedere i suoi occhi, a causa della catena.
Sono fottuto.

Ci vediamo con la terza e ultima parte👋🏻

Ci vediamo con la terza e ultima parte👋🏻

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Affascinante, carismatico e modesto👅😍

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Il mio Nathan non lo batte nessuno😍

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