Capitolo 15

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Da controllare!
"Scopiamo"

Quell'unica parola riecheggia nel silenzioso grattacielo. Mi stacco, guardandola con occhi spalancati. Lei mi guarda, con un ghigno sul suo volto angelico. Si avvicina a me prendendomi prima per i fianchi fino a prendermi i glutei e stringerli tra le sue mani.

"Non hai voglia" Chiede in punta di piedi, avvicinandosi al mio orecchio e cercando di fare una voce sexy, che le esce abbastanza bene riuscendo a farmi eccitare abbastanza.

"Biondina, mi piacerebbe molto. Mi sembra che tu sia stata in astinenza, come me ma non sono da solo a casa... ci sono mia sorella è un amico." Faccio cenno con la testa facendole vedere. Lei guarda dentro e sorride felice. Mi corrugo un po' curioso di quel cambiamento d'umore improvviso.

Capisco subito il perché di quel sorriso: Mark solo in boxer. La bionda continua a mangiarselo con gli occhi e... mia sorella anche.

"Ohhh! Lucy, fila in camera tua! Biondina, noi abbiamo da fare. Mark, mettiti una maglietta, subito!" Urlo iniziando a dare ordini. Le due ragazze si mettono a ridere, arrossate in faccia mentre Mark sbuffa mentre rimette la maglia. Chiudo la porta velocemente, facendola sbattere e provocando un forte tonfo.

"Geloso?" Chiede la ragazza accanto a me, che mi osserva con quei suoi grandi occhioni celesti, coperti da folte ciglia lunghe. È davvero bellissima.

"No." Taglio corto osservando prima il suo volto minuto e poi guardando avanti a me.
Sono geloso? No. Ceh non credo, perché dovrei? Non ho ragioni. Ceh si, mia sorella non deve mettersi con quello ma... basta, non c'è altro. Giusto!? Cazzo.

"Scopiamo?" Chiede di nuovo la ragazza catturando la mia attenzione, nuovamente. I suoi occhi celesti continuano a osservarmi, sicuri sulla mia risposta, positiva.

"Dove?" Chiedo infine alla ragazza, ormai impaziente di una mia risposta. Sorpresa della mia risposta, inizia ad aprire e chiudere la bocca sperando di ricevere un lampo di genio.

"Ehm... cazzo. Non ci avevo pensato. Mi ero dimenticata che casa tua è impegnata." Dice infine, grattandosi la testa con fare teatrale. La osservo accigliato, sperando che non cambi idea.
"Voglio scopare ma... in effetti il luogo non c'è." Conclude infine. Mi guarda dispiaciuta, come una bambina.

"Già..." rispondo infine, leggermente abbattuto. Comunque avevo voglia di stare con lei, in modo intimo, intendo. Lei continua ad osservarmi con i suoi grandi occhioni celesti, fino a quando non sbatte la sua testa contro il mio petto. Sento la sua tristezza, come se le mancasse qualcosa. Inizia a respirare in modo più pensante come se stesse trattenendo le lacrime. Poi le sue minute braccia avvolgono i miei fianchi in un abbraccio stretto, che far combaciare i nostri corpi. Ricambio il suo abbraccio e intanto inizio a lasciarle dei baci sulla testa, leggeri e dolci. Senza secondi fini.

Mi stacco dal suo abbraccio, spostandola da me. Alzo il suo minuto viso per poterlo vedere, ma inizia a fare resistenza. Mi abbasso leggermente verso di lei, fino ad arrivare a pochi centimetri dalle sue labbra. I suoi occhioni sono lucidi, segno che tra poco potrebbe iniziare a piangere.

Non so il perché, non so cos'ha e se non vuole dirmelo a me va bene, ma non sopporto vederla così. Appoggio la mia fronte sulla sua, il mio sguardo è incastrato al suo e le mie labbra sfiorano le sue. Con una mano vicino alla mandibola faccio piccoli cerchi facendola rilassare.
I suoi occhi sono così tristi, ma felici allo stesso tempo. Sono così belli e strani. Vedo il riflesso dei miei occhi sui suoi e... vedo lo stesso luccichio nei miei e nei suoi occhi. Emozioni forti, contrastanti e nuove.

Il suo respiro regolare si scontra contro il mio, mi provoca leggeri brividi sulla schiena, che lentamente si propagano in tutto il corpo.
La sua mano finisce nei miei capelli, iniziando a muovere lentamente le dita contro la cute e facendomi rilassare ed emozionare. Si emozionare.

"Scusa, mi sento così fragile." Conclude infine, sospirando infine. Preso da un senso di colpa, le mie labbra si fiondano sulle sue carnose. Al solo contatto sento la sua schiena drizzarsi, come la mia. La sua mano inizia a tirare leggermente i miei capelli, presa dal bacio e dal desiderio. La mia mano si muove frivola sul suo corpo. Dal viso al collo, per poi sui fianchi e infine sul sedere. In un secondo le sue gambe circondano i miei fianchi, mentre le nostre intimità si scontrano per poco più volte, rendendo tutto ciò più eccitante.

Inizio ad incamminarmi verso l'ascensore, chiamandolo spingendo il pulsante più e più volte con frenesia. Finalmente le porte si aprono mostrandoci la scatola vuota. Entro con Olivia ancora in braccio, facendo scontrare la sua schiena contro il vetro freddo di quella scatola. Mi stacco da lei per premere il piano terra, per poi riprendere a baciarla con insistenza.

Le sue mani sul mio viso per non farmi più allontanare dal suo. Nel piccolo luogo echeggiano i nostri baci e la passione. A un certo punto vado a finire contro i pulsanti fino a fermare l'ascensore. Ci stacchiamo di scatto, cercando di riprendere il controllo del mio respiro e del mio cuore che sono veloci a mille. Mi giro verso al guaio combinato e sospiro di sollievo.

"Tranquilla Ol, ho schiacciato io senza volere il pulsante per bloccare l'ascensore. Adesso lo faccio..." ma le labbra della ragazza sono di nuovo sulle mie, riprendendo da dove ci eravamo fermati pochi secondi prima. Dopo alcuni minuti si stacca e mi fissa con malizia, iniziando a sbottonare la camicetta.

"Ma... cosa stai facendo?" Chiedo, preso di sorpresa.
"Beh, abbiamo voglia di scopare entrambi e... abbiamo trovato il luogo, no?" Conclude lei, ovvia finendo di sbottonarsi la camicetta, rivelando un reggiseno di pizzo, bianco.

Preso dall'eccitazione inizio a togliermi la maglietta il più velocemente possibile, mentre la ragazza toglie i suoi pantaloni.

Ed eccola davanti a me, in slip. Tolgo di fretta anche i pantaloni, provocandole una forte risata. Sorrido anche io, cercando di sbrigarmi. Finalmente tolti i vestiti rimaniamo in intimo e lei inizia a osservarmi maliziosa.

"Mark ha un fisico mozzafiato, si. Ma il tuo non si batte. Bellissimi i boxer neri e molto visibile la tua erezione. Ti faccio davvero questo effetto?" Chiede lei angelica.

"Piccola, si. È questo l'effetto che mi fai." Concludo avvicinandomi a lei, senza lasciarle il tempo di ribattere. Le afferro le mani e la faccio arretrare fino alla parete opposta.

N/A
Okok! Scusate. Graaaande ritardo però mi farò perdonare, promesso!!

Belli i boxer neri Ehh!?

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