Non so dire per quanto tempo rimanemmo chiusi innquella stanza. Avevano spento le luci per un paio di volte per circa due ore ciascuna. Credo volessero simulare il giorno e la notte per farci perdere la cognizione del tempo, ma non so effettivamente quanto tempo stavano spente le luci e quanto stavano accese.
Newt parlava con Sonya, e Minho era seduto accanto a me. Newt e Sonya stavano seduti dall'altro lato della stanza e parlavano a bassa voce. Ogni tanto mi guardavano e poi continuavano a parlare. Se provavo ad avvicinarmi si scambiavano un occhiata furtiva e si zittivano. Stavano tramando qualcosa quei due.
Minho ed io iniziammo a parlare di cose un po a caso. <Minho ma tu ti ricordi proprio tutto?> chiesi. <In realtá non proprio tutto. Solo alcuni spezzoni della mia vita prima del labirinto e di tutto quasto.> rispose. <Te lo ricordo come ci siamo conosciuti?> chiesi. <Intendi nella radura?> chiese ridendo. <No, prima. Quando eravamo bambini.> risposi. <Non è che ora la cosa sia diversa.> borbottò Minho. <Siamo stati costretti a diventare grandi.> dissi. <Comunque si. È uno dei miei ricordi più nitidi.> rispose. <Io non me lo ricordo...> risposi calando la testa. <Avevo si e no due anni quando sono arrvato alla C.A.T.T.I.V.O. Tu probabilmente ne avevi uno. A circa cinque anni iniziammo tutti i test e le stupide cose che ci facevano fare. Io ero sempre un anno avanti. Un giorno quando avevamo circa dieci e nove anni sono arrivati Newt e Sonya. Entrambi ci concentrammo su Sonya. Sonya aveva circa sette anni o forse otto. Era davvero bella. Da quel momento non ho ancora capito perchè tu iniziasti a frequentare dei corsi diversi, insieme a Newt. Tu e Newt col tempo diventaste pappa e ciccia. Un giorno mi dissero che dovevo fare dei test speciali. Dovevo svolgere dei vari testi davanti a degli scienziati tra cui te e Newt. Subito dopo i test tu venisti a complimentarti con me, ma sai come sono, iniziai a provarci, in po per scherzo e un po perchè volevo una ricompenza. Tu però non ci cascasti, e da quel giorno abbiamo iniziato a trasgredire le regole, e a legare sempre di più.> raccontò Minho. Ripensai a una sera alla base della C.A.T.T.I.V.O. la stessa sera che io Newt e Sonya eravamo tutti insieme a raccontare cose sensa senso. <Minho posso chiederti una cosa?> chiesi. <Certo.> rispose. <Sei libero di non rispondere, perchè capisco che potrebbe essere una domanda imbarazzante e probabiomente se io fossi al tuo posto non risponderei.> dissi. <Okay, dimmi.> disse Minho. <Quando avevo quasi 16 anni, mi è capitato di andare insieme a Newt nel dormitorio di Sonya. Tutti e tre abbiamo iniziato a eaccontare delle cose. A un certo punto il discorso ci è sfuggito di mano, e Sonya ha raccontato una cosa che mi ha fatto venire un dubbio. Con chi sei andato a letto per la prima volta?> chiesi un po imbarazzata dalla natura della mia domanda. <Intendi andare a letto e dormire o... altro?> chiese imbarazzato. <Altro.> risposi guardando Newt e Sonya che si erano zittiti per guardarsi intorno. <Sonya.> rispose dopo un bel po di tempo. <Quanti anni avevi?> chiesi. <Sedici.> rispose. <È andata di merda, vero?> chiesi conoscendo giá la risposta. <Si, ma non ho capito... ci stavi spiando?> chiesi Minho sorridendo. <No, ce l'ha raccontato.> risposi ridendo. <Ce l'ha? Perchè parli al plurale?> chiese Minho. <Perchè l'ha raccontato a me e Newt.> risposi ridendo. <Ecco perchè Newt qualche giorno dopo mi tirò dei ceffoni senza motivo.> Mi misi a ridere e appoggiai la testa alla dua spalla. <E invece tu?> chiese Minho ridacchiando. <Vuoi sapere la mia prima volta o la prima volta nella radura che credevi fosse la prima volta?> chiesi smettendo di ridere. <Lo hai fatto nella radura?> chiese Minho come se conoscesse giá la risposta. <Si, lo abbiamo fatto tante volte.> risposi. <Ma... dove?> chiese ancora. <Nel nostro nascondiglio.> risposi ridendo. <Davvero?> chiese. <Si davvero. Ma comunque alcuni radurai lo sapevano. Cioè non so se lo sapevano o seavevano qualche sospetto.> risposi. <Come facevano a saperlo?> chiese Minho. <Mentre tu eri nel labirinto mi hanno sentito urlare. In quel momento in realtá avevo urlato perchè avevo un verme sulla spalla, ma all'appello mancavamo solo io, tu, newt e alcuni velocisti che quellaattima erano di turno e così hanno fatto due più due.> raccontai. <E com'è stata la tua pra volta nella radura?> chiese il ragazzo asiatico. <Una merda.> risposi ripensando a quel giorno. <Non andava lui o non andavi tu?> chiese serio. <In realtá era tutto perfetto, poi abbiamo sentito i tuoi passi, ci siamo rivestiti in fretta.> dissi. <È stata quella volta che ti ho detto che dovevi abbottonarti i bottoni della maglietta? Quando sembravate a disagio?> chiese. <Si esattamente quella.> dissi ridendo. <Cavolo ora mi sentirò in colpa per sempre.> disse. <Tranquillo, da certi verso sono stata felicissima che ci hai interrotti.> dissi ridendo. <E invece la tua pra prima volta?> domandò. <Non me la ricordo. Vuoto totale. So solo che è stata con Newt.> risposi. <Fico. Ora abbiamo affrontato davvero tutti i discorsi che potevamo affrontare. Ora si che siamo migliori amici.> disse circondandomi le spalle con il suo braccio. <In realtá ancora una cosa ci sarebbe.> dissi. Stavo per continuare, ma la porta si aprì. Rimasi seduta. Ormai avevo perso l'abitudine di alzarmi quando venivo chiusa in una stanza. James guardò prima me, e poi Newt. <Chi viene per primo tra i due?> chiese James senza riferirsi a qualcuno in particolare. <Non possiamo venire tutti e quattro?> chiesi. <Massimo due.> rispose. <Io e Sonya e tu e Newt.> disse Minho. <No troppo prevedibile. Andiamo io e Sonya e tu e Serena.> conteabattè Newt. <No. Non lascerò che la mia migliore amica e il mio fidanzato vadano chissà dove con mio fratello, sopratutto se lei è incinta.> dissi io. <Allora andiamo io e tu, e Minho e Newt insieme.> disse Sonya. <Non vi lasceremo andare con quello!> dissero in coro. <Okay basta decido io. Venite tutti e quattro.> disse James. Minho mi guardò e disse:<Cavolo sapevo che tu eri bipolare, ma non credevo lo fosse tutta la famiglia.> Mi misi a ridacchiare, ma in quel momento James fece uno scatto verso Minho e lo prese per il collo. <Stai zitto!> disse James guardandolo dritto negli occhi. Nessuno si mosse, probabilmente perchè sapevamo che sarebbe successo qualcosa se ci fossimo mossi. <Era solo sarcasmo okay?> sibilò Minho. <Fottiti!> dissi guarsandolo. James non mosse lo sguardo da Minho, poi tirò fuori dalla tasca una pistola e la puntò contro di me. <Matti via la pistola brutto zoticone.> disse Minho rimanendo impassibile. <Come mi hai chiamato?> chiese James con un ghigno. Sonya sospirò e poi disse:<Oh, ma ci sei o ci fai? Cosa non ti è chiaro di quello che ha detto?> James lasciò Minho e spostò la pistola verso Sonya. <Se fai del male a me o alla mia famiglia te e faccio pentire.> dissi prendendo un lembo della maglietta di James. <Oh no sto morendo, uno scricciolo mi sta minacciando...> disse il ragazzo. Newt iniziò a camminare verso l'uscita senza dire una parola. Lo seguii e poi venni affiancata da Minho. Sonya era dietro di noi, mentre James era andato davanti a Newt per fare strada.
<Newt è strano. Non ha detto neanche una parola.> disse Minho. <Trama qualcosa.> sussurrai per non farmi sentire. <Dobbiamo trovare un modo per andare via di qui, e ritornare a casa.> Disse Minho. <Io voglio che il mio bambino cresca in un posto che si può avere il coraggio di chiamare casa senza che un giorno possa non esserci più.> dissi abbassando lo sguardo. <Io voglio che tutto finisca e possiamo finalmente vivere tranquilli.> disse Minho.
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Non guardare nei miei occhi pieni di tristezza: Life In Pieces.
FanfictionSerena da qualche mese si trova in un posto davvero sicuro. tuttavia i suoi amici non sono con lei. Il fratellino Chuck, il capo della radura Alby, e tutti i ragazzi e le ragazze del gruppo A e del gruppo B che si credevano morti in realtà sono sta...