Capitolo 4

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Elizabeth passò l'intera giornata a scuola, a pensare a Derek O'Brien, e al fatto che l'avrebbe visto tutti giorni probabilmente fino alla fine dell'anno. Come avrebbe fatto a resistere all'attrazione che chiaramente provava nei suoi confronti? Insomma se prima era una cosa impossibile a causa della differenza d'età e del rapporto che aveva col padre, adesso era anche proibito.
Davvero non ci credeva. Eppure Lizzie non era mai stata una che rimugina troppo sulle cose brutte, perciò cerco di convincersi a farsi piacere qualcun altro, nell'attesa che l'attrazione per il cugino / professore sparisse.

Per il momento comunque era impegnata a concentrarsi sul suo migliore amico e sulla sua quasi omosessualità.

"Senti, invece di andare al solito posto, possiamo andare da te? Non vorrei che qualcuno ci sentisse." Lei e Jason dovevano pranzare insieme, per parlare del suo ragazzo.

"Certo, nessun problema" disse Lizzie. Jason salì in macchina con Elizabeth, perchè la sua era dal meccanico da tre giorni.
"Quindi tuo cugino è il nostro nuovo professore..." disse Jason sorridendo.
Elizabeth sbuffò alzando gli occhi al cielo.
"Andiamo Liz! Ammetti che sarebbe figo stare con lui! Un'eccitante relazione col prof di lettere. Potresti scriverci un libro!"
"Capisci che infrangerei un migliaio di regole? E comunque anche se volessi fare qualcosa, lui è un adulto e sicuramente non pensa a una ragazzina come me."
"Non ti staccava gli occhi di dosso. Era quasi irritante. Fidati, conosco i ragazzi, ti stava scopando con gli occhi. Ho potuto chiaramente vedere come ti toglieva ogni fottuto strato, mentre ti eccitavi bagnata sotto di lui."
"In pratica ti sei girato un film porno in testa durante la lezione di lettere."
"No tesoro! Il sexy professore si è girato un fottuto film porno, io sono semplicemente talmente intuitivo da averlo guardato con lui. Mi sentivo un po' come Edward Cullen capisci?"
Elizabeth rise a quell'affermazione parcheggiando la macchina nello spazio riservato a lei.

Entrò in cucina e prese la bottiglia d'acqua e bevendo a canna.
"Era da stamattina che morivo di sete" mormorò riprendendo il respiro per poi ricominciare a bere. Alzò la testa per finire anche l'ultimo goccio d'acqua.
"Se il sexy prof fosse stato qui avrebbe immaginato cose poco caste mentre bevevi in quel modo" disse Jason avvicinandosi a lei.
"Sei tu quello che si immagina cose poco caste. Forse sei tu quello che vuole scopare con me. O meglio vuoi scopare con me e con Derek ed è per questo che ci hai immaginati mentre scopavamo."
"Ti sbagli. Primo" Cominciò Jason segnando il numero uno con il pollice " Io non ho immaginato niente. Era lui che immaginava in maniera così evidente da lasciar trapelare tutto e secondo non stavate scopando, lui ti stava spogliando." spiegò Jason con fare ovvio.
"Oh davvero?" Derek spuntò dalla porta della cucine con un sorrisetto sfacciato.
"Ehi amico! So che Lizzie è bella, ma dovresti evitare di far capire così tanto, quanto la vuoi..." Jason diventava strafottente e arrogante quando si innervosiva, come in quel momento.
"La prossima volta cercherò di pensarci meno intensamente." Rispose Derek per niente imbarazzato. Jason tirò un sospiro di sollievo, felice che quello che comunque era il suo professore non si fosse arrabbiato.
"Tu che ci fai qui?" chiese Elizabeth vivendo un deja-vù.
Derek fece un gran sorriso.
"Tuo padre mi ha invitato a stare qui... Non te l'aveva detto?"
"Oh... già! Merda! Cazzo!" borbottò nervosamente la ragazza.
"Tranquilla, sarà una convivenza pacifica." la rassicurò accarezzandole il braccio.
Quel gesto però la innervosì ancora di più. Si spostò cercando qualcosa da mangiare nel frigo.
Quando lo chiuse si girò pensierosa e lanciò un'occhiata a Derek.
"Mi stavi guardando il culo?" chiese con voce stranamente acuta.
"Ti sei messa a novanta, piccola. Non puoi pretendere che un uomo non guardi."
"Vaffanculo" gli lanciò uno strofinaccio. "Jason, puoi venire qui un secondo?" il ragazzo la raggiunse "Prendi la nutella? E' lassù"
"Si lo so dov'è" disse Jason allungando il braccio e prendendo il vasetto di cioccolata, che Lizzie bramava da giorni.
Si abbassò evitando di mettersi in posizioni equivoche e prese il pane e due coltelli.
"Noi mangiamo questo. Tu puoi mangiare quello che vuoi" Disse cercando di mantenere un tono distaccato.
Derek parve confuso, anche se Lizzie non avrebbe saputo dire quale fosse il motivo.
"Ho già mangiato grazie." rispose per poi uscire dalla casa senza aggiungere una parola.
"Wow" commentò Jason. "La chimica era palpabile..." Lizzie non sapeva se essere contenta o meno da tale affermazione. Ormai aveva capito di essere attratta da quel ragazzo e a quanto pareva la cosa era reciproca, ma a cosa avrebbe portato tutto ciò?
Una parte di lei le diceva di buttarsi, di smettere di seguire le regole, di innamorarsi perdutamente, e si le diceva anche di soffrire. Aveva bisogno di passione, e Derek era la persona adatta a tale desiderio.
Ma come faceva con tutto il resto? Derek era se non il cugino del padre, uno dei suoi più grandi amici, uno di famiglia, certo non sarebbe stata una relazione incestuosa, ma i suoi genitori, suo zio addirittura ne avrebbero sofferto, e lei li amava troppo per far loro del male per una qualche stupida pulsione adolescenziale. E poi non poteva stare con un professore, se qualcuno lo avesse scoperto avrebbe pensato che lei era una puttana... E aveva anche paura che non l'avrebbero presa al college, ritenendo un rapporto emotivo/sessuale con un insegnante il suo modus operandi per ottenere buoni risultati. E lei non era affatto così.
La decisione era quindi presa. Non doveva più pensare a Derek O'Brien. Certo sarebbe stato difficile, dovendo viverci assieme, ma ci sarebbe riuscita. Lo avrebbe fatto.
"Ok Jaz... Basta. Stai cercando di cambiare discorso, per evitare di parlare del tuo ragazzo, ma non lo puoi fare. Forza raccontami di questo Aiden."
Jason sospirò nervoso dando un morso al suo panino.
"Tre mesi fa, e prima che tu possa dire qualunque cosa, mi dispiace di non aver detto niente per tutto questo tempo, sono andato a Boston per visitare il college ricordi?" Elizabeth annuì solamente. "Ecco ci sono stato una settimana e ho conosciuto Aiden, è all'ultimo anno, e fidati che non diresti che è gay se lo vedessi. La prima sera c'era una festa e ci sono andato, ho incontrato Aiden e abbiamo parlato, abbiamo parlato davvero tanto. A fine serata ero un po' brillo e anche lui credo. Mi ha baciato e io subito ci sono stato, perchè mi sentivo bene, ma dopo un po' l'ho spinto via e sono corso in hotel. Se non mi avesse seguito probabilmente me ne sarei andato e non sarebbe cambiato niente, però mi ha seguito, e mi ha spiegato che pensava avessi capito che lui era gay e che lo ero anche io. Da lì è cominciato tutto. La cosa divertente è che per tutta la settimana ho pensato e ripensato a quel bacio e desideravo soltanto che mi baciasse di nuovo, ma lui non mi toccava neanche, e non capivo perchè. Più avanti mi ha spiegato che non voleva spaventarmi. E per Hartford... il fatto è che sapevo che saremmo andati lì già la settimana scorsa e mi sono organizzato con Aiden capisci? Verrà lì nel nostro hotel."
"Vuoi farlo conoscere ai tuoi?" chiese Lizzie confusa.
Jason scoppiò in una risata isterica. "No no figurati."
"Io credo che i tuoi non direbbero nulla di male. Ti adorano Jaz."
"Lo so, ma prima devo capire cosa sono veramente. Cioè non ho la sensazione di essere gay nel vero senso della parola. L'unico ragazzo di cui sono mai stato attratto è Aiden, quindi magari è lui, capisci cosa intendo?"
"Certo... Ma beh, prima non hai detto che Derek è sexy? Questo non vuol dire che ti piacciono anche i ragazzi?"
"Quello non centra... anche un cieco lo troverebbe sexy. La sua secsaggine è oggettiva."
Lizzie rise alle parole dell'amico.
"Sono felice che tu mi abbia raccontato la verità, non altrettanto che tu me l'abbia nascosta, ma capisco perchè tu l'abbia fatto." Elizabeth si sporse oltre il tavolo per stringere Jason in un abbraccio.
"Avete già scopato?" chiese poi senza peli sulla lingua. Jason arrossì violentemente, facendo sorridere Lizzie.
"No... non credo di essere pronto ad avercelo nel culo..." ammise con un sorriso imbarazzato.
"Potresti metterglielo tu..."
"Già lo ha detto anche Aiden, ma non sono pronto neanche per quello in realtà."
"Lui non ti fa pressioni vero?" chiese Elizabeth entrando in modalità "Mamma orsa protettiva"
"No, lui è fantastico Liz" rispose Jason con un gran sorriso.
"Dio!" esclamò la ragazza "Ti sei innamorato! Lo voglio assolutamente conoscere"
"Anche io voglio che tu lo conosca... Mi inventerò qualcosa" promise Jason.
Il ragazzo digitò qualcosa sul telefonino suscitando la curiosità di Lizzie.
"E' lui?" gli chiese ammiccando.
"Si. Gli sto chiedendo cosa fa la prossima settimana"
"Perchè?"

"Beh ho pensato che magari potremmo dire ai miei genitori che vuoi visitare anche tu il college a Boston e che essendoci già stato i tuoi sono più sicuri sapendomi con te. In questo modo conosceresti Aiden e i suoi amici."
"Mi sembra favoloso Jaz, e i miei mi diranno sicuramente di si, però a loro dovrò dire la verità." Elizabeth si morse nervosamente un labbro.
Jason però non diede in escandescenza, ma annuì tranquillamente.
"Basta che non lo dicano ai miei. Voglio farlo io."

Il resto del pomeriggio lo passarono davanti alla tv a guardare qualche sit-com.
Quando i genitori di Elizabeth tornarono erano in compagnia di Derek e dello zio Ben. Lizzie corse ad abbracciarlo entusiasta. Salutò velocemente Derek che non le tolse un attimo gli occhi di dosso.
Jason accortosi di tutto le lanciò qualche occhiata piena di significato, e Lizzie in tutta risposta gli fece il medio con entrambe le mani.
"Tesoro?" la chiamò il padre dalla cucina dove si erano riuniti tutti. "Non voglio sembrarti indiscreto, perchè non avevo nessuna intenzione di guardare il tuo telefono, ma chi è Thompson?"
Lizzie sussultò al suono di quel nome.
"Perchè pa'?" domandò nervosa.
"Beh ripeto non volevo leggere, solo che era qui e ha vibrato... Ha scritto: Ehi piccola, mi manchi ho voglia di te e della tua... Ha scritto sul serio fica dolce?"
Elizabeth si coprì la faccia imbarazzata.
"Thompson?" gridò Jason con il respiro mozzato dalle risate.
"Fottiti, Milton" disse Elizabeth rivolta all'amico "Ehm... lui è un mio ex. Già..." di solito non era imbarazzante parlare di queste cose con i suoi genitori, ma quella volta c'era anche Derek, che la fissava quasi con rabbia, una piccola parte di lei esultò.
"E' stato la sua prima volta. E' una persona importante, il caro David..."
"Tu vuoi morire" disse Lizzie squadrando Jason, che però le ammiccò, lanciando una veloce occhiata a Derek. Lizzie capì qual'era il suo intento, ovvero quello di fare ingelosire Derek. Elizabeth però scosse la testa in direzione dell'amico sperando che capisse.
"La tua prima volta?" chiese il padre con la vena del collo pulsante.
"Ma noi pensavamo che fosse stato Matthew... stavate insieme da tre anni"
"Beh non è stato lui." cercò di tagliare corto Elizabeth.
"Eh no ragazzina. Quando hai fatto sesso la prima volta?" chiese il padre che stava cercando di contenersi.
Elizabeth si guardò attorno in cerca d'aiuto. Lo zio Ben non la guardava, probabilmente imbarazzato per la scenata che stava facendo il fratello. La madre aveva la stessa espressione ferita del padre. E Derek la guardava con un'espressione indecifrabile.
"Uff... ne avevo 14 ok?" Rispose infine Elizabeth sentendosi braccata.
"14?" Ripetè il padre con un tono di voce molto più alto della figlia.
"Non capisco perché ti arrabbi" sbottò Lizzie infastidita.
"Io e tua madre pensavamo che avessi perso la verginità a 16/17 anni! Non 14!"
"Questo non è colpa mia! Voi non me lo avete mai chiesto altrimenti ve lo avrei detto senza problemi. E in effetti non vedo perche ve la prendiate tanto visto che voi alla mia età avevate già me da due anni." Gridò Elizabeth con rabbia.
"Questo non centra niente con te! Pensavamo che facessi meglio di noi!" Intervenne la madre con lo stesso tono del padre.
Lizzie non ci vide più e perse la testa.
"Infatti IO non sono stata così stupida da rimanere incinta. Nonostante abbia fatto sesso più volte e con più persone di voi, ho sempre avuto l'accortezza di proteggermi a dovere, sia dal punto di vista di gravidanze indesiderate che di malattie sessualmente trasmissibili. Quindi non venite a farmi la predica. Non ho fatto niente che non abbiate fatto voi e comunque l'ho fatto meglio."
"Fila in camera tua!" Urlò la madre di Lizzie.
"NO!" Rispose "Voi volevate che io facessi meglio di voi e l'ho fatto. Non potete dire niente su questo. Sono tre anni che ho fatto meglio di voi. Altrimenti avrei un figlio di due anni e mezzo ormai no?"
I genitori di Elizabeth non potevano controbattere, perchè sapevano che la figlia aveva ragione.
"D'accordo" Sussurrò il padre " hai ragione, abbiamo esagerato"
"Si scusaci tesoro" concordò la madre.
Lizzie sorrise incapace di rimanere arrabbiata con le due persone più importanti della sua vita.
"Ho esagerato anche io comunque" ammise andando ad abbracciarli.
"Davvero hai perso la verginità a 14 anni?" Mormorò il padre.
"Papà!" Esclamò Lizzie imbarazzata.
"Okok scusa. È stata una bella botta! Mi ero abituato all'idea di Matthew come tua prima volta. Sai ho dovuto passare la fase del Giuro che lo strangolo ad accettarlo come tuo ragazzo, e adesso vengo a sapere che non era lui quello da detestare."
"Oh David è un coglione tale e quale a Matthew." Disse Jason
"Però è un gran figo!" Ribattè Lizzie ridendo.

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