Capitolo 5

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Elizabeth, non aveva mai pensato alla possibilità che un giorno David Thompson sarebbe stato nei discorsi in famiglia. In realtà era raro anche che ne parlasse con i suoi amici. Sopratutto per il fatto che era due anni più grande e per questo si vedevano raramente.
Durante il primo anno di relazione con Matthew, David ci aveva provato con lei più volte ricevendo sempre due di picche, quindi adesso che si erano lasciati evidentemente pensava che fosse la sua occasione.
Il problema era che Elizabeth non era mai stata innamorata di David. A quattordici anni si era presa una cotta per lui certo, e si erano visti per due mesi. David era un ragazzo carino e simpatico, non l'avrebbe definito una persona intelligente, ma non era neanche stupido, e le faceva piacere dire che erano rimasti amici, vedendosi ogni tanto.
Comunque non aveva intenzione di presentarlo ai suoi, come invece volevano loro, perchè non stavano insieme, e il messaggio che lui le aveva mandato era una cosa stupida che faceva nei momenti più bui della sua vita.
"Io, davvero, vorrei conoscerlo, tesoro" ripetè Richard Johnson per l'ennesima volta durante quella cena.
Elizabeth, si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo.
"Papà, non ce n'è bisogno, la storia con Dave è finita un sacco di tempo fa."
"Ma ti ha comunque..."
"Si papá, ma questo non lo rende una persona importante a tal punto da fartelo conoscere."
L'uomo era in seria difficoltà, forse per la prima volta in vita sua. Infatti, forse per la poca differenza d'età, Lizzie e i genitori erano sempre andati d'accordo su tutto. Loro avevano sempre approvato le sue scelte o se non altro l'avevano sostenuta senza battere ciglio. Forse scoprire una cosa simile, aveva fatto cambiare loro, l'opinione che avevano della figlia.
"Rick, non mi sembra una tragedia, hai scoperto una cosa che non ti aspettavi, devi solo farci i conti, ma devi farlo tu, Lizzie non può far niente per cambiare il passato." Intervenne lo zio Ben in aiuto della nipote. La ragazza gli sorrise come segno di gratitudine.
"Ok d'accordo. Parliamo di qualcos'altro vi va?"
"Non sai quanto!" Disse Derek per poi mordersi il labbro. Fortunatamente nessuno a parte Lizzie si accorse della sua esclamazione, e lei prontamente la ignorò.
Elisabeth davanti al suo piatto di carne, pensò che quello fosse il momento giusto per parlare con i suoi genitori riguardo a Jason, ma si ricordò della presenza di Derek e dello zio, e per quanto quest'ultimo non le procurasse alcun problema non era sicura di poter dire lo stesso di Derek perciò rimase in silenzio per evitare di rischiare.
Purtroppo però la fortuna non era dalla sua e fu la madre ad introdurre il discorso.
"Tesoro, Jason non ha una ragazza?" Le chiese mentre si riempiva il piatto di insalata.
Lizzie si grattò un sopracciglio nervosa.
"Mmm no, mamma."
"Come mai? È un ragazzo così bello e simpatico! In effetti non l'ho mai visto con una ragazza..." il padre di Lizzie annuì in accordo.
"Beh c'è stata Skye..." tentò di dire Elizabeth pensando a qualcuna che loro avessero conosciuto.
"Oh già, ma è stato anni fa!"
Lizzie non voleva dire che le ragazze con cui Jason era stato erano per lui solo sesso, e che non si era mai innamorato di nessuna di loro, pensando che questo lo avrebbe messo in cattiva luce.
"Ha avuto qualche storiella" disse infine la ragazza, non trovando modo migliore per esprimere il concetto.
I presenti capirono ciò che intendeva e annuirono.
"E perchè non si è mai messo con una ragazza?" Intervenne il padre curioso.
Lizzie imprecò mentalmente rimpiangendo il discorso sulla sua verginità perduta.
Non sapendo cosa rispondere alzò le spalle.
"Non sarà dell'altra sponda vero?" Scherzò il padre di Lizzie con mezzo sorriso.
La ragazza alzò lo sguardo spaventata, facendo cadere la forchetta che teneva a mezz'aria.
"Cosa?" Squittì con tono acuto.
Il sorriso del padre si spense lentamente e tutti gli occhi si puntarono su di lei.
Lizzie pregò qualche dio affinchè il cibo le andasse in gola, distogliendo così l'attenzione dalla sessualità del suo amico.
"Era una battuta, Liz" disse il padre studiandola. "Jason è gay?" Le chiese poi questa volta con molta serietà.
Lizzie fece uno strano verso arrabbiato.
"Lui... no. Cioè si! Beh più o meno... non proprio in realtà. Non lo so con precisione" balbettò tenendo lo sguardo sui genitori per carpire ogni emozione dal loro volto. Fortunatamente sembravano solo sorpresi.
"Non capisco" disse la madre.
"Beh... innanzitutto non dovevo dirvelo ora. Quindi vedete tutti quanti di tenere la bocca chiusa, con ogni fottuta anima, anche se ne parlate con un cane incontrerete la mia ira" disse risultando vagamente minacciosa "e non la volete incontrare" aggiunse guardando direttamente Derek, che le sorrise con arroganza.
"Io non direi niente a nessuno" rispose mettendosi una mano sul cuore.
"Meglio per te" Lizzie socchiuse gli occhi e poi si girò verso i suoi.
"In realtà hai un tempismo davvero perfetto papà!" Lo rimproverò Lizzie. Richard la guardò spiazzato.
"Perché? Che ho fatto?"
"Beh in pratica Jaz me l'ha detto oggi."
"Oggi? Wow! Sono una specie di sensitivo."
"Si... comunque c'era una cosa che vi volevo chiedere a tal proposito" i genitori di Elizabeth annuirono per farla continuare "Beh come vi dicevo Jason mi ha detto oggi che è quasi gay, e ha un ragazzo. I suoi non lo sanno e non vuole ancora dirglielo, ma lo farà" aggiunse prevenendo l'interruzione del padre "Comunque il suo ragazzo lo ha conosciuto quando è andato a visitare il college a Boston e io voglio conoscere il suo ragazzo. Potrebbe essere uno stronzo, ma Jaz è troppo cotto per vederlo; e non ne ha parlato con nessuno, non che mi fiderei dell'opinione di qualcuno che non sono io, certo. Quindi devo conoscerlo e abbiamo pensato che potrei andare anche io a Boston come ha fatto lui. L'idea è quella di dire ai suoi che lui mi accompagna perche ci è già stato. In effetti potrebbe essere vero. Harvard ha un ottimo programma di medicina e visitarlo non sarebbe affatto male."
I genitori di Elizabeth, annuirono in accordo con lei.
"Harvard sarebbe un college fantastico Liz... però devi valutarne anche altri." Disse la madre.
"Certo... è da un po' che penso anche a Yale e a Princeton. Anche Stanford non sarebbe affatto male."
"Il tuo sogno era Oxford..." disse il padre rammaricato.
"Certo... ma ho tempo per decidere." Tagliò corto Elizabeth.
"Quindi posso andare?" Chiese Lizzie riportando l'attenzione sul discorso che aveva iniziato.
"Certo non vedo il problema" disse Margaret guardando il marito che annuì.
"Quando?"
"La prossima settimana"
"E quanto starai?"
"Una settimana"
"D'accordo. Prenoteremo una stanza" disse Richard.
"Ne prendiamo una per due, tesoro?" Le chiese la madre.
Lizzie fece una smorfia "Nah. Non vorrei essere sbattuta fuori da Jason che vuole pomiciare col suo tipo." Rispose con un sorriso.
- Conoscerò il tuo sexy universitario - scrisse al suo migliore amico.
"Elizabeth, il college è pieno di ragazzini arrapati che non fanno altro che fumare erba e bere tequila" disse Derek.
"So badare a me stessa, grazie" rispose la ragazza glacialmente.
"In effetti, se tu Derek, potessi andare con i ragazzi mi sentirei molto più tranquillo." Intervenne il padre. Lizzie guardò i due uomini spaventata.
"Lui deve fare da supplente alla Reed"
"Posso farmi sostituire..."
"Vuoi prenderti le ferie la settimana dopo aver avuto il lavoro?" Derek non sembrava contento di come Lizzie stava ponendo la situazione, ma non potè fare a meno di darle ragione.
- Fantastico! Lo dico subito a Aiden... ti piacerà vedrai - Jason le rispose subito facendola sorridere per il suo entusiasmo.

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