Capitolo 8

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Fortunatamente Jason aveva superato i suoi complessi e si era preparato per raggiungere il suo ragazzo.
"Jaz io posso stare qui. Almeno potete stare un po' da soli."
"Oh tranquilla. Aiden mi ha fatto un pompino prima che partissimo. Sono a posto"
"Io non parlavo per forza di quello. E poi non dovresti ricambiare allora?"
"E perche?"
"Boh non so. Non ti senti in colpa ad averlo lasciato eccitato?"
Jason fece una smorfia pensandoci su, ma scosse la testa alzando le spalle.
Elizabeth rise e uscì dalla sua camera, dopo essersi cambiata la maglietta comoda del viaggio ad una piuttosto sexy. Era bianca e attillata e lasciava scoperta quasi tutta la schiena mentre copriva tutta la parte davanti, facendo sembrare il seno più grande.
"D'accordo donna. Ancora non sono del tutto gay, e fidati ti scoperei all'istante." Disse Jason, che tenendole la porta aperta per uscire dall'Hotel ebbe una perfetta visuale del corpo di Lizzie.
"Ehi! Devo ingelosirmi?" I ragazzi si voltarono verso Aiden che baciò Jason sulle labbra e poi lanciò una breve occhiata a Lizzie.
"Beh. Non ho mai avuto a che fare con una vagina, ma se lo volessi, vorrei sicuramente la tua."
"Ehi! Non dire queste cose!" Lo sgridò Jason dandogli una pacca sullo stomaco.
"Tranquillo amore. Sono molto gay. Molto molto."
"Io no!" Lizzie non si era accorta immediatamente del ragazzo di fianco a Aiden, ma quando lo vide, si chiese come avesse fatto. Pensò che fosse uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto. Alto, biondo con un accenno di barbetta e vestito impeccabilmente con una camicia e un paio di jeans.
Lizzie non si accorse che Jason e Aiden stavano ammiccando l'uno all'altro guardando gli amici. Era troppo impegnata a sbavare (metaforicamente parlando) davanti al dio greco (così lo definì nella sua testa).
Jason fu costretto a darle una gomitata per risvegliarla.
"Cosa? Eh? Si! Certo. Ok andiamo" balbettò in fretta per poi mettersi in marcia nella direzione opposta. Sentì dei passi dietro di lei, segno che quella era la direzione giusta.
Lizzie era stata educata bene, ma non era colpa sua se nonostante la distanza tra lei e gli altri sentiva le parole di Aiden e il suo amico. Quindi non era colpa sua se stava ascoltando.
"Che ne pensi Cam?"
"È davvero molto sexy." Lizzie fece un piccolo sorriso compiaciuta, attenta a non farsi notare da Jason che la stava raggiungendo.
"È anche molto simpatica"
"Con un corpo così, potrebbe essere anche una lagna." Questo non fece molto piacere a Lizzie. Non le piaceva quando veniva considerata solo una bella ragazza.
"Comunque devi stare attento. Non voglio che tu finisca come l'ultima volta."
"Tranquillo, non ho intenzione di farlo"
I ragazzi raggiunsero gli altri, smettendo di parlare in privato. Lizzie se ne dispiacque, voleva sentire altro, era sempre stata molto curiosa.
Sentì il telefono vibrare nella tasca posteriore e lo prese per leggere il messaggio che le era arrivato.
Derek O'Brien:
-Cerca di non farti stuprare da qualche maniaco universitario ok?-
Lizzie era sorpresa dall'audacia che aveva avuto il ragazzo a scriverle un messaggio simile, perchè sembrava esattamente il tipo di avvertimento che le avrebbe potuto scrivere Matthew, se gli fosse importato di lei, almeno.
-Sei pregato di farti gli affari tuoi.-
-D'accordo, piccola-
Alzò gli occhi al cielo decidendo di non rispondere.
"È il tuo ragazzo?" il biondino si spostò di fianco a lei, avvicinandosi al punto che le loro spalle si sfioravano.
"Non ho un ragazzo" rispose lei con tranquillità.
"Una bella ragazza come te?" Ammiccò
"Già. Non conta solo la bellezza." Ribattè infastidita.
"Certo che no" concordó lui.
"Bene"
"Io sono Cameron" si presentò ricordandosi che non l'aveva ancora fatto.
"Elizabeth"
"Beh Elizabeth," cominciò parlando più piano. "Aiden mi ha chiesto un favore. Vorrebbe passare la serata con Jason, e a me farebbe piacere uscire con te, se ti va. Potremmo conoscerci"
Lizzie, per qualche strano motivo, non aveva molta voglia di uscire con Cameron, ma sapeva che se non fosse uscita con lui sarebbe rimasta da sola in Hotel, o peggio Jason si sarebbe sentito costretto a stare con lei per non lasciarla sola, perciò accettò. Infondo era il migliore amico di Aiden e un motivo doveva pur esserci.
Passarono il pomeriggio in un bar a chiacchierare delle differenze tra liceo e college. Lizzie sentendo le parole di Aiden e Cameron a proposito dell'università, non vedeva l'ora di poterla frequentare.
"Tu vuoi fare medicina vero? Domani mattina devi andare a vedere la lezione del professor Stanley. È mitico." Lizzie sorrise a Aiden assicurandogli che lo avrebbe fatto.
Verso le 19:00 si separarono. Aiden e Jason andarono a casa insieme e Lizzie rimase con Cameron che le domandava cosa avrebbe voluto mangiare.
"Per me va bene tutto" disse senza pensare che lui l'avrebbe portata al ristorante messicano. Non sopportava il piccante perciò cercò qualsiasi cosa non lo fosse.
"Quindi vuoi fare il medico" disse Cameron
Lizzie annuì sorridendo. "Il chirurgo" specificò.
"Wow! Tosto!" Esclamò ammirato.
"La fatica non è un problema per me. Mi è stato insegnato a dare il massimo."
"Trovo che sia fantastico." Cameron sembrava sincero e questo fece piacere a Lizzie.
"Tu invece? In cosa ti laureerai?"
"Giornalismo" sorrise Cameron.
"Bello!"
"Già è molto appassionante, e poi mi piace molto scrivere"
Elisabeth scoprì durante la cena che Cameron, non era superficiale come aveva pensato all'inizio, era simpatico e sensibile.
Tuttavia non c'era niente in lui che le facesse venire voglia di conoscerlo di più. Non era lui ad avere troppi difetti, al contrario era troppo perfetto per attirarla.
"Ti accompagno all'Hotel" disse Cameron, alzandosi per pagare il conto.
"Oh no, posso pagare la mia parte" Lizzie prese il portafoglio dalla borsa, pronta a dividere.
"No ho già fatto."
Elizabeth lo ringraziò e prese la sua giacca quando gliela porse per coprirsi.
"Aiden sembra molto felice con Jason sai?" Il tentativo di Cameron di spezzare il silenzio imbarazzante che si era creato, riuscì e catturò l'attenzione di Lizzie.
"Davvero?"
"Si. Lo conosco dai tempi del liceo. Ha passato un periodo brutto. E non lo vedevo sorridere così da due anni."
"Oh mi dispiace, ma sono felice che stia bene con Jason."
"Già Jason è un grande. So che Jason potrebbe non pensare alla loro relazione come a qualcosa di duraturo, ma credo che sarebbero perfetti."
"Non conosco abbastanza Aiden per dirti se sono d'accordo o no, ma mi piace. Devo ancora abituarmi a vedere Jaz con un ragazzo, certo, però Aiden mi piace." Raggiunsero la porta della camera di Lizzie e vi si fermarono davanti.
"Hai una settimana per conoscerlo"
"Farò del mio meglio."
Elizabeth notò che Cameron si stava pericolosamente avvicinando alla sua bocca.
Era in conflitto con se stessa. Poteva lasciare che lui la baciasse, ma questo significava dargli false speranza. Oppure poteva girarsi dalla parte opposta facendo finta di non essersi accorta di niente.
Alla fine optò per la seconda e salutò Cameron il più in fretta possibile prima di rientrare nella camera.
Si stese sul letto imbarazzata mentre pensava al giorno seguente, quando avrebbe incontrato Cameron. Sperò che non le chiedesse una spiegazione e che credesse sul serio che non si era accorta di niente.
Il suo telefono squillò e rispose senza guardare.
"Pronto"
"Almeno non sei ansimante" la voce al telefono le fece capire che stava parlando con Derek.
"Cristo! Sei un maniaco del controllo"
"Vuoi chiamarmi Grey?"
"In realtà voglio mandarti a fanculo. Si può sapere che vuoi."
"Ufficialmente sono stato incaricato dai tuoi a vedere come stai, dato che tu non rispondi alle loro chiamate. In realtà volevo solo sentire la tua voce" Per tutto il tempo Derek aveva parlato con tono divertito quasi di scherno, ma l'ultima frase la disse con molta dolcezza, e secondo Lizzie anche sinceramente.
"Puoi dire ai miei che sto bene" rispose Lizzie cercando di non dare alla voce un tono troppo duro.
"Sei sicura?"
"Si!" Sbuffò.
"D'accordo. Sognami, piccola" Derek riattaccò prima che Elizabeth potesse insultarlo.
Ma insomma, si diceva, avevamo deciso di smetterla con queste cose e lui continua a chiamarmi "piccola" e a controllare che non stia facendo sesso con nessuno. Questa situazione diventerà sempre più difficile, me lo sento.
In realtà la cosa peggiore era il sorrisetto da idiota che aleggiava sulle labbra di Elizabeth, dopo la chiamata con Derek.

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