15 - Palazzo Schuyler

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-Ci vorranno quattro ore circa per arrivare, so che probabilmente non avete sonno, ma vi consiglio di dormire adesso, dopo non so ne avrete occasione- disse la hostess

-Beh diciamo che più che non avere sonno, non so gli altri, ma io mi sento scombussolata. Cioè stamattina ero in hotel, poi sono stata rapita e portata in Canada senza nemmeno poter mangiare qualcosa-

-Ci dispiace di questo, però sono gli ordini e devo rispettarli-

-Ah quindi non sei tu il capo supremo? Strano che ci sia qualcuno che ti può imporre qualcosa, data la tua dittatorialità- disse Hululu sarcastico, ancora arrabbiato per ciò che era successo circa mezz'ora prima

-Ora tranquillizzatevi, risparmiate le forze per dopo- disse Philip facendo calare il silenzio.

Sara guardava fuori dal finestrino, però il panorama era completamente oscuro.

Era arrivato il quattro marzo.

Nonostante il rumore delle eliche che tenevano in aria l'elicottero tutti si addormentarono.

La prima a svegliarsi fu Sara. Quando si svegliò l'alba era in procinto di comparire, ma il cielo era in parte ancora buio.

-Buongiorno- disse la hostess

-Buongiorno a te- rispose Sara ancora un po' assonnata

-Siamo alle porte di Vancouver, tra mezz'ora saremo a terra-

-E dopo essere atterrati?-

-Parlerete con qualcuno dei piani alti, io non posso dirvi molto. Il mio compito è quello di infiltrarmi tra i "nemici" ed eseguire spedizioni, nient'altro-

-Io davvero non ci sto capendo nulla... Quale è il collegamento tra noi, voi, i Cento e in Signor Hamilton?-

-Allora diceva bene... Solo lui tra i Cento era stato capace di capire che ci fosse qualcosa sotto...-

-Lui chi?- chiese Sara

-Lui... Lo incontrai a Vancouver, tranquilla-

-B... Buongiorno- disse Philip stiracchiandosi.

Sara capì subito che quel gesto era stato volontario, serviva interrompere il discorso prima che lei iniziasse a fare troppe domande.

L'alba era sorta e il cielo era completamente illuminato.

A Sara quella mezz'ora sembrava non passare mai, sia perché non vedeva l'ora di avere dei chiarimenti, sia perché sentiva il forte bisogno di andare in bagno.

L'elicottero, d'un tratto, iniziò a scendere di quota molto rapidamente e, in men che non si dica, sbucò da sotto le nuvole, mostrando ai tre svegli e al pilota la grande città.

Stavano volando proprio sopra il centro. Più l'elicottero scendeva di quota e più la vista diventava nitida.

Ora si potevano persino riconoscere le automobili in movimento.

Sara svegliò i suoi amici e li avvisò dell'arrivo.

-5, 4, 3, 2, 1-

Allo scoccare dello zero calcolato da Philip l'elicottero toccò la vetta di un grattacielo.

-Non avete nulla da nascondere, perciò state tranquilli e state fermi- disse la hostess

-Scusa, potresti spiegarti meglio? Cosa sta succedendo?- disse Sara

D'un tratto, sul tetto arrivarono una decina di uomini a viso coperto e armati. Essi puntavano le loro mitragliette contro l'elicottero.

I quattro preoccupato guardarono l'hostess in cerca di sostegno, ma lei era tranquilla e sorrideva.

ISLAND - The HotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora