Hululu si alzò di corsa, ma sapeva benissimo di non poter scappare.
-Cosa vuoi da me?!- urlò spaventato
-Voglio che tu stia tranquillo- rispose lo sconosciuto
-Dimmi chi sei e perché sono qui-
-Sapere chi sono non ti servirà a niente, non ti ricorderai nulla di tutto ciò tra una ventina di minuti-
-Sei dalla parte di Schuyler?-
-Esatto, come potrei non esserlo, lui è così fantastico-
-Oh dannazione, dimmi cosa vuoi da me!-
-Sotto il sedile troverai una siringa, iniettati tutto il liquido-
-Eh no, ora basta! Ci state drogando di continuo, siete pazzi!-
-Affacciati al vetro che ci sapara, non molto però, potresti prendere la scossa-.
Hululu si avvicinò al vetro con il il viso corrucciato dalla rabbia. Avvicinandosi egli notò che l'uomo aveva un tablet sulle gambe.
-E quindi?- chiese Hululu
-Okay Google, mostrami la diretta- disse l'uomo parlando al tablet.
Quest'ultimo si accese collegandosi ad un video un diretta.
Hululu notò una donna di colore legata ad una sedia, con il volto coperto.
-Dai su, mostrateci chi è questa bella donna- disse l'uomo.
Dei tizi incappucciati si avvicinarono alla donna. Uno di loro le tolse il sacco dalla testa, un altro le puntò la pistola alla tempia.
-MAMMA!- urlò Hululu -Lasciate stare mia madre bastardi!-
-Hai cinque secondi per iniettarti quel liquido, non un secondo di più- disse l'uomo.
-5... 4... 3... 2... 1...-.
L'uomo armato premette il grilletto, uccidendo la donna.
-NOOO!- gridò disperato Hululu.
Il dolore gli provocò una fitta al cuore atroce. Si accasciò per terra piangendo.
-Dai su alzati, abbiamo anche un bel omone che ci sta aspettando- disse l'uomo.
Steso per terra, Hululu vide la siringa.
-Quanto mi diverte contare, sai? 5... 4... 3...-
-Okay... Lo farò. Ma lasciate liberi tutti gli ostaggi- disse Hululu distrutto nell'anima.
-Farò ammazzare tutti gli abitanti del Madagascar finché non ti vedrò ficcarti quella siringa nella vena, muoviti!-.
Hululu piangendo allungò il braccio, afferrò la siringa, rimosse la protezione in plastica e puntò l'ago verso il braccio.
Sistemare l'ago non gli fu facile, poiché tremava.
Una volta aver trasferito in endovena tutto il liquido, Hululu svenne.
Aprì gli occhi pochi secondi dopo, ma il liquido presente nel suo corpo continuava a circolare. Si sentiva strano, sudava, era molto ansioso.
D'un tratto l'uomo uscì dal furgoncino, si recò sul retro e aprì le porte, liberando Hululu.
-Aspetta qui- disse tornando verso il posto del guidatore.
Era l'occasione perfetta per fuggire. Le porte erano aperte e la capacità di Hululu di sapersi orientare lo avrebbe aiutato a fuggire il più lontano possibile. Il problema però, era che Hululu combatteva con il suo corpo.
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ISLAND - The Hotel
Ciencia Ficción#26 in FANTASCIENZA (...) -La probabilità è uguale per tutti, nemmeno ci spero che esca il Giappone- - Mi dispiace per te ma spero proprio che non venga pescato il Giappone, ci sono nato, ci vivo e per quanto dicono i miei genitori ci dovrò anche mo...