Taylor Vega (POV'S)
Erano trascorsi tre giorni.
Il tempo quì sembrava non passare mai e tutte le giornate erano dannatamente uguali.«4 0 1, è ora di andare a mensa.» la guardia aprì la cella.
Mi alzai e la seguiì. Stavamo camminando nel più completo silenzio.
‹Glielo chiedo o non glielo chiedo?› -continuai a ripetermi.- E poi non seppi più trattenermi «Christian?»
Questo si fermò bruscamente «Come prego?»
«Ho chiesto di Chr–..» m'interruppe «Ho sentito!» poi mi disse «Sei solo una detenuta e non ti devo spiegazioni, porta rispetto!»
Mi arrabbiai ‹Perchè quà dentro devono essere tutti stronzi?!› -mi venne da chiedermi.- «Rispetto per cosa? Perchè ho posto una semplice domanda?!»Mi prese per il braccio e mi riportò in dietro.
«Tu oggi starai quì!»
Dopo che mi ebbe fatta rientrare sbatté la porta della cella e se ne andò via!
Mi attaccai alle sbarre laterali e gli gridai a dietro «Benissimo! Tanto non avevo fame, non me ne può fregare niente!»
Purtroppo se n'era già andato e non mi aveva potuta sentire.
‹E meno male!›
‹Ma meno male cosa?!›
‹Dovresti darti una calmata.›
‹Una calmata?›«Cosa diavolo è 'sto baccano?» disse qualcuno.
Mi riavvicinai alle sbarre mettendo fuori il naso.
«Ah, allora eri tu.» continuò a parlarmi. ‹Ma chi è?› -non riuscivo a capire.-
«Dove sei?»
«Quì!» notai che stesse sventolando la mano.Mi spostai mettendomi al lato destro della porta, così da poterla avere più o meno davanti.
Io la salutai e lei ricambiò dicendo «Heilà!»
Mi avvicinai di più alle sbarre e misi le mani attorno ad esse. Non riuscivo a vederla bene! Non avevamo mai conversato prima d'ora e non pensavo neanche che si trovasse lì.
«Sei tu che gridavi?» mi chiese.
«Sì–..» «Per una stupida domanda oggi ti fanno saltare il pasto?» poi aggiunse «Ho sentito tutto.» -‹Ah ecco.› -commentai nella mia testa.-
Così le chiesi «E tu cos'hai fatto per rimanere quì?»
Mise entrambe le braccia a penzoloni fuori dalle sbarre «Oh, no. A me devono ancora venire a prendermi.»Udimmo dei passi.
«Barret, sei ancora quì?»
‹Ecco l'idiota di prima.› -mi dissi.-
Poco dopo mi riscossi. L'aveva chiamata per cognome?
Lei «Be', per forza.» gli rispose divertita.
«Metti dentro le braccia!» poi si rivolse a me «E tu allontanati dalle sbarre!»Le aprì la cella.
La prima cosa che notai di lei furono le sue treccie dorate, era davvero bella. Mi guardò e mi fece un sorriso d'intesa.«Sai? Oggi non ho fame.»
‹Che ha in mente di fare?›
La guardia «Lo sai benissimo che devi comun–.. Aih!»
Gli aveva pestato un piede?!
Si mise a saltellare, non potetti fare altro che mettermi a ridere! Mentre si lamentava imprecò contro di noi.Appena si mise dritto le disse «Bene, visto che oggi volete fare le stronze ve ne starete quì a farvi compagnia!»
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CRESCERE NEL CRIMINE
De TodoCOMPLETATO ✔️ ⏩©copyright,tutti i diritti riservati sequel: "VIVERE NEL PERICOLO" -#1° per categorie '23' volte⏪ Ragazzi e ragazze,tutti rinchiusi nello stesso lurido posto. Vittime delle loro azioni. Vittime di ciò con cui si sono macchiati. Vitti...