2. Pensieri

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"C'era quella legge della vita, così crudele e ingiusta, per la quale si doveva crescere o altrimenti pagare un prezzo più alto per rimanere uguali"
-Norman Mailer

Rose stava correndo verso l'aula di Pozioni. Non aveva dormito a lungo quella notte. La paura, l'impotenza, la rabbia. Un turbinio di emozioni la tormentavano da ieri sera. Oggi sarebbe andata per la prima volta in ospedale. Suo fratello Hugo non aveva accettato i permessi della Professoressa McGonagall. Non voleva vedere sua madre in quelle condizioni. Non voleva. Vederla ferma, immobile, su un letto al San Mungo, gli avrebbe fatto troppo male. Ma Rose doveva andare. Doveva essere forte, come le aveva insegnato proprio la sua mamma. Rose era sempre stata una ragazza forte. Era coraggiosa, determinata. Una vera Grifondoro. Proprio come le aveva insegnato Hermione. Lei era comprensiva, dolce ma allo stesso tempo minuziosamente attenta e severa al punto giusto. Lei c'era sempre. Lei era magica.
La forza, la determinazione che aveva ereditato dalla madre, erano i tratti fondamentali del suo carattere. E dovevano contraddistinguerla anche in quel momento difficile.
Cercò di scacciare i suoi pensieri. Entrò in aula, e stranamente trovò anche Scorpius. Si sedette al suo solito posto, sistemò le sue cose e poggiò la sua testa sul banco. Dopo qualche minuto sentì un picchiettio sulla spalla. Alzò la testa e lo vide.
Era molto famoso a Hogwarts. Non solo per il suo cognome. Era un ragazzo molto carino, cambiava molto spesso fidanzata e andava particolarmente bene a scuola, rendendolo piuttosto popolare. Rose e Scorpius litigavano spesso. Avevano dei caratteri estremamente simili. Fastidiosi, come li definiva Albus. Sapevano portarti all'esasperazione con le loro instancabili provocazioni. Ecco, provocazioni. Erano fatte di questo le loro discussioni. Semplici e futili battibecchi. Nonostante ciò, essendo entrambi i migliori amici di Albus, erano stati da sempre costretti alla convivenza.
-Ehi Rossa!- ghignò il ragazzo, cercando di infastidirla.
-Piantala, Malfoy, sei patetico- rispose fredda Rose.
-Mantieni i nervi saldi, signorina- disse Scorpius, stranito dal suo comportamento.
La ragazza, non avendo voglia di litigare, lo ignorò.
-Come mai qui così presto?- chiese Rose, cauta.
-Pozioni è la mia materia preferita e così, quando posso, colgo l'occasione per arrivare in anticipo. Mi piace osservare con attenzione le boccette contenenti gli ingredienti. Tutte così strane, antiche. Affascinanti, non trovi?- rispose Scorpius -E poi riesco a tenere lontane per un po' tutte quelle ragazzine del primo anno che mi sbavano ai piedi. Sono disgustose. - concluse con una smorfia.
-Sbaglio o sto parlando con Scorpius Hyperion Malfoy?- esclamò la Rossa beffeggiandolo, -Adori stare con le tue ragazzine sbavanti- concluse ovvia.
-Non mi conosci davvero, cara-
Passarono diversi minuti, e nel frattempo Scorpius continuava a fissare Rose, che scrutava con attenzione dei vecchi libri.
-Che hai da guardare?- chiese la rossa, piuttosto infastidita
-Ammiro uno splendido esemplare di Rose Weasley che legge- rispose il ragazzo, nascondendo un ghigno.
-Potresti essere schiantato a breve, furetto-
-Non mi pare di essere stato trasformato in un furetto. Un altro Malfoy, quello- rispose Scorpius risoluto.
Il ragazzo ritornò al suo posto.
Il professor Lumacorno, che entrando in aula aveva fermato quella discussione, placò il leggero brusio che si era creato in aula dopo l'arrivo degli studenti e cominciò la sua lezione.
-Oggi cari ragazzi, parleremo di una pozione molto potente e pericolosa. Il Distillato di Morte Vivente. Qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo?- chiese pacato.
Rose sapeva bene cosa fosse, grazie alle lezioni di sua madre prima dell'inizio dell'anno scolastico. Era un'abitudine, sin dal primo anno. Ma in quel momento Rose non aveva voglia di rispondere alla domanda del professore, così lasciò la possibilità a Lucy, che nel frattempo aveva alzato la mano.
-Signorina Johnson?- disse Lumacorno, dandole la parola.
-Il Distillato della Morte Vivente è una pozione estremamente potente che spedisce chi la beve in un sonno simile alla morte, come se la vita della persona stessa fosse appesa ad un filo- concluse Lucy, fiera della sua spiegazione.
-Eccellente signorina Johnson. 10 punti a Grifondoro- esclamò il professore.
-Ora andate, vi aspettano sul piano da lavoro tutto l'occorrente per la preparazione di questa difficile pozione. Mi raccomando la minima distrazione, può alterare il risultato finale. Buon lavoro!- disse il professore.
Tutti i ragazzi si diressero alle loro postazioni. Rose si trovava tra Dominique e Lucy, e vicine a loro, vi erano Albus e Scorpius.
Presero il libro "Infusi e pozioni magiche" e lo aprirono a pagina 464, come aveva detto il professore. La pagina illustrava il procedimento per la preparazione della pozione. Non tutti però furono contenti di leggere quel lungo e difficile testo.

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