Nonostante abitassi in America da nemmeno un anno me la cavavo abbastanza bene con l'inglese. Riuscivo a farmi capire e a capire a mia volta, ma, ogni volta che aprivo bocca, il mio interlocutore capiva subito con chi aveva a che fare, con un'italiana.
Ci siamo trasferiti per il lavoro di mio padre, e non passa un giorno in cui io non senta la mancanza dei miei amici e dei miei parenti. "Pazienza, te ne farai di nuovi" dice sempre mia madre, come se fosse facile.
Assorta nei miei pensieri, sfrecciai sulla strada bagnata dalla rugiada per raggiungere la scuola.
Il cielo si era tinto di un azzurro fresco, e qualche nuvola biancastra decorava il tutto. Respirai a pieni polmoni l'aria mattutina, mentre mi trovavo nei pressi di un piccolo supermercato. Gettai l'occhio a terra, sul marciapiede. Un uomo sulla trentina mi scrutava torvo. Sedeva su un cartone, con il viso solcato da molteplici rughe e una coperta di lana sulle gambe. Teneva una posizione strana, come se avesse qualcosa di grosso da nascondere sotto quella coperta malridotta, cosa a cui feci subito caso.
Avvicinandomi a lui mi sentii strana.
Era come se il mio istinto gridasse di correre via, ma le mie gambe continuassero ad andare avanti imperterrite. Mi avvicinai all'uomo. Aveva una serie di bracciali e collane intrecciate con perline e occhiali da sole dai colori più vivaci vicino a sé. Dietro ad una ciotolina per le offerte c'era un pezzo di cartone tagliato male scritto con uno strano alfabeto. Era chiaramente un venditore ambulante.
Mi avvicinai un po' di più per cercare di capire in quale lingua avesse scritto, e le parole iniziarono a danzare davanti ai miei occhi.
Cambiavano posto sfrecciando sul cartone come auto impazzite.
Chiusi gli occhi, credendo di essere impazzita, ma quando li riaprii vidi che, al posto della frase insensata, e delle parole traballanti, c'era scritto "Madeleine Costa, sono qui per te".
Il sangue mi si gelò nelle vene.
Arretrai in modo brusco, finendo contro un carrello della spesa.
Quando mi voltai a guardare l'uomo notai che qualcosa non andava...si era tolto la coperta di dosso, mostrando una lunghissima coda da rettile.
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//la figlia di Poseidone//🌊
FanficIl campo mezzosangue, casa di tanti semidei, si stava godendo un po' di meritato riposo dopo le numerose guerre che aveva dovuto combattere. Tutto sembrava tranquillo, ma un giorno una mezzosangue arrivò al campo, e tutto cambiò...