Quella notte ebbi un incubo.
Io e i miei amici eravamo in un luogo buio, illuminato dal flebile bagliore delle nostre armi. Una puzza acre di materiale sulfureo e marciume mi faceva lacrimare gli occhi.
Davanti a me una figura visibilmente non umana si innalzava minacciosa.
Dietro di lui una figura leggermente più bassa rideva a grand voce.
Mi voltai e vidi che Klar, Elisir e mio fratello erano a terra, inermi e con uno strano colorito in volto.
Cercai di fare qualcosa ma ero troppo spaventata e confusa.
Ad un tratto delle grida squarciarono l'aria. "Nico...", sussurrai.
"È ora di compiere una scelta, piccola semidea", e ancora delle grosse risate provenirono dalla bocca della figura in secondo piano.
Mi svegliai di soprassalto, urlando a squarciagola.
Elisir prese il libro che aveva sul comodino e lo brandì a mo di boomerang, Klar si alzò sbattendo la testa sul muro e Percy cadde dal letto.
Mi sarei messa a ridere per le espressioni che fecero quando capirono che ero solo io, se non fossi stata troppo spaventata per fare qualsiasi cosa.
"Cosa diamine...", sbraitò Klar, rossa in viso.
"Numi del cielo...", Elisir tirò un sospiro di sollievo.
Percy si alzò da terra con un calzino impigliato tra i capelli disordinati.
"Colpa mia...un incubo", dissi cercando di fare un sorriso rassicurante.
"Ah davvero?!", la figlia di Ares si avvicinò a me con il suo cuscino e me lo spiaccicò in faccia.
"Mai svegliare Klar che dorme, mai.", aggiunse.
"Non credo sia così", la apostrofò la figlia di Atena.
"Ehm...", disse Percy osservando la scena, "...fossi in te starei zitta".Una volta calmati gli animi Percy mi obbligò a raccontare il sogno.
Rimasero tutti in silenzio per un periodo che credetti interminabile per poi esclamare "premonizione".
Fantastico...
"Se Nico sarà coinvolto in tutto questo dovremmo tenerci in contatto con lui", disse Percy.
"Farò delle ricerche sul luogo che hai sognato, magari è proprio lì che si trova il dio Ipno", aggiunse Elisir.
Si allontanarono entrambi per mettersi al lavoro.
Ripensai al sogno.
Se si fosse presentata davvero quella situazione non avrei saputo davvero cosa fare...
Ogni minuto che passava rendeva i miei pensieri più cupi.
Il silenzio fu rotto da Klar che, assonnata e ancora irritata, esclamò, "non temere, se non ti ammazzo io per avermi svegliata in quel modo non ti ammazzerà più nessuno".
Da quel momento iniziai a pensare che in fondo una morte sconosciuta era di certo meglio di morire soffocati dal cuscino di Klar.
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//la figlia di Poseidone//🌊
FanfictionIl campo mezzosangue, casa di tanti semidei, si stava godendo un po' di meritato riposo dopo le numerose guerre che aveva dovuto combattere. Tutto sembrava tranquillo, ma un giorno una mezzosangue arrivò al campo, e tutto cambiò...