4. L'INIZIO

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Oggi incominciano le lezioni. Entro in aula ancora assonnato e mi siedo in fondo alla classe. La lezione non è ancora iniziata, così mi perdo nei miei pensieri. Guardo fuori la finestra e mi concentro sulle foglie degli alberi mosse dal vento.
La sedia accanto alla mia si sposta e con se arriva un'ondata di profumo alla cannella,mi volto e scopro che quel profumo appartiene ad Amanda. Non mi degna di uno sguardo,evidentemente è arrabbiata per come l'ho trattata ieri. Per fortuna entra la professoressa e l'ora passa velocemente senza che me ne renda conto,le lancio qualche occhiata di traverso ma lei è concentrata sulla lezione. Suona la campanella e la guardo raccogliere tutte le sue cose e scendere giù di corsa,mi alzo anch'io dalla sedia e dopo aver messo lo zaino in spalla la seguo perché devo sapere di cosa voleva parlarmi ieri.
La raggiungo e urlo il suo nome per farla fermare. "Amanda" si volta facendo ondeggiare i suoi capelli però poi si rende conto che a chiamarla sono stato proprio io e decide così di ignorarmi spudoratamente. "Amanda fermati" urlo cercando di farmi largo tra i corridoi pieni di gente.
Che cazzo,impreco mentalmente.
Mi paro davanti a lei,bloccandola. "Sei sorda per caso?"
"Non ti ho sentito" che stronza,mi ha sentito eccome. "Di cosa volevi parlarmi ieri?" chiedo arrivando al dunque. "Lascia perdere,ora devo andare." cerca di oltrepassarmi ma la fermo prima che possa scappare. "Amanda rispondimi" dico con tono fermo. "Non ha più importanza" risponde poco convinta,scuotendo la testa. "Oh andiamo Am,cosa volevi da me?"
"Stai ancora intorno alla mia ragazza Allen" arriva sempre nel momento sbagliato questo stronzo. "Harrison,stai tranquillo non cerco di rubarti la ragazza,non come hai fatto tu" gli lancio un'occhiataccia e poi rivolgo un ultimo sguardo ad Amanda. "Parliamo dopo"
me ne vado lasciandola con l'incertezza nei suoi occhi. "Di che cavolo stava parlando" sento urlare Amanda alle mie spalle.
Non sarebbe una cattiva idea quella di rubare Amanda a Barry,deve capire cosa io ho provato quando è stato lui a rubarmi la ragazza. Ricordo ancora quel giorno come fosse ieri.
Lei seduta sulle gambe di Barry,si baciavano e lui le teneva la vita. Di fronte ai miei occhi accadde tutto. Mi lanciai verso di lui,colpendolo violentemente. Prima mi rubó il ruolo di quarterback e poi riuscì a portarmi via anche la ragazza. Quella cretina non ci aveva messo nulla a cadere tra le sue braccia.
Farò proprio come lui ha fatto con me,lo farò soffrire,gli farò pentire di essersi messo contro di me.
Amanda è carina,un po' nervosetta ma cadrà subito ai miei piedi. È un bersaglio facile.
Percorro ad ampie falcate il corridoio per andare in cortile. Prendo dalla tasca dei jeans il pacchetto di sigarette e me ne accendo una. Da lontano vedo Luke intento a parlare con Hannah,quest'ultima gesticola un po' arrabbiata. Decido di volgere lo sguardo altrove,non mi va di passare per uno che non si fa i fatti suoi. Inspiro e caccio il fumo dalla bocca. Ad un certo punto qualcuno,da dietro, poggia le sue mani sui miei occhi,mani fredde e affusolate. "Indovina chi sono" sussurra all'orecchio. "Mhh fammici pensare" rispondo divertito sapendo già chi è. "Ciao Loren" dico ridendo. "Sgamata" si mette davanti a me e fa avvicinare le nostre labbra. "Baciami Allen" proprio in quel momento passa per di la Amanda,incazzata, probabilmente con Barry, e rimane un po' troppo a guardarci. Faccio combaciare le mie labbra con quelle di Loren continuando a guardare Amanda nell'intento di persuaderla e do ufficialmente inizio alla mia rivincita. Amanda sarà mia e potrò finalmente vedere Barry in panchina.

Poche ore dopo sono sul campo ad allenarmi insieme alla squadra. Il coach ci sta letteralmente massacrando, come suo solito dopo le vacanze. Scariche di adrenalina percorrono il mio corpo e mettono in azione le mie gambe che saettano per fare touchdown. "Sei in forma Allen" grida l'allenatore. Gli faccio un cenno di riconoscenza e mi rimetto in posizione. Vedo arrivare le cheerleader e rimango sconvolto quando vedo che tra loro c'è Amanda,non la facevo proprio una cheerleader. Il coach fischia,dando il segnale,ma mi ritrovo scaraventato a terra. "Allen,smettila di gurdare le cheerleader e concentrati,idiota." urla arrabbiato il coach. Sento le ragazze ridere e appena incontro lo sguardo di Amanda le faccio un cenno e posso intravedere un lieve rossore sulle sue guance. Ah...il fascino non mente mai. "Riprendiamo" urlo,riprendendo la mia postazione.
Una volta finito l'allenamento mi avvicino verso Amanda. "Nocciolina" rido sfottendola. "Scusami?" chiede inviperita mettendo una mano sul fianco. "Da oggi ti chiamo Nocciolina,per via dei tuoi occhi color nocciola" sorrido. "È meglio se non mi chiami proprio Allen" perchè fa così la scontrosa quando so che in fondo gli piaccio un po'. "OHH,hai mangiato dello yougurt scaduto percaso? No perchè sei un po' troppo acida" ora ha un'espressione ancora più indispettita. "Guarda che io non sono acida, è che sei tu che mi fai diventare acida,energumero." sbuffa e io scoppio a ridere. "Sai almeno cosa significa energumero,Nocciolina?" adesso è ancora di più arrabbiata. "Sì,idiota di un giocatore di football." questa ragazza è un vero spasso,cerca di fare la figura della dura quando è uno scricciolo. Indossa una gonnellina corta,tipica delle ragazze pon-pon, e un top. Nota che la sto scrutando da un po'. Mi schiocca le dita davanti agli occhi per farmi distogliere lo sguardo dalle sue forme. "Smettila Alex, ora levati dai piedi che puzzi da morire" si tappa il naso per sfottermi e io la provoco,avvicinandomi pericolosamente a lei. "Tesoro io profumo sempre,forse non hai sentito bene. Se vuoi puoi controllare" avvicino il mio volto al suo. Profuma di cannella e di shampoo,ha un odore inebriante,da far girare la testa. Mi allontana e superandomi mi mostra il dito medio.

Until my last breath (The Heartbreakers series #2) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora