12. HO PERSO IL CONTROLLO

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Alex's pov

"Ma che cazzo fai Loren" esclamo allontanandomi da lei bruscamente.
"Ora sei il mio ragazzo Alex,posso baciarti quando voglio e,se provi ad intralciarmi,sono guai seri per te." Mi punta un dito sul petto,poi cambia umore completamente e sorridente mi dice:"Ti chiamo dopo,amore" mi fa un occhiolino e se ne va,lasciandomi incastrato in questa situazione. Mi ha in pugno questa volta. Ma ci sarà un modo per uscirne fuori,non posso giocarmi la carriera ne tantomeno perdere Amanda. Cosa non farebbe quella stronza di Loren per ottenere ciò che vuole. Non gliela darò vinta.
Mi avvio verso la mia Range Rover,grigio metallizzato,e svolto per il campo,ho bisogno di scaricare.
Dopo circa cinque minuti sono sul campo e sto correndo,l'adrenalina pompa nelle mie vene e con le cuffie nelle orecchie mi isolo dal mondo. I piedi sembrano volare sul campo e le gambe bruciano.
Dopo dieci giri mi dirigo in palestra. Inizio con i pesi,senza fermarmi,poi passo ad una serie di cinquanta addominali e infine,quando ho la testa un po' più leggera,vado nello spogliatoio dove mi aspetta una doccia gelida. Lascio che l'acqua scorra sul mio corpo e che i pensieri defluiscano con essa. Metto un'asciugamano intorno alla vita e pesco il cellulare dal borsone. Compongo il numero di Amanda e attendo che risponda. Gli squilli sembrano non terminare mai,ma poi attacca la segreteria e così le lascio un messaggio. "Hei piccola,ti va se passo da te? Richiamami" aggancio e lancio il telefono nel borsone. Mi infilo la maglietta ed esco dalla palestra. Il sole sta tramontando e la California è coperta da un cielo spettacolare. Percorro la Pacific Coast Highway, e mi godo il panorama dell'oceano. Prendo di nuovo il telefono e richiamo Amanda,che non risponde neanche questa volta. Faccio partire di nuovo la chiamata,ma lei non risponde ancora. Svolto per il campus e mi fiondo verso i dormitori. Ho una strana sensazione e non mi piace per niente. Scendo dall'auto e salgo di fretta le scale che portano alla sua camera. Busso compulsivamente,ma nessuno risponde. "Amanda sono Alex,apri" urlo da dietro la porta.
Nessun segno di vita. "Ma che cavolo è successo?" mormoro tra me e me.

Amanda's pov

"Sai che ti dico Hann,che si fotta. Lui e quella stronza,noi stasera andiamo in discoteca,ci divertiamo e se pensa che mi deprimerò per lui può anche andare all'inferno." dico agitando una mano vicino alla mia migliore amica. "Hai ragione,che si fotta. Non sa quello che si perde." risponde dandomi il cinque.
Sono delusa dalla persona che si è rivelata Alex. Ma da adesso basta.
Venti minuti dopo siamo al Downtown LA Club. Ho indossato il mio miglior vestito e mi sono fatta bella per me stessa. Il telefono continua a ronzare in borsa,così decido di spegnerlo completamente.
"È lui?" chiede Hannah al mio fianco. "Si" rispondo malinconica. "Sei sicura di star bene?" mi chiede preoccupata. "Hai voglia di bere? Io si,voglio esagerare" dico deviando la domanda. È evidente che non sto bene,come potrei stare bene. Mi faccio versare due shot dal barista e butto il mio giù,tutto d'un sorso. Il liquido brucia in gola,come il dolore che mi fa contorcere lo stomaco. Ho perso il conto di quanto alcol ho bevuto,ma sto bene e non me ne frega nulla. "Hannah sono ubriaca" le dico ridendo mentre la testa inizia a girare. "Ho notato Mandy,dovresti smetterla di bere." Hannah non ha toccato un sol bicchiere da quando siamo arrivati. "Nah,non voglio smetterla Han-Han. Dovresti divertirti anche tu" dico continuando a ridere. Ormai non ho più il controllo di me stessa. "Un altro,grazie." Dico alzando l'indice verso il barista. "Mandy basta! Dobbiamo tornare al campus" urla Hannah.
"Tornaci tu lì,io resto." Rispondo mettendo il broncio. Scendo dallo sgabello,con il drink in mano,e barcollo ma fortunatamente Hannah mi sostiene e mi rimette dritta in piedi. Ad un tratto inizia la mia canzone preferita e così inizio a cantare e ballare,non fregandomene delle occhiatacce di alcune ragazze. Salgo su un cubo,attirando l'attenzione di tutti e mi metto a ballare,poi rido,barcollo,e bevo l'ultimo sorso del drink. Le gambe sono di gelatina e non riesco a stare in piedi. Tra la folla noto Hannah che urla il mio nome e si dispera. "AMANDA SCENDI GIÙ" strilla venendomi in contro. "Balla con me Han,sali anche tu qui." dico continuando ad ondeggiare. Hannah prende il cellulare dalla borsa e compone il numero di qualcuno. Ma sono troppo presa dalla musica per capire con chi sta parlando.

Alex's pov

Amanda non è al campus e non risponde al cellulare e la cosa mi preoccupa. Sono tornato nella mia stanza perché non so dove altro andare. Appena entro sento Luke parlare con qualcuno al telefono. "Cosa? Non sento niente" dice portandosi una mano all'orecchio. Il suo sguardo saetta su di me. "Dammi l'indirizzo,arriviamo tra un attimo" segna su un pezzo di carta l'indirizzo richiesto e aggancia. "Che è successo Luke?" chiedo,notando lo sguardo preoccupato di Luke. "Amanda" all'udire di quel nome mi si gelano le vene. "Amanda cosa?" chiedo stringendo i pugni. "Lei e Hannah sono in discoteca e Amanda è ubriaca marcia,hanno bisogno del nostro aiuto." risponde prendendo le chiavi dell'auto. "Dobbiamo muoverci allora." scendo le scale di corsa e spalanco la porta avviandomi verso la mia macchina. Entro in auto e pigio forte sull'acceleratore con il pensiero di lei in quello stato che pompa in testa. Leggo di sfuggita l'indirizzo che Hannah ha dato a Luke e con le nocche sbiancate sul volante,percorro la strada che mi conduce a lei.
Sterzo e mi catapulto fuori dall'auto quando arriviamo fuori alla discoteca. La cerco tra la folla,cerco la sua chioma,i suoi occhi ma invano. Le luci sono troppo forti e la gente è tanta. "Amanda" urlo facendomi spazio tra la gente. "Amanda"
Noto una figura esile accasciata su un cubo e un'altra figura che cerca di farla alzare.
Sono loro. Aumento il passo e sono da lei. Mi guarda ed è come cadere nel vuoto,una lacrima le riga la guancia.
Ha un aspetto pessimo ma rimane comunque bellissima.
Perché ti sei ridotta così,piccola?

Until my last breath (The Heartbreakers series #2) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora