EPILOGO

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Alex's pov

La mattina successiva vengo svegliato da incessanti colpi alla porta. Ancora frastornato mi alzo e vado ad aprire ritrovandomi di fronte Loren.
"E tu che ci fai qui?" le chiedo avviandomi di nuovo verso il letto.
"Abbiamo degli impegni oggi"
"Abbiamo?" sghignazzo portandomi una mano alla tempia.
"Sì, devi fare il fidanzato oggi" sorride.
"Tu sei completamente fuori" mi stendo sul letto portando un braccio sugli occhi. "Ho da fare, quindi è meglio che tu vai via subito."
"Alex devo ricordarti che noi abbiamo un accordo" le sue labbra si contraggono in un ghigno.
"Ma di quale..." solo in questo momento ricordo che io e Loren abbiamo un accordo, cazzo.
"Già" osserva la mia espressione sconvolta. "Te ne eri dimenticato, vero?"
Annuisco, non riuscendo a dire altro. Sono incastrato e non riesco a trovare una via d'uscita.
"Allen, papà ti vuole a pranzo da noi. Quindi vestiti per bene, per una volta" si avvia verso il mio armadio, iniziando a cacciare fuori tutte le magliette che non sono di suo gradimento.
"Hai solo queste?" chiede con disgusto facendo un cenno alle magliette finite a terra. La raggiungo, prendendola per un polso.
"Loren basta." sospiro "Sono stanco di stare al tuo gioco, io devo rimettere a posto le cose con la ragazza che amo. Non posso fare questi teatrini del cazzo"
"Allora i genitori di quel povero ragazzo...come si chiamava?" ci pensa su,portandosi la mano libera sotto il mento. "Smith mi pare, saranno felici di sapere che il loro figlio è in coma per colpa di Alex Allen." contraggo la mascella e le lascio il polso.
"Ha aggredito mia sorella quel bastardo, Loren" dico a denti stretti.
"Già, ma andrai in prigione lo stesso. Cosa gliene frega ai genitori di quel ragazzo, tu l'hai reso un vegetale Alex" il suo sorriso fa paura, perchè è consapevole di avermi in pugno stavolta. "Allora Alex, sono stata abbastanza convincente?"
"Quando la smetterai di essere una stronza senza cuore uhm? Quando la smetterai di ridere degli errori degli altri." sembra colpita e quando avanzo verso di lei, fa un passo indietro. "Tu non sei la Loren che ho conosciuto al liceo, tu sei un mostro" assottiglio gli occhi mentre la mia voce diventa carica di rabbia. "Vorrei non averti mai conosciuta, è il mio rimpianto più grande."
Alza il mento cercando di rimanere composta, ma posso intravedere nei suoi occhi un velo di lacrime che vuole reprimere.
"Sono stufo di tutte queste minacce, io non mi sono mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno e non me li farò mettere di certo da una come te" sputo con disprezzo.
"Se sono diventata una stronza senza cuore è solo a causa tua" risponde con un filo di voce e notando la mia espressione confusa continua a parlare. "Sai Allen, io e te eravamo troppo amici, così tu hai deciso di rovinare tutto,portandomi a letto e facendomi diventare un'altra stupida da aggiungere alla tua lista di conquiste. Poi però mi sono innamorata di te e tu ne hai approfittato. Mi hai spezzato il cuore Allen"
Boccheggio trovandomi senza parole davanti a questa confessione. "Io... io non sapevo che tu provavi qualcosa per me..."
"Già, ma stai tranquillo mi è passata e quindi sono cambiata." fa una pausa. "Io ho solo bisogno di qualcuno che mi ami, qualcuno che sappia vedere la vera Loren oltre questa corazza da stronza che mi sono costruita.E ho bisogno anche del mio amico Alex del liceo,che si prendeva cura di me." le lacrime ormai cadono dai suoi grandi occhi blu, solcando il suo viso triste.
Non ho mai visto Loren così fragile; ha messo a nudo i suoi sentimenti e so che per lei è stato difficile. Non è mai stata amata dai suoi genitori, ne dai suoi amici. L'unico che ha cura di lei è il fratello, ma per la maggior parte del tempo è strafatto, quindi non ha praticamente nessuno.
"Lì fuori c'è qualcuno che sta aspettando questa Loren, ne sono sicuro. Ma devi smetterla di torturare la gente, piuttosto pensa a far cadere questo muro che hai intorno e mostrati per quello che sei." le asciugo le lacrime con i pollici, attirandola poi al mio petto mentre lei si abbandona a sonori singhiozzi che evidentemente ha tenuto dentro per fin troppo tempo.
"Mi dispiace Alex... io volevo qualcuno che non mi considerasse solo un corpo con cui sfogarsi. " dice con voce soffocata, maledicendomi per averla usata.
"Shhh... lo so, lo so" rispondo mentre le accarezzo i capelli.
Quando si è calmata, si ricompone asciugandosi il viso bagnato.
"Alex ora però devi andare da Amanda" sorride.
"Ma tu stai bene?"
"Si, non preoccuparti per me. Non fartela sfuggire, lei è quella giusta per te."
Sorrido anch'io. "Lo so, spero di non rovinare tutto di nuovo." mi passo una mano dietro al collo.
"Alex avete passato di tutto, ora avete solo bisogno di stare insieme" mi mette una mano sulla spalla e sento che Loren è tornata quella ragazzina dolce ma insolente del liceo.
"Mi è mancata questa Loren" ammetto.
"Anche a me, ma adesso corri da lei."
Mentre sto per varcare la porta, Loren mi ferma. "Prima di venire da te, l'ho vista nel campo." dice prima che mi fiondi fuori.

Dieci minuti dopo mi ritrovo a correre come un matto per tutto il campus per arrivare da lei, con in mente mille parole che vorrei dirle. Scendo gli scalini degli spalti a due a due tanta è la fretta di vederla. Vago con lo sguardo, in cerca della sua figura e poi la vedo, al centro del campo mentre prova quella coreografia che le ho visto ballare almeno una decina di volte durante gli allenamenti. Mi avvicino cautamente, osservando i suoi movimenti fluidi e la passione che ha solo quando balla. Poi si ferma e voltandosi, i suoi occhi si incastrano nei miei. Si allunga verso il suo stereo e spegne la musica che prima accompagnava i suoi passi.
"Alex,che ci fai qui?" chiede affannando.
"Sei bellissima quando balli" la sua espressione si addolcisce. "Sei bellissima sempre, in verità"
"Alex.."
Alzo una mano, fermando il flusso delle sue parole. "Prima che tu possa dire qualcosa, devi farmi parlare. "
"Va bene" annuisce.
"La prima volta che ti ho visto, ho pensato che tu saresti stata la ragazza che mi avrebbe fatto perdere la testa. Quegli occhi color nocciola mi hanno rapito sin dal primo istante, e sono stati il mio rifugio. Tu sai leggermi dentro come nessun altro." prendo un respiro mentre contorco le mani, iniziando a diventare nervoso. "Io non avrei mai pensato di innamorarmi, ne tanto meno stavo cercando l'amore. Ma poi sei arrivata tu. Mi hai fatto capire che cos'è l'amore, Amanda."
Le sue guance sono colorate di rosso e un sorriso timido incornicia il suo viso.
"Io voglio stare con te" ammetto con un filo di voce.
"Alex, noi ci abbiamo provato...cosa sarà differente questa volta?" il tono triste della sua voce tradisce le sue parole.
"Noi siamo così, Amanda: ci amiamo, poi ci urliamo contro di tutto e ritorniamo più uniti di prima." mi avvicino a lei e subito il suo dolce profumo si insedia nelle mie narici.
"Ma ne usciamo sempre distrutti e finiamo col farci del male,Alex." abbassa lo sguardo a terra, perdendosi in ricordi di noi a pezzi.
"Amanda guardami" scuote la testa, mordendosi il labbro. "Ti prego" alza il volto e quando i nostri sguardi si ritrovano vedo il dolore che galleggia nei suoi occhi. Mi sfilo la maglietta rimanendo a dorso nudo.
"Che cosa stai facendo?" chiede sconcertata ma subito dopo si porta una mano alla bocca quando mette a fuoco il tatuaggio.
"Ti ho incisa sul cuore Amanda Collins e non te ne andrai via così." dico mentre indico il suo nome inciso sulla mia pelle, sul lato sinistro del petto dove è situato il cuore.
"Che cosa hai fatto, Alex" le sue pupille si dilatano per lo stupore e con una mano tocca l'inchiostro nero impresso sulla mia pelle. "Sei completamente pazzo" sussurra ad un soffio dalle mie labbra.
"Sono pazzo di te Amanda. Follemente, completamente, irrazionalmente pazzo di te."
E in un attimo riassaporo il suo dolce sapore annullando i pochi centimetri che ci separano. Le cingo i fianchi attirandola a me, mentre schiude le labbra facendo congiungere le nostre lingue. E non vorrei mai staccare le nostre labbra che nonostante tutto continuano a cercarsi. Ci vogliamo così tanto che abbiamo preferito distruggerci per poi curarci le ferite a vicenda.
Hai lasciato cicatrici nel mio cuore che devono essere sanate solo da te, perchè non c'è spazio per nessun'altra che non sia tu.
E perchè casa è ovunque ci sei tu, fino al mio ultimo respiro.

 E perchè casa è ovunque ci sei tu, fino al mio ultimo respiro

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Until my last breath (The Heartbreakers series #2) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora