19. GUAI

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Alex's pov

La luce del mattino illumina la mia stanza,costringendomi ad aprire gli occhi. Al mio fianco c'è Amanda che dorme ancora. Ed è così che voglio svegliarmi ogni mattina: con lei accanto.
Le scosto una ciocca che ricade sul viso,accarezzo la sua guancia e lascio un dolce bacio sulle sue labbra carnose. Dopo poco apre gli occhi e mi sorride. "Buongiorno" dice con la voce ancora impastata.
"Buongiorno a te,piccola" sussurro sorridendole mentre si avvicina a me per scoccarmi un dolce bacio sulle labbra. "Dovremmo svegliarci così più spesso" dice accennando una risata.
"Già,stavo pensando la stessa cosa." sorrido.
Il cellulare continua a vibrare sul comodino,così mi allungo per prenderlo e una serie di messaggi illuminano il display.

Da Robert
Dove cazzo sei finito?

Rispondi Allen cazzo.

Brown sta aspettando la roba e sai che a lui non piace aspettare.

Non farmi incazzare coglione.

Avevo dimenticato di dover consegnare la roba a Brown,cazzo.
"Hei va tutto bene?" chiede Amanda abbracciandomi da dietro.
"Ehm.. si,devo fare una cosa però" dico bloccando il cellulare e stringendolo talmente tanto da far sbiancare le nocche.
"Alex..." ribatte in tono di rimprovero. Mi conosce talmente bene che non posso più mentirle. Sa leggermi dentro anche senza guardarmi negli occhi,anche se mento,anche se siamo lontani anni luce.
"Perchè continui a mentirmi?" posa una mano sul mio braccio e mi volto perdendomi nelle sue pozze color nocciola. "Mi dispiace...ma non volevo coinvolgerti Am"
sostiene il mio sguardo,facendomi capire che ormai è dentro anche lei a tutto questo, implorandomi di continuare. Prendo un sospiro. "Devo fare una consegna."
"Che consegna?" chiede assottigliando gli occhi con fare interrogativo.
"Droga..." si passa una mano nei capelli biondi,scompigliandoli.
"Alex in che guaio ti sei cacciato..." sussurra. "Non andrai li da solo" fa per alzarsi ma la blocco prendendola per un polso. "Col cazzo che vieni con me Amanda,tu mi aspetti qui." sbraito.
"No Alex,io vengo con te"
"Ho detto che rimani qui,devi fare quello che ti dico perchè lì è pericoloso Amanda. Forse non te ne rendi conto ma non è un gioco." lascio la presa e pesco dal cassetto una maglietta a caso per poi indossarla.
"Allora tutto ciò che ci siamo detti non è servito a nulla?" dice alzando il tono della voce.
"Proprio perchè ci siamo detti quelle cose non posso portarti con me cazzo! Non voglio che tu abbia a che fare con quella gente schifosa." urlo andandole incontro.
"Ti prego Amanda,fa come ti dico. Non si scherza con quei tipi." dico in un tono più calmo,raccogliendole il viso nelle mie mani. "Am ti sto chiedendo solo di rimanere fuori da questa storia. Ti amo e non posso perderti."
"Ti amo anch'io e non mi perderai se mi lasci venire con te"
"Devo uscire da questo giro Amanda,non posso coinvolgerti" dico cercando di mantenere la calma.
"Lo faremo insieme..."
"Non faremo proprio un cazzo insieme Amanda. Me la devo vedere da solo e per una volta puoi fare quello che ti dico e basta?!" sbraito allontanandomi da lei. Prendo un paio di jeans dall'armadio e lo indosso,infilo nella tasca posteriore il cellulare e ,dopo aver messo le scarpe da ginnastica,la guardo un'ultima volta per poi richiudermi la porta alle spalle. E non capisce che vorrei solo proteggerla e saperla lontana da me fa male,ma ne vale la pena.
Il cellulare continua a squillare mostrandomi il suo nome sullo schermo mentre sono nella mia Range Rover sulla strada verso l'inferno. Prendo il cellulare e compongo il numero di Robert.
"Dove cazzo eri Allen?" strepita dall'altro capo del telefono.
"Ho avuto da fare,sto venendo da te" sputo a denti stretti per poi riattaccare senza dargli il tempo di rispondere. Pigio il piede sull'acceleratore sfogando tutta la rabbia repressa che ho dentro.
Quando arrivo davanti la villa di Robert un cancello bianco si apre. Parcheggio l'auto,scendo e in modo riluttante entro all'interno dell'enorme abitazione.
"Allen" dice a braccia aperte Jim Brown. "Sono contento di vederti"
"Non posso dire lo stesso Jim" rispondo con un sorriso sghembo ad incorniciarmi il volto.
"Una volta mi consideravi come un fratello però" ribatte.
"Già,una volta"
"Allen,finalmente ci degni della tua presenza" esclama Robert raggiungendoci.
"Dov'è la roba da consegnare?" chiedo impaziente.
"Quanta fretta,perchè non passiamo un po' di tempo tra amici come ai vecchi tempi." risponde Jim mettendomi un braccio intorno alle spalle.
"Noi non siamo amici" dico in modo rude nel mentre guardo disgustato il braccio di Jim. Quest'ultimo si porta una mano sul petto e in modo teatrale ribatte: "Così ci ferisci Alex"
"Forza vieni di qua e facciamoci qualche tiro" dice Robert facendomi intendere che non ammette una contraddizione. Seguiamo Robert fino al salone dove sul tavolino è già pronta una striscia. Mi fa cenno di accomodarmi e servirmi da solo.
"Avanti Alex,non vorrai tirarti indietro?" esorta Jim in tono di sfida.
Avrei voluto prendere a cazzotti tutti e due e invece mi ritrovo a sniffare ancora una volta questa merda che fa subito effetto mandandomi fuori di testa. E una cosa tira l'altra mi ritrovo ad aver perso il conto di tiri che ho fatto,pentendomene ogni singola volta.
"Alex Allen,ci si rivede" esorta una voce da lontano accompagnata dal rumore dei tacchi sul pavimento. Loren Brown si para davanti a me nel suo completo Chanel da milioni di dollari. Le faccio un cenno con la mano,troppo fatto e senza nessuna voglia di vederla per poterla salutare.
"Non mi vieni ad abbracciare?" chiede facendo gli occhi dolci.
"Non ci tengo proprio" dico ridendo amaramente.
"Sei sempre il solito stronzo." esclama facendo la bambina.
"Non piangere ti prego,odio i bambini che fanno i capricci." ribatto sorridendo.
"Allen ti ricordo che stai parlando con mia sorella,porta rispetto." interviene Jim.
"E sai quanto cazzo me ne fotte di lei,di te,di quel bastardo di Robert. Sono stanco di voi e di questa merda in cui mi avete trascinato" impreco dando un calcio al tavolino facendolo ribaltare.
"Tu devi solo eseguire Allen,non hai il diritto di fare commenti" dice a denti stretti Jim mentre mi strattona per la maglia,sbattendomi al muro.
"Hai capito? Non ti azzardare più a rivolgerti così a noi" urla tirandomi un pugno in pieno viso. Con il pollice asciugo i rivoli di sangue che escono dal mio naso e ricambio il pugno facendo cadere Jim a terra.
"Jim" urla Loren alle mie spalle. "Te la farò pagare cara,Alex. Puoi dire addio alla tua carriera e alla tua ragazza. Hai giocato con il fuoco e ora preparati a bruciare."

Until my last breath (The Heartbreakers series #2) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora