6;;

1.4K 88 91
                                    

Passarono giorni, e il rapporto tra i due andava di male in peggio.
Stava persino iniziando a diventare imbarazzante.

Harry, tuttavia, fece a Draco da assistente nei suoi giorni di convalescenza; si era ammalato la mattina subito dopo la festa, e la febbre continuava a salire.

Rimase sorpreso dal fatto che nessuno dei suoi presunti amici vennero a fargli visita.
Non nominò mai ľargomento, però; ogni qualvolta che qualcuno entrava nella stanza, una scintilla di speranza appariva nei suoi occhi, per poi sparire un istante dopo.

Harry aprì lentamente gli occhi, abituandosi al buio notturno della camera e cercando di scacciare i pensieri.
Una leggera luce lunare filtrava dalle tende della finestra, illuminando il volto del biondo accanto a lui.

Era bello.
Non trovò altri aggettivi per descriverlo, in quel momento.
Semplicemente bello.

Ľinnocente bellezza di qualcosa che ti riempie il cuore, puro e candido.

E badate bene, Harry non sapeva cosa realmente fosse la bellezza.
Un principio astratto creato dalla nostra mente? degli stantard imposti dalla società?
in quel momento non gli importò cosa potesse essere; per la prima volta, aveva trovato ciò che era realmente per lui.

Era il fuoco, era il sangue.

"Harry..." una vocina flebile, sussurrata, arrivò alľudito di Harry.
Il ragazzo si stava dimenando nel sonno, ansimando il suo nome, come un lamento, un latrato di un animale ferito.

Il ragazzo si avvicinò, notando che aveva gli occhi socchiusi.

"S-sfregiato, s-sei qui?" La voce era impastata dal sonno, debole.
Cercò inutilmente di alzarsi, cercando il moro rantolando.

Harry si avvicinò, sentendo il respiro affannato del biondo.
"Perchè non mi chiami semplicemente Harry?"
Draco emise un risolino, debole.

"Sfregiato e furetto sono molto più personali."
Harry sorrise, mettendo una mano in fronte al ragazzo, che era estremamente calda e matida di sudore.

"Accendi la luce, per favore."
sussurrò alľorecchio del moro, che ghignò.

"Perchè Malfoy, paura del buio?"
Calò il silenzio, Draco strinse le labbra.

"Sì."
Colpito.
Sicuramente, era ľultima cosa che avrebbe potuto aspettarsi da uno come Draco.
Lentamente, si avvicinò alľinterruttore, accendendo la luce.

Il letto di Ron era vuoto, le coperte sfatte.
"Dove è andato Ron?"
Harry si sedette sul letto, giocherellando con la cover del telefono.

"Dalla ciospa Granger."
Lo guardò sorpreso, e Draco ghignò compiaciuto. Per un momento sembrò non essere malaticcio. Ron e Hermione parlarono durante tutta la settimana, ma...la notte insieme? questo andava oltre ogni sua previsione.

"Tutto grazie ai miei consigli!"
Precisò, compiaciuto.

"Una coppia di sciattoni privi di qualsivoglia classe, ma ammetto, insieme fanno la coppia di sciattoni privi di classe più carini che io abbia mai visto."
Harry inclinò leggermente la testa, e lo studiò come se fosse qualche strana e orrida creatura.

"Tu, essere, che ne hai fatto di Draco Lucius Malfoy?"
Alzò gli occhi al cielo, sbuffando.

"Piantala, Potter. Sei irritante."
Si tirò le coperte addosso, e Harry avrebbe potuto giurare; Draco era arrossito.

Ghignò, guardandolo in quello stato vulnerabile.
"E tu, Malfoy, sei innamorato?"

La domanda gli uscì prima che potesse frenarla.
Se ne pentì alľistante.

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora