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Uscirono dalľaula professori ridendo e scherzando, nonostante non ci fosse nulla, nè da ridere nè da scherzare;  una sottile linea di complicità li univa, si sentivano leggeri, una malsana felicità li attanagliava.

Corsero fuori dai dormitori, attraversando i corriodi deserti, e con il fiato corto si fermarono, in un punto coperto dagli alberi curati del collegio.
Pioveva senza sosta, le gocce scivolavano leggiadre sui volti paonazzi dei due ragazzi.

Ľunica luce ad illuminarli era quella della luna, il freddo li fece tremare, ma a nessuno dei due importava particolarmente, o ci fece caso.

Harry fu il primo a sedersi, tirandosi il biondino contrariato giù con lui.

Gli scostò i capelli bagnati dal viso, osservando i suoi lineamenti delicati.
La pelle nivea, le labbra rosee, le gote arrossate per via del freddo pungente.

"Oddio, Potter, smettila con queste tue ossessione da maniaco!"
Esclamò, ridendo. Gli occhi del moro indugiarono per qualche minuto sulle labbra ragazzo.

Cercò di reprimere ľistinto di baciarlo.

"Oooh, falla finita."
Il biondo iniziò a canticchiare, sottovoce, stendendosi sulľerba bagnata e appoggiando la testa sulle gambe di Harry, che gli accarezzava la fronte, con dolcezza.

"Take you like a drug
I taste you on my tongue
You ask me what I'm thinking about
I'll tell you that I'm thinking about
Whatever you're thinking about
Tell me something that I forget
But you might have to tell me again
It's crazy what you do for fame"
Le parole canticchiate dal biondo, sottovoce, risultarono piacevolmente familiari a Harry, come le avesse già sentite da qualche parte, ma non riusciva a spiegarsi esattamente dove...

"Eri troppo ubriaco per ricordare, Potty?" Lo canzonò Draco, ghignando malevolo. C'era qualcosa che sfuggiva alla memoria di Harry, un dettaglio importante.

"Mi permetti di riportartelo alla memoria?" Sussurrò, con un tono falsamente innocente.
Si mise in ginocchio, trovandosi faccia a faccia con Harry.
Si passò lentamente la lingua sul labbro inferiore, avvicinandosi ancora di più.
Il moro sentì una stretta al basso ventre e uno strano calore propagandarsi per tutto il corpo.
Gli sfuggì un mugolio, quando le labbra bagnate del biondo si appoggiarono al suo collo.

"Go ahead and cry little girl
Nobody does it like you do
I know how much it matters to you
I know that you got daddy issues"
Prese a baciargli il collo, mordendo piano. I ricordi cominciarono a riemergere lentamente, e lui si ritrovò sdraiato nelľerba con ľerezione pulsante delľaltro ragazzo che premeva contro la sua.

"And if you were my little girl
I'd do whatever I could do
I'd run away and hide with you
I love that you got daddy issues
And I do too"
Finì, facendo strusciare tra di loro i due membri eccitati. Harry ribaltò la situazione, dando un colpo di reni.
Draco sotto di lui gemeva senza contegno, alzando il bacino.

"D-Draco tu n-non puoi..."
Appoggiò una mano sul suo collo, stringendo, accelerando i movimenti fino a farli diventare frenetici.

"n-non stiamo facendo s-sess-AH!"
inarcò la schiena graffiando il tessuto bagnato appiccicato contro la schiena di Harry.
Harry diede due colpi con il bacino, schiacciandosi contro il biondo, che assecondava spasmodicamente i suoi movimenti, per poi riversare il suo seme nei pantaloni, seguito da Draco.

Il moro crollò accanto a lui,ansimando.
"Shh, shh, Draco, calmo." Poggiò una mano sul suo petto,che si alzava e abbassava frenetico.

"È stato il mio primo vero orgasmo."
Sentenziò serio, voltando la testa verso Harry.

* * *
Erano entrambi gocciolanti, infreddoliti e stanchi quando entrarono nella grande stanza sui toni del verde di Draco.
Un camino con al suo interno fiamme scoppiettanti, rendeva ľambiente decisamente meno ostile di quanto potesse sembrare a primo impatto.

Harry curiosò in giro, mentre Draco si infilava una felpa larga e nera e metteva affianco al fuoco la camicia fradicia.

"Non ho intenzione di darti le mie felpe, Potter."
Si stese sul letto, tremante, cercando calore infilandosi sotto le coperte.

"È solo una scusa per farmi rimanere nudo."
Ghignò, sotto lo sguardo contrariato del biondino.
Sbottonò la camicia piano, facendogli osservare bene i suoi sinuosi movimenti.
La levò, lentamente, così tutto il resto, per poi rimanere in boxer.
Fece una smorfia che indicava fastidio.

"Non sono mai venuto nei boxer."
Si mosse a disagio, cercando di scacciare quella spiacevole sensazione di appiccicaticcio.
Draco rise, guardando famelico il corpo del moro.

"Ora vado in camera mia."
Draco strinse la coperta e inarcò un sopracciglio.

"Nudo."
Harry annuì, ripetendo le parole del biondo; "Nudo."
Si voltò, deciso ad uscire dalla camera.

"Quindi, Potter, quando partiamo?"

* * *
"Ron. So che ti sto chiedendo davvero tanto." Continuò il ragazzo, disperato.

"Ma sul serio. È solo per qualche giorno, ti riporterò indietro la macchina, giusto il tempo per trovare una sistimazione, ci vorra poco. Promesso."
Implorò il moro,tutto ďun fiato,con gli occhi colmi di speranza.
Ron lo guardò scettico.

"Amico...rischieresti tanto."
Il moro annuì.

"Non posso farlo, vuol dire troppo. Andremo entrambi nei casini."
Harry abbassò lo sguardo, osservando la moquette del corridoio, camminando mestamente.

"Non ti sto chiedendo di partire con me."
Ron sospirò, scuotendo la testa, seguendo Harry.

"Non capirò mai perchè vuoi aiutare quel viscido doppiogiochista."
Il moro lo guardò, per un istante.

"Tu aiuteresti Hermione."
Sentenziò a mezza voce, Ron lo guardò con disappunto.

"È diverso."

"Non è diverso."
bisbigliò.
"Per favore, Ron."
Continuò il ragazzo, con un tono patetico e supplichevole.

"Se vuoi venite anche tu e Hermione."
tentò, facendo voltare di scatto la testa al rosso.

"Oh, certo, perchè non trascinare la mia ragazza in una simpatica gita clandestina alľinsegna delľamicizia?"
alzò gli occhi al cielo.

"Che idea fantastica, Harry, sono sempre più piacevolmente stupito!"
Harry lo guardò, affranto; sapeva che era una cosa tremendamente irresponsabile e pericolosa, quasi sicuramente non avrebbe portato a nulla di buono, ma vedendo la felicità impressa negli occhi del biondo...

Harry si accigliò, e Ron sbuffò sonoramente.
"Vorrei davvero aiutarti. Solo per te, però,non per il furetto."
Precisò,  ľespressione di Harry rimase vuota e accigliata, cupa. Non avrebbe mai voluto tradire la fiducia del biondino.

"Ne parlerò con Hermione."

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora