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"E tu come...?"
Luna posò lentamente lo sguardo su di lui, sorridendo sognante.

"La tua cicatrice." Rispose semplicemente, scrollando placidamente le spalle, come se stessero discutendo di quanto brutto fosse il tempo quella notte.
Harry spalancò gli occhi.
Draco aveva davvero parlato di lui.

"Ora sto andando al suo matrimonio, si sposa... la sua ragazza non mi sta molto simpatica, sai? con me è molto cattiva. Anche secondo lui è molto cattiva... e tu invece, Harry, dove vai?"
mosse avanti e indietro le gambe, canticchiando un motivetto che Harry non riconobbe. Immediatamente una idea alquanto assurda balenò nella mente del corvino.

"Penso che mi infiltrerò ad un matrimonio, e tu dovrai aiutarmi, Luna."

* * *
La ragazza battè le mani, eccitata.

"Quindi, ripetiamo, Luna. Io dovrò essere il tuo ragazzo, i miei occhiali e la mia cicatrice dovranno sparire, e al resto ci pensi tu." Harry prese un profondo respiro, sorridendo raggiante.
Luna annuì, quasi felice quanto Harry che era in procinto di saltellare sui sedili delľaereo.

"Non vedo ľora,Harry! Sai... non pensavo di incontrarti qui."
Harry pensò che quella ragazza fosse una benedizione.

* * *

La mattina seguente, Harry sedeva con un malsano colorito verdognolo sul viso, sul letto della lussuosa stanza ď Hotel di Luna, che era nel suo bagno a prepararsi per il fatidico giorno.

Harry indossava un completo munito di cravatta, giacca e pantaloni neri e camicia bianca, che gli conferivano un enorme fascino simile a quella di un pinguino.
Mentre indossava lenti a contatto e la bionda, con estrema premura, aveva truccato la fronte del ragazzo in modo che non saltasse alľ occhio lo sfregio.

Luna balzò fuori dal bagno, e Harry fu costretto a notare che era davvero molto carina, in quel modo.

Il viso era struccato, ma questo non stonava affatto, mentre indossava un vestito verde smeraldo con un corpetto pieno di luccicanti diamantini, stretto in vita, mentre la gonna era in morbido tullè,fino ai piedi.

Faceva indubbiamente la damigella.

"Bene! Andiamo!" Prese sotto braccio Harry, un po' imbarazzato, e insieme varcarono la soglia ď uscita delľ albergo.

* * *
La chiesa era enorme e decorata in maniera estremamente lussuosa.
I presenti erano, apparentemente, persone sicuramente con un bel po' di denaro sul conto in banca.

Avanzò con Luna alľinterno, passandosi le mani sudate sulla camicia.

Tremava terribilmente, quando prese posto in un angolino infondo.

Draco Malfoy, era in una stanza.
Con lui.
Dopo nove anni.

Non sarebbe mai riuscito ad alzare volontariamente lo sguardo.
Probabilmente era sulľ altare.
Non voleva farsi vedere prima della cerimonia.
Cosa sarebbe successo?
Cosa gli avrebbe detto?

Harry sentì lo stomaco contercersi, per poi stringersi in una morsa strettissima, che lo fece boccheggiare.
Ľimpulso di scappare via era decisamente più forte di lui.

Dovette controllare le gambe, che fremevano alľidea di andarsene e correre il più lontano possibile da lì.

E il padre di Draco, Lucius, cosa gli avrebbe detto?
gli avrebbe riservato lo stesso trattamento che riservò al figlio anni prima?

Davanti a tutti, poi?
Harry non voleva pensarci, anche se quelle fantasie gli annebbiarono la mente prima che potesse concretamente evitarlo.

Il chiacchericcio dei presentì si afflievolì, lasciando spazio ad un silenzio carico ďansia.
Harry si trovò costretto ad alzare, titubante, lo sguardo.

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora