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"Non posso credere di star facendo una cosa simile, sul serio."
Disse, seria, guardando ľautostrada davanti a lei; stava iniziando a calare la sera, coi colori smorti del tipico crepuscolo ormai invernale.

Ron si era già addormentato, nonostante fossero appena le cinque di pomeriggio, ad ogni buca che la ragazza prendeva, il suo testone rosso sbatteva sul finestrino ghiacciato. A nessuno parve importante svegliarlo,trovando la scena estremamente divertente.

"E soprattutto, non abbiamo un piano."
Guardò dallo specchietto Harry e Draco, seduti sgranocchiando patatine sui sedili posteriori.

"Noi 'bbiamo un piano, 'Mione."
Il ragazzo ingoiò le patatine che stava masticando facendo parecchio rumore.

"Ah si?! E quale sarebbe?"
Sterzò bruscamente, facendo volare in avanti Draco.

"Ľha detto lenticchia prima! -protestò il biondo, sistemandosi ancora una volta sul sedile- Andiamo a casa di sua sorella... Genoveffa, Germinda, Ginevra, come si chiama lei."

Harry ridacchiò.
"Si chiama Ronald, Malfoy, e sua sorella Ginny."
Ribattè stizzita Hermione.

"E poi che facciamo? ci traferiamo da loro?"
Draco annuì, Harry si limitò a tirargli una sberla dietro la nuca.

"No, staremo lì solo un paio di giorni, per trovare una sistemazione decente"
Asserì Harry, convinto, ignorando i latrati di dolore delľaltro ragazzo.

* * *
La notte calò, e Harry passò alla guida.
Non si rilevò poi un così bravo autista, Hermione ci mise parecchio tempo ad addormentarsi, mentre Ron non si era mai svegliato.

"Potter..."
Bisbigliò Draco, che se ne stava accucciato contro il finestrino.

"C'è buio."
Sussurrò guardandosi intorno.

"No, non è vero. Ci sono i lampioni."
Malfoy sbuffò, incrociando le braccia al petto.
Aveva guardato il moro guidare per due o tre ore.
Aveva i capelli adorabilmente scompigliati, mentre quei ridicoli occhiali con la montatura rotonda gli scivolavano sulla punta del naso alľinsù.

La sua figura lo distraeva esageratamente troppo, trovava attraente persino la cicatrice a foma di saetta che aveva in fronte.

Cercò una distrazione, rapidamente estrasse il telefono dalla tasca posteriore dei jeans.

Lo accese, e lesse le notifiche che apparvero sullo schermo luminoso delľiPhone.

MorbodiParkinson:
Passo da te, sta sera xx.

MorbodiParkinson:
verso le sette, fatti trovare pronto

MorbodiParkinson:
ti sei preparato?

MorbodiParkinson:
apri!

Draco storse il naso, in una smorfia di disgusto.

MorbodiParkinson:
Dove diavolo sei?

MorbodiParkinson:
Vaffanculo, Draco. Ci eravamo messi ďaccordo.

no, tu ti sei messa ďaccordo, pensò Draco, andando avanti a leggere.

Blaise🍏:
Amico, la tua ragazza ti cerca. Ed è fuoriosa.

Blaise🍏:
Io non mi farei trovare, se fossi in te.

Blaise🍏:
però così, giusto per curiosità, dove sei finito?

"Sono fuggito con Potty, Blaise." Sarebbe stata una risposta sufficentemente esauriente? non rispose.

Mise via il telefono, sospirando.
Avrebbe davvero voluto stendersi, ma per colpa della Granger era costretto ad un minuscolo, freddo, misero angolino.

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora