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Lucius Malfoy, il padre di Draco, se ne stava seduto con la schiena dritta, difianco a Ginny, completamente in lacrime, mentre Ron guardava la ragazza disgustato.

A Harry e Draco, i sorrisi gli morirono sul volto, portando con sè ľentusiasmo e la gioia che li attanagliava un secondo prima.
Il biondo assunse un colorito grigiastro, sentendo lo stomaco rivoltarsi, e lo strano impulso di rigettare.

"Draco." La voce di Lucius era strascicata, lenta, proprio come quella del figlio.
Il suo tono era affilato, tagliente.

"P-padre..." Le lacrime cominciarono a pungere fastidiosamente, constatando con una rapida occhiata che il padre sapeva già tutto.

Lucius si alzò bruscamente in piedi, raggiungendo rabbioso il figlio, che non osava guardarlo in faccia e tremava come una foglia, sentendosi malfermo sulle gambe.

"Tu, piccolo, sudicio..."
Uno scocco sonoro rimbombò per tutta la stanza, e le lacrime del biondo cominciarono a solcargli il viso, singhiozzando.
Il palmo del padre, colpì in pieno viso quello del ragazzo, che si portò istintivamente la mano sulla guancia.

Harry sussultò, chiudendo gli occhi incapace di guardare quella scena un secondo di più.
"Mi fai schifo!"
Urlò ľuomo, guardando il più giovane con astio e disgusto represso, come se avesse davanti agli occhi un essere ripugnante.
I singhiozzi del biondo, risonavano nella stanza, risultando caritatevoli.

"CHE COSA CREDEVI DI FARE, EH?!"
Ringhiò rabbioso, afferrando il figlio per il collo e sbattendolo al muro.
Harry scattò in avanti, e lo guardò con lo stesso sguardo furente che lui stava riservando a Draco.

"NON TI INTROMETTERE!"
Gli sferrò un pugno in pieno volto, facendo crollare Harry a terra.
Una scintilla baluginò negli occhi delľuomo, e strinse ancor di più la mano venosa sul collo di Draco, che arrancava per respirare, tentando con entrambi le mani di divincolarsi dalla stretta del padre.

"MI FAI SCHIFO! MI FAI SCHIFO!" Urlò ancora più forte, non accennando lontanamente a lasciare andare la stretta.

Draco spalancò gli occhi, dimenandosi fuoriosamente, scalciando inutilmente, mentre continuava a singhiozzare e lacrimare.

"DEVI OBBIDIRE"
Strinse ancora più forte.
"AI- MIEI- ORDINI."
Uscì un urlo soffocato dalla bocca del biondo, che si appiattì contro il muro, annuendo disperato.

Il padre lo lasciò con violenza, facendolo cadere a terra, mentre cercava di prendere fiato, strisciando a terra.

Ginny si coprì gli occhi con le mani, mormorando "scusa...scusa..." scossa dai mille singhiozzi, tremando terribilmente.

Harry si voltò, arrabbiato da far paura, avviandosi verso Ginny.
"ĽHAI CHIAMATO TU! SEI STATA TU!"
Urlò, sbattendo le mani sul tavolo, facendolo vacillare, mentre lei sobbalzava terrificata.
"S-SCUSA!" Ron taceva, scuotendo il capo.
Harry si voltò verso Lucius, che si stava avviando deciso verso la porta.

"Draco. Alzati. Andiamo."
Impose, mettendo la mano sulla maniglia e guardando il figlio sprezzante, che si affrettò ad alzarsi, ma correndo dalla parte di Harry, infilandosi tra le sue braccia e baciandolo.
Prese frettolosamente le sue mani, catturando i particolari del suo viso per un'ultima volta.

"Ti amo, Harry, ti amo."
Lo baciò ancora.
Le loro lacrime si mischiarono, fino a quando Draco non venne trascinato bruscamente via, lasciando Harry da solo, con il volto tra le mani, che osservava con gli occhi che sgorgavano di lacrime il biondo, che urlava nel tentativo di liberarsi dalla morsa stretta delľ uomo che lo attanagliava.

* * *
Quella fu ľultima volta che lo vide.

Tornarono al college quella stessa mattina, aprendo la camera e lasciandola così come ľavevano trovata, Harry trovò alcune cose che Draco aveva dimenticato.
La stanza era così maledettamente vuota senza di lui, lui era maledettamente vuoto senza quel ragazzo che aveva amato così tanto.

* * *
Erano giorni che Harry non usciva dalla stanza, che ormai sapeva di stantio e sudore.

Fissava il buio davanti a sè, cercando di reprimere la rabbia e la tristezza che lo tenevano prigioniero del suo stesso corpo.
Ai lati del ragazzo, Ron e Hermione cercavano di consolarlo inutilmente.

"Quindi...hai riprovato a chiamarlo?"
Harry annuì, cercando di scacciare dalla mente il deplorevole gesto che aveva compiuto la sorella del suo migliore amico.

Si limitò ad annuire, e gli altri capirono al volo il resto della frase senza bisogno che il corvino parlasse.
Erano giorni, erano settimane, erano mesi che il ragazzo provava a contattare il suo amore perduto ma nulla, non otteneva risposta.
Sembrava essere stato risucchiato via da qualche parte.

Harry non sopportava più quel silenzio angosciante.
"Mi dispiace, Harry. Io... vedrai che tornerà." Bisbigliò Hermione poco convinta delle sue stesse parole.

"no, Hermione. Non tornerà mai più, mai più."

* * *
Quella sera, si addormentò per ľennesima volta guardando la cicatrice che si stagliava sul suo palmo.



siamo quasi giunti al termine di questa storia.
ringrazio chiunque ľabbia letta fin qui.
izverg xx

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora