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Draco stava dritto dritto sul sedile, tamburellando nervosamente le dita sul ginocchio fasciato dai jeans neri e strappati.
Osservava la strada innevata con più interesse di quanto in realtà potesse catturare.
Si chiedava da ormai una decina di minuti dove il corvino avesse intenzione di portarlo, ma a quanto pare non riusciva ad estorergli questa  informazione in nessun modo.
Era alquanto frustrante.

"Per favore!" Harry scosse il capo ridacchiando, sentendo per la millesima volta quelle parole uscire dalla bocca del biondo.

Il viaggio proseguì in un silenzio febbrile, con entrambi i ragazzi sorridenti e felici.
Il più grande osservava i movimenti del ragazzo al volante, che poco dopo accostò  in un luogo completamente isolato, pieno di alberi ricoperti di candida neve.

Harry uscì dalľauto, mentre il biondo si gustava da dietro il vetro lo spettacolo che gli si stagliava davanti.
Il corvino aprì lo sportello a quesťultimo, che uscì scosso dai tremiti.

"È il primo posto in cui sono venuto a rifiugiarmi quando, mi hanno detto che i miei genitori erano... be'..."
Le parole gli morirono in gola, ascoltando i rumori della notte, e delle sue scarpe che affondavano nella neve.

Draco alzò lo sguardo su di lui, sentendo ľimpellente impulso di stringerlo tra le braccia.

"E qui mi sono rifugiato negli anni a venire."
Bisbigliò, entrando nella fitta boscaglia innevata.
"Mi dispiace così tanto, Harry, così tanto..." bisbigliò mortificato, facendo scivolare la mano in quella del moro, che strinse tra la sua.
Quella del più grande era più piccola, quasi femminile, estremamente delicata.

Si ritrovarono in uno spazio circolare, senza alberi al suo interno, tracciavano solo il contorno, lasciando intravedere tra i rami le stelle, mentre attraverso essi, filtrava la pallida luce lunare, illuminando il candido manto di neve che ricopriva il terreno congelato.
Alcune stalattiti pendevano dagli alberi.
Il luogo aveva un non so che di magico, meraviglioso.

Draco guardava il tutto con la bocca spalancata, mentre il respiro gli rimaneva bloccato dallo stupore.

"È bellissimo..."
Ne uscì solo il brusio di un sussurro, che sfumò leggermente.

Harry stese un grosso piumone a terra, sedendosi sopra.
Tese la mano a Draco, che afferrò ancora completamente incantato.
Il corvino sorrise al suo stupore, tirandoselo addosso.

Il biondo  sussultò, sorpreso, sdraiandosi sul petto caldo di Harry, mentre quesťultino li copriva entrambi.
Appoggiò delicatamente la testa sul punto in cui il cuore del più piccolo batteva.
Il suo battito era regolare e rilassante.

Prese ad accarezzare i capelli biondi e morbidi di Draco, mentre quesťultimo sentiva un moto di affetto innaturale salire, rendendosi realmente conto di quanto fosse fortunato ad averlo, di quanto fosse fortunato a stringerlo tra le braccia.

Era suo, e lo amava.

Alzò la testa, issandosi a cavalcioni sul corvino, guardando gli occhi verde smeraldo di Harry, si avvicinò al suo viso, prendendolo tra le mani, delicatamente.

Avrebbe dato tutto, tutto, per giacere con lui per sempre.
Si era insinuato nel suo cuore, lentamente, come la fredda lama affilata di un coltello, che penetrava la carne, fino a possederlo totalmente.

Si guardarono negli occhi per una frazione di secondo che parve infinita, contemplando ľuno la bellezza delľaltro, per poi unire le loro labbra in un bacio estremamente delicato; si desideravano terribilmente, ma in un modo così puro, così innocente.

Le loro lingue si sfioravano, lentamente.
"Ti amo, Harry, ti amo..."
Sussurrò Draco, tra un bacio e ľaltro.
Harry affondò le mani tra i suoi capelli.

"Ti amo anche io, Draco."
Invertì le posizioni, bloccando le braccia del ragazzo sopra la sua testa, tenendolo stretto dai polsi.

"Harry...?" Biascicò il biondo sulle sue labbra, alzando il bacino contro quello del più piccolo, che lo teneva prontamente schiacciato sotto di lui, facendo sentire ľerezione pulsante sullo stomaco di quesťultimo.

"Piccolo..." Mise il ginocchio tra le gambe del biondo, strusciandola.
Quello ululò, assecondando i suoi movimenti frenetico, chiedendone di più.

"T-ti prego!" mugolò impaziente, tirandolo verso di sè.

"Come siamo insaziabili..."
Biascicò il moro riempiendo di baci lascivi e umidi il collo di Draco, che impazziva sotto il suo tocco.

"Sta volta sto io sotto."
Disse fermamente Harry, scivolando sotto il biondo.

Aveva completamente dimenticato la storia della purezza fino al matrimonio, ľunica che gli importava era Harry e solo Harry.

Si spogliarono a vicenda, trovandosi nudi e avvinghiati.
Draco si infilò due dita in bocca, impregnandole di saliva.
Fece sfregare ľindice sulľapertura di Harry, che divaricò oscenamente le gambe al tocco.
Penetrò, andando fino in fondo.
Harry assunse un'espressione di fastidio, che con ľaggiunta del secondo dito, si tramutò rapidamente in piacere.

Draco guardava ľapertura del più piccolo allargarsi e ristringersi, mentre pompava fuorisamente con le dita, facendolo gemere insistemente.

"D-DI PIÙ!"
Il biondo tirò fuori le dita, puntando il pene eretto sulľorifizio di Harry, che si spinse verso di lui, alzando il bacino.

Prese tra le mani il bacino del ragazzo che giaceva sotto di lui, entrando in lui con un colpo di reni ben assestato.
Quello urlò, perdendo il fiato dai polmoni.

Cominciò a muoversi lentamente, con la fronte imperlata dal sudore.
Mentre appoggiava una mano sul collo del moro, stringendola.

Aumentò il ritmo, sbattendo il bacino contro quello del ragazzo di sotto, che urlava, assecondando i suoi movimenti.

"LÌ! LÌ!" Strillò Harry, impalandosi da solo, mentre passava veloce la mano sul membro eretto e duro, Draco buttò la testa alľindietro, colpendo più forte la prostata di Harry, mentre riversava il suo seme sul petto del biondo, raggiungendo ľapice, Draco crollò sul moro, riversando il suo amore alľinterno del più piccolo.
Ansanti e sudati, mentre il loro sperma li sporcava più di quanto già fossero, si baciarono, lentamente.

"Ti amo, Draco, non mi stancherei mai di dirtelo." Mugolò bloccato sotto il suo peso, mentre sentiva il suo petto alzarsi e abbassarsi irregolarmente contro la sua pelle.

Al biondo baluginò una scintilla negli occhi, e si issò sui gomiti.
"Dimostramelo."
Harry inclinò la testa di lato, fissando interrogativo il volto del ragazzo, tremendamente eccitato.

"Voglio che sia per sempre." Bisbigliò, chinandosi e baciandogli la fronte.

"Facciamo un giuramento." Continuò, imperterrito, mentre Harry annuiva,non ancora totalmente convinto.

Draco si sporse verso i suoi pantaloni, scomparendo, armeggiando con essi per qualche secondo, per poi estrarne un oggetto affilato che si rivelò essere un coltellino.

"Cosa pensi di fare, Draco?!"
Il moro balzò indietro, spalancando gli occhi, e udì il ragazzo ridere.

"Facciamo un giuramento di sangue." asserì convinto, e senza la minima esitazione, appoggiò la lama sul palmo della mano sudaticcio, per poi premere e solcare la carne con un profondo taglio, macchiando il petto di Harry di liquido scarlatto.

Questo deglutì, sentendo improvvisamente la testa girare.

"E...e va bene."
Strappò via il coltello tra le mani di Draco e compì lo stesso movimento, gemendo dal dolore, per poi prendere la mano ferita di Draco e stringerla tra la sua, si guardarono negli occhi.

"Quindi...per il sangue, Potter?"
"Per il sangue, Draco."

E si baciarono, sotto le stelle.

* * *
Harry parcheggiò ľauto di Ron sotto il palazzo in cui Ginny abitava.
Lanciò uno sguardo alle finestre del piccolo appartamento, trovando le luci stranamente accese, per ľorario.

Draco uscì dalľauto, seguendo Harry.
Erano entrambi felici come non lo erano mai stati, si sentivano leggeri come dei palloncini.

Salirono di fretta le scale, ridacchiando, aprendo la porta, ignari dello spettacolo che li avrebbe attesi una volta varcato la porta.

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora