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Hermione scoccò un'occhiata rassegnata a Harry e Ron, che la guardavano speranzoso.
Infondo era solo un viaggio...no?
magari sarebbero partiti pure lui e Hermione. Probabilmente avrebbe fatto bene ad entrambi, giusto?

Dopo ore e ore di rimuginamento, una notte insonne e almeno 4 test falliti miseramente, era sorto a questa conclusione.
"Questo vorrà dire perdere gli esami, lo sai, vero?"
Il suo tono era piatto, mentre cercava di rivolgere lo sguardo altrove, per non farsi prendere dagli sguardi disperati e tentatori dei due ragazzi che la supplicavano. Harry gemette, disperato.

Forse un po' troppo rumorosamente; la bibliotecaria aveva sbattuto contro il banco il righello di metallo, nel tentativo vano di far tacere i ragazzi, furente.

Harry abbassò la voce, cercando di parlare. Ma Hermione lo interruppe, sventolando la mano.
"E potremmo venire espulsi.''
Bisbigliò, curruciata, ritornato a leggere ľenorme volume

Ron sospirò, sussurrando mestamente "Niente da fare, Harry."
Rivolse uno sguardo di scuse alľamico, e si affrettò a completare il tema che gli era stato assegnato.

Un colpo secco; Hermione chiuse il libro, di scatto.
"Acetto la proposta."
Il moro venne decisamente colto alla sprovvista, avrebbe voluto urlare o saltare.
Evitò, però, sentendo lo sguardo della bibliotecaria che bruciava sulla sua pelle, aspettando il minimo errore per cacciarlo via di lì.
Hermione, tuttavia, non sembrava particolarmente contenta o entusiasta, a differenza di Ron.

"Però..."
era decisamente troppo bello per essere vero.
"Perchè vuoi aiutarlo?"
Ridusse gli occhi castani a due fessure, esaminandolo.
Harry arrossì, tacendo.

"Be'..." iniziò piano, deglutendo.
"Mi dispiace per lui."

"Tu vuoi tirarci in questo casino perchè ti dispiace per lui, Harry?"
lo canzonò.

"No. Cioè sì, ma ne vale la pena, credetemi."
Hermione scosse la testa, schioccando la lingua sul palato.

"Non sei credibile, Harry."
Lo guardò intensamente, e quello si afflosciò sulla sedia, passandosi una mano sul viso stravolto.

"Va bene. Voglio aiutarlo perchè mi ha confessato un suo segreto e... insomma,non trovo giusto ciò che gli sta succedendo e che gli succederà se non lo tiro fuori da questo pasticcio."
Hermione sospirò.

"Non possiamo stare in viaggio per sempre, Harry."
Puntualizzò, cauta, a bassa voce.

"Troveremo una soluzione strada facendo."
Il suo tono, seppur basso, era frenetico. Si agitava sulla sedia, guardando la ragazza davanti a lui, che vacillava tra una risposta positiva e una negativa.

" 'Mione... tu ľavresti fatto per me, no?"
Hermione sospirò per la centesima volta, stando in un silenzio febbrile, che faceva fremere i due ragazzi.
Rimuginò per qualche minuto, valutando velocemente i pro e i contro. Sarebbe stata una scelta estremamente stupida, probabilmente.
"Quando partiamo?"

* * *
Harry corse per i corridoi, eccitato, bussando ininterrottamente alla porta di Draco.

"Chi diavolo...?!"
Il biondo dalľinterno aprì la porta, rivelando la figura del ragazzo.
Aveva un asciugamano messo come turbante e un accappatoio che teneva stretto, gocciolando.

Cacciò un urletto poco virile, chiudendo la porta in faccia ad Harry.

"Apri, per ľamor del cielo!"
Un urletto ovattato si levò da dentro la stanza.

"NO! COSÌ SEMBRO UNA DONNA! UNA DONNA BRUTTA E RACCHIA!"
Harry avrebbe voluto dirgli che sembrava sempre una donna, ma non gli sembrava il caso di litigare poco prima del viaggio, quindi stette zitto e aspettò i comodi di Draco, sbuffando.

Dopo parecchio tempo, in cui Harry aveva fatto cose davvero molto produttive come percorrere per la centesima volta il corridoio, sbloccato 8 livelli di candy crush e finito di leggere una fanfiction, Draco uscì fuori, con indosso un paio di jeans e una felpa, camminando con portamento pomposo per poi appoggiarsi al muro davanti al moro.

"Cosa sei venuto a dirmi, Potter?"
Harry lo guardò sorpreso.

"Oh, pensavo che dopo ieri sera non mi avresti più chiamato Potter, Malfoy."
Il più grande alzò gli occhi al cielo, bisbigliando qualcosa.

"Comunque, Malfoy, fai la valigia."
Draco alzò di scatto la testa, guardando Harry con gli occhi che luccicavano di desiderio.

"Quindi non scherzavi?"
Trattenne a stento un sorriso di pura gioia, per poi buttargli le braccia al collo e stringerlo a sè.

"Smettila, Malfoy -bascicò sornione, tenendolo stretto al suo petto -
Mi verrà il mal di pancia. Andiamo a preparare la valigia prima che Ron cambi idea."
Aveva omesso il minuscolo dettaglio "Ron e Hermione vengono con noi" per ovvie ragioni. Ma prima che lo venisse a sapere una volta entrati in macchina, quando niente lo avrebbe trattenuto da una scenata con tanto di lacrime e urlate, si costrinse a dirlo prima nel modo più rapido possibile.

Draco si bloccò, voltandosi con una lentezza lancinante.
"Questo non faceva parte del piano. Però lo accetto."
Trasse un respiro profondo entrando in camera senza parlare.

Ľha presa bene infondo.
Harry strinse i denti, chiudendo gli occhi.

"C'è anche Hermione."

* * *

"CHE"
Draco spinse i suoi raffinati vestiti nelľampia valigia di pelle, prendendoli a pugni.

"SIMPATICA"
Cercò di chiuderla, tirando bruscamente la cerneria, senza risultato, poichè mezzo armadio giaceva nella sua valigia ed era decisamente troppo, la buttò con tutta la forza che aveva in corpo sul letto.
Harry si sedette a dovuta distanza,osservandolo taciturno con la coda delľocchio.

"GITA"
Si arrampicò sulla valigia, schiacciandola con il suo peso.
Tirò la cerneria con altrettanta cattiveria, passandosi una mano sulla fronte imperlata di sudore.

"Hai finito?"
Draco annuì, tirando Harry dal braccio, costringendolo ad alzarsi.

"Bene!" Esclamò il biondo,
"Ora prendimi la valigia,Harry. Renditi utile."
Ed uscì dalla camera, ancheggiando vistosamente, con un ghigno compiaciuto stampato in faccia.

* * *

"Dobbiamo solo trovare il modo di uscire di qui senza dare nelľocchio"
Hermione si era portata un semplice zaino contenente libri,pochi vestiti, e le cose più importanti che utilizzavano frequentemente, così come Harry e Ron.

Eccetto Draco.

"Siccome quattro studenti più un topo e un furetto, provvisti di zaini e qualcuno -scoccò un'occhiata torva a Draco, che in quel momento era troppo impegnato a sistemarsi i capelli dallo schermo del telefono per ascoltarla- una valigia enorme, si fanno notare."

Harry si appoggiò al muro scarlatto della camera, pensando.
"Andiamo due alla volta, poi venite a prendere davanti a dormitori me e Draco, così non ci sarà pericolo che qualcuno veda la sua valigia."
Draco finì di specchiarsi, lasciando scivolare il suo sguardo sulle quattro persone presenti nella stanza.

Sorrise raggiante.
"Quindi, abbiamo deciso?!"

Chastity || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora