Purtroppo il giorno dopo trascorse anche troppo velocemente e altrettanto velocemente giunse la sera e la fantomatica festa.
Io e Lin, alla quale avevo ceduto anche metà del mio armadio, eravamo impalate davanti a questo da almeno qualcosa come quarantacinque minuti, completamente incantate.
L'unica cosa che avevamo stabilito era che non ci saremo messe nessun tipo di vestito, o scarpe che avevano anche appena accennata una parvenza di tacco.
Io in quel momento, indossavo una felpa bordeaux che mi arrivava a metà coscia senza niente sotto mentre la mia amica al contrario aveva solo i leggings e un reggiseno nero.
Buffo modo di completarsi.
Spinta da un moto di sconforto mi girai a guardarla sperando di scorgere un lampo o una trovata nel suo sguardo che mi comunicava che era giunta alla conclusione di come ci saremo vestite.
Ma nulla, eravamo nel panico.
"YAAAH perché ci vuole così tanto?
Mica dobbiamo fare colpo su di loro! Tutto il contrario semmai!"
Ero frustrata e lei lo aveva capito.
Sembrò riflettere un'istante sulle mie parole mentre io mi abbandonai sgraziatamente sul letto e lei si avvicinò all'armadio.
Iniziò a lanciarmi un paio di calzini bassi, i miei pantaloni neri con le sottili righe verticali gessate bianche, una maglia rigorosamente nera con lo scollo a barca, un chocker, l'orecchino che avevamo uguale, un elastico e le mie Adidas superstar bianche.
Per lei prese un altro paio di leggings, neri come il maglione sofficie che si stava infilando, che aveva un grazioso e non tanto profondo scollo a V e che le scendeva morbido lungo i fianchi fino ad arrivarle sotto il sedere, concludendo con le sue vecchie e leggermente scolorite Vans che un tempo erano state assenza ombra di dubbio di un nero più brillante.Un'altra ora ed eravamo nuovamente davanti al dormitorio dei Bangtan.
I ragazzi avevano la stessa faccia sconcertata dell'altra volta, Mingyu e Hansol in particolare più degli altri.
La festa già iniziata da un pezzo, era come la precedente, con tanta gente più di quanta ce ne potesse realmente stare in quella casa e con un tasso alcolico talmente elevato che se facevi l'etilometro all'aria in giardino risultava positivo di parecchi gradi.
La porta era spalancata, anzi sembrava stata direttamente scarinata dalle assi a questo giro.
Appena varcata la soglia, non badai più a nessuno e misi alla ricerca di una ragazza per Soonyoung.
Io le mantenevo le promesse, sempre.
Dopo qualche giro a vuoto in mezzo ai corpi accaldati che avevano reso pesante l'aria che si respirava in ogni stanza, vidi un po' in disparte, una ragazza che ballava come se si trovasse tutta in un suo mondo, al quale noi non potevamo accedere.
Era carina, con dei finissimi capelli biondi ossigenati che terminavano con delle frangette color ciano che le arrivavano sotto il seno.
A fatica, andai a cercare il mio amico che sembrava non stare da nessuna parte, cosa improbabile se si parlava di Soonyoung, che volendo te lo ritrovavi anche appostato fuori dalla finestra quando ci si metteva.
Distratta come ero sempre, andai a sbattere contro la figura esile di una ragazza che riconobbi come Myu.
"MIODDIO SCUSAMIII STAVO CERCANDO IL MIO AMICO CON I CAPELLI ARANCIO.
COME STAI?"
Dovevo urlare per sovrastare il casino prodotto dalla musica che sembrava vibrare e serpeggiare per ogni centimetro dei muri e del pavimento.
"Tutto beneee mi fa piacere rivederti!
Jimin e Jungkook mi hanno detto che vi stanno causando dei problemi...
Sono fatti così non fateci troppo caso, alle lunghe la smettono."
Myu mi stava regalando un sorrido bellissimo e sincero.
"Lo spero.
Come va con Seokjin?"
"Bene bene!
Ho intenzione di chiedergli di sposarmi.
Sai a me non piace fare le cose come di consuetudine."
Era una notizia stupenda.
Si capiva e vedeva davvero quanto fossero innamorati.
Myu disse che adesso doveva andare a cercare il suo Jin e prima di levare le tende, indicò una persona alle mie spalle che inquadrai come Hoshi che evidentemente, mi stava cercando data l'espressione di sollievo che gli venne quando mi scorse.
Senza dire nulla, lo presi per un polso e lo condussi, più precisamente, lo trascinai letteralmente dall'altra parte della casa e lo mollai davanti alla ragazza che avevo avvisato per lui, facendogli l'occhiolino.
Stanca e senza nulla da fare, decisi di sedermi al bancone con i cocktail che stava in cucina e chiesi al ragazzo assunto per quella sera come barista, di farmi qualcosa di leggermente alcolico alla frutta, andando completamente contro i miei principi.
Presi il bicchiere con il liquido di uno strano colore azzurrino che sapeva di mirtilli e vodka e iniziai a sorseggiarlo.
La testa iniziò a girarmi, così decisi di andare in bagno per darmi una rinfrescata al viso.
Mi sembrava strano però..
Non che fossi una che l'alcool lo reggesse chissà quanto, ma non ne avevo svuotato nel mio stomaco neanche la metà del bicchiere.Il bagno di quella gigantesca casa a due piani, si trovava sotto le scale che conducevano alla zona notte al piano di sopra.
Come poggiai la mano sulla maniglia per aprire la porta, trovai un Yoongi perso nel piacere che gli stava donando il lavoro di bocca di una ragazza iginocchiata ai suoi piedi, mentre lui stava appoggiato al lavandino con gli avambracci.
Probabilmente in quel momento, avrei dovuto farmi una padellata di affari miei ma la curiosità sovrastava il mio buon senso di retrocedere e andare via di li.
"Ma tu non eri gay e fidanzato?"
"Sono gay all'80% e fidanzato quando lo decido io.
Resti ad osservare oppure vuoi unirti...?"
Gli uscii con un tono terribilmente roco e sensuale, mentre le ciocche bluette dei capelli iniziavano ad attaccarglisi alla fronte e mi guardava con occhi iniettati di piacere con il labbro inferiore stretto tra i denti che stava mordicchiando in modo molto erotico.
"NOGRAZIECIAO."
Chiusi con rapidità la porta e mi accinsi ad andarmene quando un capogiro mi investì le tempie facendomi sbandare e prendere al volo da qualcuno.
Quando mi alzai incontrai il viso di Hoseok che mi scrutava lievemente preoccupato.
"Tutto bene?
Dimmi che non hai bevuto nulla dal barista."
"Veramente si, perché?"
"Stavo cercando te e la tua amica per dirvi che Jimin e Jungkook avevano organizzato un piano per voi.
Il barista doveva drogarti in modo non troppo pesante il cocktail che avresti preso, mentre Jungkook voleva far ubriacare pesantemente Lin, dato che lo regge poco, per mettervi entrambe fuori gioco mentre qualcuno distraeva i vostri amici Mingyu e Vernon."
"Non so cosa dire Hoseok...
Grazie mille io...
Non so se entrerei in bagno se fossi in te."
Detto questo, gli diedi una pacca sulla spalla e andai alla ricerca di Jimin per ucciderlo.
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•How is living with the Seventeen•
Fanfiction《stato: completata ✅》 Come sarebbe vivere con i seventeen ? Un caos totale e continuo, come si ritrova Jin a vivere ogni giorno. Per fortuna ci pensa la sua migliore amica Lin a farle da supporto morale. Il dormitorio è sempre pieno di sorprese, f...