"DICO MA TI SEMBRA DI GUIDARE COME UN CRISTIANO NORMALE? MINGYU MADONNA SEUNGKWAN SCUSAMI STAI ATT-"
Niente..
Eravamo appena passati col rosso e per poco non stiravamo sulle strisce una giovane ragazza con le borse della spesa.
Tutto ciò era accompagnato dal volume della radio al massimo, roba che faceva vibrare gli edifici a cui passavamo accanto da tanto era alta.
Il mio "autista" era molto divertito dallo stato di ansia e terrore che stavo provando in quel momento.
Sentivo l'adrenalina schizzarmi fuori dalle vene e darmi delle stilettate al cuore ogni volta che Mingyu sfiorava l'incidente o la multa, per una sequenza infinita di infrazioni al codice stradale.La mattina dopo mi avevano dimessa dall'ospedale, dandomi una pomata da applicare sul fianco per evitare gonfiore o infiammazioni.
Appena varcai la porta scorrevole della struttura, inspirai a pieni polmoni l'aria incontaminata di quella zona, esprimendo il desiderio di tornare al dormitorio il più velocemente possibile.
Mingyu non poteva che prendermi alla lettera perché, infatti, raggiungemmo la nostra amata casa in un terzo del tempo che serviva realmente.
"Io mi sto seriamente iniziando a chiedere, come tu non abbia mai fatto a prendere una multa."
Lui mi rispose con un ghigno beffardo mentre si toglieva gli occhiali da sole e mi aiutava a scendere dalla macchina.
Gli consegnai il mazzo di chiavi per poter finalmente aprire la porta di casa e rivedere tutte quelle bellissime e complicate persone che mi blessavano la vita tutti i giorni.
Va bene che ero stata via per neanche un giorno, però mi erano mancati.Non ero neanche entrata, che una Lin tutta agitata mi venne incontro saltandomi addosso, facendo cadere entrambe sul parquet di legno chiaro.
"Sembra che non mi vedi da decenni. Capisco di essere fondamentale nelle vostre esistenze e di non potervi abbandonare neanche per un secondo ma tutto questo mi sembra esagerato."
Dissi ridendo mentre Lin era ancora sdraiata sopra di me che mi teneva abbracciata in uno strano aggrovigliamento tra braccia e gambe.
"Sentiiiii mi sei mancata tanto e lo sai che capita raramente che io dimostri così tanto affetto."
"Hai ragione, scusa piccola koala."
"Si ma se non ti dispiace vorrei salutare mia sorella."
Interruppe Jeonghan, fingendosi scocciato ma con un sorriso che gli illuminava il viso.
Solo a quel punto Lin si alzò e permise a mio fratello di aiutarmi a mettermi in piedi, per poi intrappolarmi in un abbraccio con il mento posato sulla mia testa.
"Stai bene?"
"Si."
"Allora adesso sto bene anche io."
Sorrisi contro la sua maglietta.
Era da quando eravamo piccoli che tutti i miei stati d'animo automaticamente erano anche i suoi, ed era la cosa che ci permetteva di non litigare mai."Mi sorprende che nessuno dei due abbia ucciso l'altro e che siate tornati a casa illesi senza essere gravemente feriti."
Disse Soonyoung rivolto a Mingyu, il quale gli assestò una pacca amichevole sulla schiena mentre tutti gli altri ridevano.
"Hoshi dopo insieme a Chan e Jihoon devo chiederti una cosa."
Dissi staccandomi da Jeonghan, mentre i tre chiamati in causa mi studiavano con un'espressione inquieta.
"Io giuro che non ho fatto e non ho intenzione di fare nulla."
Mi rispose Jihoon alzando le mani in segno di resa, facendo una faccetta da cucciolo ancora più antisgamo.
"È inutile che fai così, l'abbiamo capito tutti che non è vero."
"Hansol mi sconvolgi."
Controbattè un'ironica Lin mentre quel poveraccio di un figliuolo andava in fiamme.
La situazione non mi quadrava, più in là avrei chiesto a lei delle spiegazioni...
"Jin posso parlarti?"Oddio..
Junhui sbucò con la testa dalla porta del corridoio con i capelli bianchi.
Mi stava per venire un colpo, lui era bellissimo ed io ero blessata.
Cercai di riprendermi da quella visione ultraterrena, anche se ero riuscita solo ad annuire, mi prese per mano e mi condusse in camera mia chiudendo la porta.
"Come stai?"
"Bene grazie, tu piuttosto, è tutto okay?"
Miracolo gente, ero riuscita a ricollegare il cervello alle corde vocali, anche perché Jun sembrava troppo preoccupato e leggermente in ansia.
"Devo raccontarti di una cosa che è successa ieri..."
Disse, puntando i suoi occhi nei miei, per poi distorglieli subito e alzarsi, iniziando a camminare su e giù per la stanza.
"Ieri quando sono tornato al dormitorio, ero triste perché ti avevo lasciata in ospedale e agitato perché Mingyu era rimasto con te.
Insomma, si vede che non vi andate a genio a vicenda.
Ma il punto è che quando sono tornato, era tornato pure Minghao che mi chiese che cosa fosse successo.
Siamo andati in camera sua e ho iniziato a raccontargli di quello che era accaduto quella mattina.
E insomma allora poi abbiamo iniziato a parlare e io ti giuro che non so come sia successo, ma ha iniziato ad avvicinarsi a me e io sentivo il suo respiro così vicino e...
Ripeto, ti giuro non so come, ma ci siamo baciati.
Tanto.
A lungo.
Ad un certo punto ero pure sopra di lui..
MA LASCIAMO STARE PERCHÉ NON È QUESTO IL MALEDETTO PUNTO."
Urlò, più agitato di Seungkwan quando doveva andare a fare shopping.
"Okay... qual'è il punto quindi?" Chiesi finemente perplessa.
"Il punto è che mi piaci tu e che allo stesso tempo non mi ero mai reso conto di essere attratto da Minghao come un magnete.
Quando ci stavamo baciando, my heart BOOM BOOM e non capivo più un cazzo.
Mi sentivo morire e rinascere dentro."WAIT.
Aveva appena detto che gli piacevo?
Il mio cervello non riusciva a registrare quello che le mie orecchie avevano sentito in quell' istante.
Dovevo calmarmi.
Era tutto così confuso e complicato che continuavo a non capire dove volesse arrivare Jun.
"Jun punto primo, ti prego smettila di girare come una trottola per la stanza, ci sono i solchi sul pavimento. Secondo, hai detto che ti piaccio ma che Minghao ti scatena tutti gli ormoni che hai in corpo.
Mh.
Terzo, non ho capito che cosa vorresti fare."
"Io penso di dover capire chi mi piace di più.
E per farlo posso fare solo una cosa."
"Tipo?"
"Questa."
Lo vidi avvicinarsi velocemente a me e mettermi una mano dietro al collo per far incastrare le nostre labbra in un bacio che avrebbe potuto farmi morire e ridarmi la vita insieme.
Proprio come lui aveva descritto il suo con Minghao.
Mi stava baciando con disperazione, nella speranza di far chiarezza sui suoi sentimenti e di chiarire tutti quei dubbi che gli attanagliavano la mente.
Anche se era un bacio pieno di sofferenza da parte di entrambi, fu bellissimo lo stesso.
Appena si staccò da me, lo vidi dispiaciuto e amareggiato, perché entrambi sapevamo quello che stava per dire.
"Ommioddio sono gay pure io."
Mi venne da sorridere spontaneamente ricordandomi di quello che aveva detto Mingyu in ospedale.
Anche se internamente, stavo morendo piano piano, Jun si scusò con me per quello che aveva appena fatto e io gli dissi che era tutto a posto e di correre da Minghao.
Mi strinse a sé e con un sorriso raggiante e uscì dalla mia stanza, lasciandomi sul letto con i miei pensieri.
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•How is living with the Seventeen•
Fanfic《stato: completata ✅》 Come sarebbe vivere con i seventeen ? Un caos totale e continuo, come si ritrova Jin a vivere ogni giorno. Per fortuna ci pensa la sua migliore amica Lin a farle da supporto morale. Il dormitorio è sempre pieno di sorprese, f...