•How is living with the Seventeen•

열 여섯.16

Erano già passati un paio di giorni dalla sfuriata avvenuta tra il californiano e il newyorchese.
La tensione che si percepiva tra i due sembrava una presenza in carne ed ossa, che osservava da vicino, divertita, i due ragazzi ogni volta che si trovavano nella stessa stanza.
Chi aveva torto e chi ragione era difficile da stabilire, perché se da una parte Hansol era andato con la sua fidanzata senza sfociare nel confine del sesso, Joshua aveva sbagliato a sgonfiarlo come un calzino.
Jisoo quella sera poi, nel cuore della notte era entrato in camera mia piangendo, dicendomi di essere mortificato per avermi spinto e che era veramente la prima volta che agiva accecato dall'ira.
Aveva bisogno di sfogarsi, così in silenzio con la schiena poggiata contro le mie gambe, lo stetti ad ascoltare, mentre continuava a scusarsi per avermi fatto male.
In effetti non era nulla di che ma intorno al braccio avevo un livido bluetto nel punto in cui la sua mano mi afferrò per scansarmi da Vernon.
Se Mingyu se ne dovesse mai accorgere, le persone a letto doloranti diventerebbero due.
Dopo la scazzottata, Hansol si era sentito male e lo avevamo dovuto portare al pronto soccorso dove ci avevano detto semplicemente di tenerlo a riposo per tre giorni, imbottirlo di antidolorifici e di applicare una pomata sull'occhio che adesso aveva un colorito giallognolo, segno che stava passando.
Riusciva ad alzarsi solo per venire a mangiare, per poi ritornare piegato in due dai dolori nella sua stanza, a dormire tutto il giorno come Seokmin.

Oggi i ragazzi dovevano assolutamente andare alla pledis per provare delle coreografie e aggiustare alcuni pezzi delle canzoni per il nuovo album.
Dato che Hansol era impossibilitato, restai a fargli compagnia tutto il giorno.
Eravamo del parere che Lin per un po' sarebbe stato meglio se non fosse venuta a trovarmi e a trovarlo, così da poter dare modo e tempo di far passare la tempesta fra i due ragazzi.

Avvolti dentro un'involucro pesante composto da tre strati di coperte, passammo tutto il pomeriggio sul suo letto a guardare serie tv e a mangiare tanta di quella cioccolata abbinata in ogni modo possibile e sotto tutti i formati esistenti, da poterci fare regalare una fornitura gratis di un'anno dalla Milka e dalla Ferrero, solo per tutti i soldi che avevamo speso.
Una volta che esaurimmo le scorte di cibo e di episodi da guardare, io e Hansol ci stendemmo sul letto senza dire una parola ma comunicandoci tutto con uno sguardo.
Mi piaceva il legame che c'era tra di noi, perché era la cosa più vicina ad un vero e proprio migliore amico che mi fosse mai capitata.
Volevo un bene immenso a tutti i membri, ma come si dice, il mondo è bello perché è vario e io avevo un rapporto diverso con ognuno di loro.
"Che cosa c'è tra te e Lin?"
Mi venne da domandargli all'improvviso, anche se ero già a conoscenza dei sentimenti che entrambi provavano l'uno verso l'altra.
"Penso che tu abbia capito che sono innamorato di lei quando me l'hai fatta conoscere.
Ho sempre pensato che Lin ricambiasse i miei sentimenti ma poi si è messa con Joshua e... come poterla biasimare?
Insomma guardalo è tutto quello che una ragazza possa desiderare.
È bello, è un vocalista, sa ballare e possiede uno dei caratteri più belli di questa casa dopo quello di Wonwoo.
Mi sento inferiore a lui, è sempre stato così, quindi perché mai dovrebbe scegliermi?
È da egoisti, ma sono consolato dal fatto che almeno non stanno più insieme."
Aveva lo sguardo triste e nei suoi occhi riuscivo anche a scovare parecchi sensi di colpa e un senso di inadeguatezza che lo metteva a disagio.
"Hei siete i miei migliori amici voi due piccole teste di zucca.
E tu hai talento e un carattere bello tanto quanto il suo se non si più.
E poi, dovreste amarmi solo perché non mi sono arrabbiata per il fatto che nessuno dei due mi ha raccontato quello che stava succedendo.
Lin ha un cuore gigante e lo sai che anche se non lo dice ne lo dimostra mai, ama più persone contemporaneamente e il solo pensiero di poter ferire qualcuno la uccide.
Era convinta di poter stare con Joshua e di amare te come amico quando forse è sempre stato l'esatto contrario.
E si, avete proprio una tempistica che fa schifo."
Hansol si riscosse con una leggera risata.
Anche se non sembrava, la ragazzina dagli occhi verdi e il coreano dai capelli biondi sbiaditi, erano più uguali che altro.
Come si sa, gli opposti si attraggono ma i simili si cercano e loro due si erano decisamente trovati.
Vernon con uno sbadiglio chiuse gli occhi e si addormentò come un cucciolo.
Allora cercando di fare il più piano possibile, scesi dal letto e uscii dalla sua stanza chiudendo la porta così da non disturbarlo.
La mia migliore amica non avrebbe ammesso neanche sotto tortura che voleva che andassi da lei.
Dato che avevo ancora un po' di tempo, mi misi a cucinare qualcosa da cena ai ragazzi per quando sarebbero tornati e qualcosa da portare a Lin per tirarle su il morale, come le crepes salate che mi ha insegnato a fare sua nonna e che lei adora.

Una volta finito di lavare i piatti, scrissi un biglietto a Mingyu che era l'unico di cui mi fidavo per affidargli la mia amata cucina.

"Ciao,
Sono da Lin che ha decisamente bisogno di me.
Vi ho preparato la cena ma se avete ancora fame potete ordinare qualcosa dove volete, basta che non mi date fuoco al dormitorio o che non trovi un' anatra in salotto come l'altra volta...
Non penso di tornare, quindi mi raccomando Mingyu mi fido di te.
Hansol riposa cercate di non disturbarlo troppo.
Con affetto
Jin x"

Glielo lasciai sul bancone della cucina ed uscii di casa.
Con un autobus raggiunsi l'appartamento di Lin che appena mi vide, mi saltò addosso contenta che sia andata a farle compagnia.
La sera passò così veloce che la mattina arrivò fin troppo presto, trascorrendola a parlare di qualsiasi cosa che ci veniva in mente, ridendo come non mai e ordinando delle magliette su ebay alle tre e mezza del mattino, fino a che non si fecero le cinque ed entrambe piombammo tra le braccia di Morfeo.