Saliamo in camera con la cena e dei pop-corn. Mi stendo sul divanetto e inserisco il DVD, ma un rumore mi distrae: toc... toc... toc...
Apro la finestra e in un balzo mi ritrovo Chat Noir a pochi centimentri dal mio viso.
-Ciao gattino...- dico dolce mentre tocco il campanellino che porta al collo.
-Ciao principessa...
-Non pensare a strane idee e non montarti, ma ti aspettavo.
Sul suo viso compare un sorriso.
-E perché?
-Semplicemente perché sono a casa da sola e i miei genitori non ci sono, così mi chiedevo se volevi guardare un film insieme a me.
-Interessante...
-Così mi fai paura...- arretro lentamente.
Si avvicina di scatto a me, mi prende tra le sue braccia e mi poggia sul mio letto, io non riesco a capire.
-Che fai? Lasciami!
E poi incomincia a farmi il solletico sulla pancia e io non riesco più a trattenermi e scoppio in una fragorosa risata:
-Lasciami... ah, ah, ah... per... basta... ah, ah, ah...
-Va bene, anche se mi sto divertendo molto.
Ricomincio a respire normalmente.
-Sai sto cominciando a pensare che...
-Oh, oh...
-Spiritoso! Dicevo... tu sai praticamente tutto di me, mentre io non conosco nulla. Lo so che non mi puoi dire molto, ma vorrei che mi raccontassi qualcosa di te e se c'è qualcosa che ti preoccupa sarò felice di ascoltarti.
Il suo sorriso scompare, nei suoi occhi lucidi si possono notare i pensieri che gli esplodono nella mente e mi abbraccia forte.
-Grazie Marinette. Vieni sediamoci nel divanetto. Cosa vuoi che ti dica?
-Cosa fai normalmente?
-Vado a scuola, faccio i compiti, parlo con i miei amici, gioco a scherma. Lo so che può essere noioso, ma la mi vita è monotona ed è solo quando sto con te che mi sento veramente me stesso e non frutto di una vita programmata dagli altri e non mia.
-Mi dispiace- una lacrima gli riga velocemente il viso, gliela asciugo con il pollice e mi pento per averlo fatto stare male:
-Scusami, sono stata insensibile, non dovevo essere così curiosa.
-No, non è colpa tua. Non è affatto colpa tua...
Abbassa la testa e i sensi di colpa mi fanno affogare, stupida insensibile... hai rovinato la serata e il suo sorriso, insensibile... e poi mi spunta un'idea.
-Hai già mangiato? Ormai sono quasi le 19:30.
-Vuoi la verità?
-Sì, ovvio.
-No, non ho mangiato, ma non voglio disturbarti, meglio che vada- dice alzandosi.
-Eh no! Tu non scappi da nessuna parte!- esclamo prendendo il suo polso e tirandolo leggermente verso di me. Ormai la distanza che ci separa è come lo stesso legame che in un modo o nell'altro ci unisce.
-Non voglio disturbarti...- sussurra prendendo tra la sua la mia mano. Mi avvicino pericolosamente e con un viso che non ammette obiezioni scandisco bene:
-Non lo fai affatto, quindi ora scenderai con me e mangeremo qualcosa insieme.
-Ma...
-Non era una domanda, era un'affermazione!- dico correndo giù tirandomelo dietro.
-Ai suoi ordini principessa- dice sorridendo, mentre per poco non cascava per terra.
Sono felice di avergli fatto spuntare di nuovo quel sorriso meraviglioso.
-Cosa preferisci?
-Anche nulla...
-Allora ti offro un po' di pasta con il ragù, dell'insalata e un po' del dolce che ha preparato mia mamma.
Mi siedo sulla sedia e lo guardo mentre mangia. Solo ora mi accorgo di avere molto sonno.
-Grazie Marinette...
-Di nulla. Mi... dovevo... far perdonare...
Mi faccio coraggio, le dirò ciò che penso e ciò che provo:
-Marinette, sei una ragazza veramente speciale e ti voglio tanto, ma tanto bene. Grazie di esserci sempre per me, penso che non riuscirei a sopravvivere senza vedere il tuo sorriso, senza pensare a quando ridi, al tuo modo di essere infinitamente dolce, cortese, timida, ma fantasticamente bella. Mi manchi quando non ti vedo e mi ritrovo sempre più spesso a pensarti. Sei unica e volevo dirti che mi... Marinette mi stai ascoltando?
Guardo dall'altra parte del tavolo e sospiro, si è addormentata, doveva essere molto stanca. Spreparo la tavola, lavo i piatti e infine la porto in camera sua tenendola come una principessa, la mia princess, il mio angelo, la mia gioia... e involontariamente mi ritrovo a sorridere come un ebete. Aspetta, ma Ladybug? Non è possibile... mi sto innamorando di Marinette. Non posso... meglio non pensarci ora.
La stendo delicatamente nel letto, ma lei sembra risvegliarsi.
-Chat?
-Ti eri addormentata sul tavolo... devo andare principessa.
-No, rimani...
Un tuono eccheggia nell'aria e una forte luce bianca le provocò un brivido.
-Chat, non posso lasciarti andare con questo temporale e poi... ho paura.
Le faccio un dolce sorriso, mentre lei mi invita a sdraiarmi nel letto.
-Scusami per prima... avresti potuto svegliarmi, per caso mi stavi dicendo qualcosa?
-Sembravi un angelo... emm... no, niente di importante...
-Sicuro?
-Sì. Dormi ora.
-Alla fine non abbiamo neanche visto il film.
Uno sbadiglio. Vi avvicino lentamente abbracciandola.
-La vita è il film più bello e sorprendente che possa esistere. Ti lascia ogni volta senza fiato.
-Hai ragione. Il mio poeta al chiaro di un forte temporale, mentre mi stringe forte tra le sue braccia, per una volta ha veramente azzeccato il concetto.
-Hey!- metto un finto broncio, mentre lei ride contagiandomi.
-Gattino?
-Umm...
-Mi stai stritolando.
-Ops...
-Buonanotte Chat Noir.
-Sogni d'oro Marinette.
Spazio per me
Ragazzi/e eccomi qua! L'ho aggiornato perché mi sono accorta di aver fatto qualche errore. Grazie mille per le quasi 400 visualizzazioni! Grazie mille di cuore!
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Amo solo te {MIRACULOUS}
Fanfiction{COMPLETATA} Due eroi, una doppia vita, due cuori, ma soprattutto una ragazza e un ragazzo, diversi, ma uniti, intraprenderanno la loro avventura e vedranno sbocciare il loro amore. "Mi tengo così, stretta a lui, alla persona che rende la tempesta u...