Tornai in camera stanchissimo con ancora una miriade di compiti incompleti.
Non riuscì nemmeno ad alzarmi dal letto che subito un sonno profondo mi avvolse."Io devo farlo,o ci uccideranno" quelle parole risuonavano nella mia mente come una condanna.
La testa mi stava per scoppiare e sudavo ogni volta che sentivo il suo nome uscire dalla bocca di qualcuno.
Era come un tormento che ormai vagava nella mia mente come se nulla fosse.
"Devo proteggerti,ho fatto un giuramento. Non posso infrangere il voto che ho pronunciato" le parole di Piton mi facevano pensare, nel frattempo un casino di pensieri mi scombussolarono.
"Io sono stato scelto, questo è il mio destino"
Il dolore al braccio mi torturava.
Quel marchio nero.
È come fuoco.
Nessuno riesce a capirmi,nessuno.
"Accidenti"Mi svegliai scosso e sudato, c'era lei che mi chiamava.
"Draco. Miseriaccia, dobbiamo scendere a cenare.."
Si era preoccupata per me, o lo fa solo per gentilezza o peggio ancora, per pietà?
"Perché sei tutto sudato?"
Si stava veramente preoccupando per me.
I miei genitori non lo hanno mai fatto,perché lei,sconosciuta a me...si?
"andiamo" fu tutto quello che potè dire."Dimmi che ti sta succedendo, sei strano"
Non avevo nessuna intenzione di dirgli cosa mi turbava, in ogni caso non la conoscevo. Non potevo rivelare certe cose a una sconosciuta.
"Potrei aiutarti" insistette
"Nulla,non fare più domande"
Non volevo rispondergli in quel modo, ma stavo per perdere la pazienza.
Durante il tragitto non osò fiatare. Avrà capito che non ne volevo parlare.
Non riuscivo a guardarla negli occhi, forse perché non avevo abbastanza coraggio da fargli vedere tutto il mio dolore attraverso i miei occhi.
Sono sicuro che avrebbe fatto mille domande.
Ed io non ero in vena in quel momento di rispondere a certe cose.
Non volevo pensare alle maniere forti per farla tacere. Non con lei.Intanto il tatuaggio di fuoco continuava a bruciare e non volevo emettere alcun suono al riguardo.
Lo avrebbe sentito e si sarebbe preoccupata.
Finalmente arrivammo nella sala grande dove tutti ci aspettavano.
Perché?
Si avvicinò lentamente a me Albus.
"Sicuro di stare bene?"
Ovvio che sto bene, di certo non vado a raccontare i miei problemi a lei.
Annuì silenziosamente e andai a sedermi.Non toccai niente di tutto quel cibo che avevo davanti,non riuscivo ad avere appetito.
July mi prese la mano e cercò di tranquillizzarmi.
Io non avevo scelta.
Sono il ragazzo che non ha nessun tipo di scelta, alternativa.
E lei è troppo buona con me.
Io sono soltanto un assassino,non merito di avere un'amica come lei.
Una strega così potente con dei genitori affianco altrettanto forti.
Non merito tutte quelle attenzioni anche se ne ho di bisogno.
Non ho avuto mai una famiglia comprensiva, quell'affetto che ogni bambino ha avuto da piccolo,io non so neanche cos'è e cosa si prova.
Sono sempre cresciuto in cattiveria, mio padre mi ha sempre detto di essere superiore rispetto agli altri.
E se ad oggi io sono così è solo per colpa sua.
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Segnali di vita ||DRACO MALFOY
Genç KurguQuesta è una storia diversa rispetto alle altre. Da un altro punto di vista, cioè quello di Draco. Succederanno molte cose in questa storia e il titolo dice molto. Vi invito a leggerla e a farmi sapere cosa ne pensate! 😊