Day 10 Things you said that made me feel like shit

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Day 10 Things you said that made me feel like shit

"Sì", "Certo", "Subito", queste le risposte a ogni sua richiesta. Hayato pende dalle sue labbra, ogni suo desiderio è un ordine per lui. Risponde che se ne occuperà lui e farà del suo meglio per non deluderlo spesso senza neanche sapere di che si tratta.

Ogni giorno Tsunayoshi aumenta le pretese, Gokudera si inchina ed esegue, qualunque cosa essa sia. 

Questo è ciò che fa un braccio destro.

"Hayato potresti..." Tsuna non fece nemmeno in tempo a finire la frase.

"No".

La risposta lo lasciò estrerrefatto e lo fece tremare.

Questa era la seconda volta che gli diceva di no, della prima ne è stato così fiero, ma adesso...

"Come sarebbe a dire?" domandò spaesato.

_Hayato mi dice sempre di "sì"_ pensò.

"Ho detto "no". Che c'è non ricordavi più l'esistenza di questa parola?".

Il suo tono era aspro, esprimeva una rabbia repressa da troppo tempo.

"Perché no?".

Tsuna era così confuso, non capiva a cosa fosse dovuto un comportamento tanto inusuale.

"Approfittate della mia devozione" rispose Gokudera.

"Mi date per scontato. Credete che farò semplicemente ogni cosa che mi chiedete. Non importa quanto mi pesi o quante altre cose io abbia già fatto, sapete che la farò ugualmente e non vi ponete il problema".

Tsuna rimase a bocca aperta, era la prima volta che Gokudera gli si rivolgeva in quel modo.

"Ma è colpa mia, vi ho abituato io così. Mi sono messo a vostra totale disposizione e ora sentite che tutto vi è dovuto".

Il tono pacato e non aggressivo, come in altri diverbi, spaventò ulteriormente il giovane boss.

"Non parlo di ricevere qualcosa in cambio, ma il rispetto? Lo pretendo".

Sawada rimase in silenzio, si chiedeva quale fosse stata l'ultima volta in cui avesse tenuto in conto il suo parere o avesse anche solo domandato cosa desiderasse.

Gokudera attese, ma le parole del boss morirono davanti a suoi occhi carichi di rassegnazione.

"Decimo, sono stanco. Fate un po' come vi pare!".

Uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Tsunayoshi aveva gli occhi lucidi e la gola secca.

_Ha ragione_ pensò.

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