Day 27 Things you said after my confession

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Day 27 Things you said after my confession

"Perché?".

Quella non era una reazione che aveva preso in considerazione. Nei giorni precedenti quella decisione, Tsunayoshi aveva proiettato nella sua mente tutti gli scenari possibili partendo dai più catastrofici per finire con i più desiderati.

Aveva contemplato il rifiuto schietto e quello mitigato, uno svenimento del ragazzo, piuttosto tendente a perdere i sensi per forti emozioni, la finzione per adempiere al dovere di un braccio destro, l'odio e il disgusto. Solo dopo essersi traumatizzato da solo a sufficienza aveva cominciato a pensare che magari poteva essere ricambiato e che avrebbe ricevuto più di quanto sperasse.

Ma questo?

Tsunayoshi non si era preparato niente per tale caso.

"Come 'perché'?" domandò leggermente rosso in viso.

"Perché state affermando che vi piaccio? Non capisco..." rispose Gokudera. Si sentiva al quanto a disagio, quelle parole non dovevano essere veritiere.

_Non puoi avere una reazione normale?!_ pensò Sawada.

Cosa avrebbe dovuto rispondere? Poteva poi riassumere in poche parole le montagne russe emotive su cui si trovava senza una protezione a impedirgli di cadere?

Rimase in silenzio, non sapeva da dove cominciare. Doveva partire dalla gelosia che provava nei confronti dello stuolo di ragazze ai piedi di Hayato o dal fatto che era diventato il suo chiodo fisso?

"Decimo, io credo stiate facendo confusione" disse improvvisamente Hayato.

"No!" ribattè all'istante Tsuna, come se quella frase avesse dato coerenza a ogni pensiero.

"Ti sbagli!" esclamò.

"Devo ammettere che non so spiegare di preciso come funzioni, ma so che con te sto bene come con nessun altro" disse brevemente.

Gokudera abbassò lo sguardo, si portò le mani al viso.

Sawada potè chiaramente distinguere le lacrime che il ragazzo cercava di nascondere.

"Stai piangendo?" chiese Tsuna in panico. Ecco anche questa era un'ipotesi inaspettata.

"Almeno mi credi?" domandò spaventato. Voleva sparire, ora non poteva più tornare indietro e dirgli di dimenticare.

Hayato annuì rapidamente alzando lo sguardo e sorrise dolcemente, gli occhi erano chiusi e ai lati vi erano delle goccioline.

"Sì, perché mi sento allo stesso modo!".

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