Day 17 Things you said that I wish you hadn't

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Day 17 

Things you said that I wish you hadn't

_Che bella la domenica_ pensò Tsuna sdraiato sul divano a leggere il suo manga preferito, circondato dal silenzio assoluto.

"Decimo? Perdonate l'intrusione".

Tsuna sospirò chiudendo il manga e si mise a sedere sul divano a gambe incrociate.

_E con questo la quiete è finita_ pensò.

"Buongiorno Decimo" disse Gokudera pimpante. 

"Giorno" gli sorrise Tsuna.

Era felice di vederlo, ma... desiderava una pausa da quell'uragano onnipresente.

_Che ho fatto di male?_ pensò.

"Voglio assolutamente mostrarvi una cosa" disse euforico Gokudera prendendo dalla cartella una serie di foglietti con disegnini e scritte.

"Stavo pensando di portarvi a cena fuori in un ristorante francese e poi vi comprerò un anello di diamanti" annunciò entusiasta.

Tsuna lo guardò sbalordito.

"EEEEEH? Gokude-".

"Decimo ho pensato a tutto" lo interruppe Hayato. 

"Potremmo sposarci in Italia e se non vi piace l'idea di vivere nella mansione dei Vongola potremmo avere una casa tutta nostra. Magari potremmo dipingere le pareti azzurro cielo" disse sognante.

Tsuna era sconcertato.

"Non ti sembra di correre troppo?!" domandò.

Prese il foglietto dove aveva letto i loro nomi completi affiancati.

"Tipo questo cosa è? Un invito al nostro matrimonio?" chiese arrossendo.

"No, queste sono le nostre lapidi congiunte. Stavo pensando a dei fiori rossi e arancioni, per richiamare le nostre fiamme" disse esaltato Hayato.

Tsuna rimase a bocca aperta. Lo aveva detto davvero?

"È questo che intendo!" disse esasperato.

Gokudera battè le mani e sorrise, gli brillavano gli occhi.

"Quindi vi piace l'idea? Menomale temevo preferiste fiori bianchi" disse rincuorato.

"Non intendevo questo!" sospirò Tsuna.

"Non potremo avere figli, ma possiamo avere dei gatti, ce ne sono tanti che cercano una casa".

Gokudera continuò a parlare a ruota libera. Sawada si chiedeva quante volte avesse fantasticato sulla loro potenziale relazione. Non voleva spegnere il suo entusiasmo né provocargli dispiacere, ma si stava spazientendo.

Gli prese il viso tra le mani e lo guardò dritto negli occhi, questo fu sufficiente a farlo tacere.

"Gokudera-kun, ti rendi conto che stiamo insieme da una settimana?".

~Dedicata ad Angela~

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