Erano passati 10 giorni da quella brutta 'chiacchierata' con Kurtis. Scorpius mi aveva dimostrato quanto tenesse a me. Con quella reazione mi aveva anche dimostrato di essere geloso, cosa che lui negava sempre per conservare un briciolo d'orgoglio. Ma le cose tra noi due andavano splendidamente. I miei cugini avevano inizuato ad accettarlo anche in sala comune, dove passavamo molto tempo. La mia unica preoccupazione erano mamma e papà, ma ci avrei pensato alle vacanze di Natale. Non avevo la più pallida idea di come ci sarei riuscita. Ero nervosa, molto nervosa. Ero sicura che papà non l'avrebbe presa bene e che sarebbe servita la mamma per farlo ragionare. Ma Scorpius sarebbe venuto a trovarmi, l'avevamo programmato, avevo mandato una lettera a nonna Molly raccontandole tutto e chiedendole se Scorpius poteva restare in una delle camere libere per quei 4/5 giorni in cui saremo stati insieme; ovviamente le dissi di non proferire parola con nessuno in modo che rimanesse un segreto fra me e lei. Mi fidavo ciecamente di mia nonna. Nonna mi rispose dopo circa una o due ore.
"Oh Rose cara, sono molto contenta che tu abbia trovato una persona che ti renda felice. La vecchia camera di zia Ginny è già pronta per il tuo Scorpius. Ovviamente non dirò niente a nessuno, capisco la serietà della situazione ed è più che giusto che sia tu ad informarli. Ci vediamo a Natale. Baci. Nonna."
Adoravo mia nonna.
"Mi vai a prendere gli appunti? Sono sul comodino"
Chiese Scorpius ad Albus. Erano le 6:30 circa di sera, eravamo, tutti e tre, a studiare nella Sala Comune di Serpeverde. Il giorno dopo avremo avuto il compito di pozioni e, devo ammetterlo, ero molto migliorata da quando avevo iniziato a studiare con Scorpius. Era proprio un bravo insegnante e era riuscito a salvare anche un caso disperato come il mio.
"Tranquillo ci penso io"
gli dissi alzandomi, dandogli un rapido bacio e dirigendomi verso i dormitori. La stanza non era vuota, c'era solo un ragazzo, non riuscii a vedere il volto perché disteso sul letto a faccia in giù. Mi avvicinai al comodino di Scorpius, presi gli appunti e gli diedi un' occhiata. Erano molto disordinati, c'erano dei disegni a fondo pagina ma ero sicura che Scorpius me li avrebbe spiegati, e io sarei riuscita a trascrivere tutto ordinatamente. Feci per dirigermi verso la porta ma la trovai sbarrata. Kurtis Zabini era lì, in piedi, con un' aria tutt' altro che rassicurante
"Vuoi tornare dal tuo fidanzatino troietta?"
Non mi piaceva essere chiamata così ma non gli diedi importanza
"Se ti spostassi potrei farlo, grazie"
lui rimase fisso in quel punto. Immobile. La situazione non mi piaceva. Ero molto più piccola di lui e non credo che sarei riuscita a spostarlo di peso.
"Mi sposterò, ma tu dovrai darmi qualcosa in cambio"
"Non ti darò niente Kurtis, spostati!"
"Io voglio te Rose Weasley"
Ma che cazzo stava dicendo, la situazione continuava a non piacermi, sempre di più
"Spostati Kurtis"
sapevo che non si sarebbe mosso ma ci avevo provato.
"Come? Sei sempre così troia e quando uno te la chiede scappi?"
"Kurtis spostati!"
Ora urlavo. Sentivo la paura crescere. Non ero certa delle sue intenzioni, ma non mi piacevano affatto. Pensai subito ad urlare, magari qualcuno mi avrebbe sentito.
"SPOSTATI!"
Urlavo sempre di più ma probabilmente, avendo capito le miei intenzioni, lanciò un Muffliato.
"Ora nessuno sentirà le urla della povera Weasleiuccia"
iniziai ad indietreggiare.
"Hai paura adesso?"
Non risposi. Era ovvio che avessi paura. Ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di sentirglielo dire. Chiuse la porta con una chiave che poi tirò in fondo alla stanza. Poi venne verso di me con il solito ghigno schifoso in faccia
"Non avvicinarti"
avevo lasciato la bacchetta in Sala Comune. Continuava a venire verso di me.
"Stammi lontano"
stavo per scoppiare a piangere.
"E dai Weasleiuccia, non voglio farti male. Perché scappi?"
Cercavo di ripararmi. Ma non potevo fare niente, se non scappare.
"Ora basta! Piccola puttanella mi hai fatto arrabbiare!"
Poi senza pensarci mi gettati contro di lui, avevo partecipato a dei corsi di difesa personale quell' estate e avevo imparato che le dimensioni non contavano, era una questione di equilibrio. Ovviamente non aspettandoselo cadde a terra e la bacchetta gli sfuggì di mano ma la afferrò immediatamente. Mentre si rialzava corsi a prendere la chiave dall'altra parte della stanza. Appena la strinsi tra le mani un briciolo di speranza si accese in me. Corsi alla porta con la chiave ben stretta in pugno ma poi il mio corpo si fermò. Kurtis mi aveva immobilizzato.
"E ora che fai? Non ti puoi muovere?"
Mi sollevò e mi buttò su un letto. Si slacciò i pantaloni e li abbassò, poi abbassò anche le mutande. Io cercavo di muovermi ma l'incantesimo mi teneva ferma, come una statua. Ma le lacrime scendevano comunque. Sapevo cosa sarebbe successo. Si assicurò che rimanessi ferma poi sciolse l'incantesimo. Cercai di scalciare, agitare braccia e gambe. Ma lui mi teneva ferma, immobile. Manteneva una presa ferrea sui miei polsi e mi impediva di spostare le braccia. Mi abbassò le mutandine. Cercavo di ribellarmi ma i miei sforzi erano inutili contro il suo peso. Le sue luride mani scorrevano lungo il mio corpo.
"Sei bella zoccola lo sai?"Spazio autrice
Ciao gentaglia💖Ho deciso di postare questo capitolo oggi (8 marzo) per fare una denuncia(?) all' abuso sessuale. Non è una cosa leggera, lo capisco,ma le donne devono farsi sentire perché abbiamo una voce per parlare e per farci ascoltare.
Auguri guerriere🔥
Mary🌸
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Mi basti tu |Scorose|
FanfictionRose Weasley, ragazza brillante a scuola e a quidditch, una mattina si sveglia, senza vestiti e con un bel torace palestrato al posto del cuscino. Rose non ricorda quasi niente, solo qualche piccolo dettaglio. Il problema principale però, rimane che...