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Rose

Quel pomeriggio rimasi con Scorpius, era distrutto e se non gli fossi rimasta accanto mi sarei sentita un' egoista, ma la verità è che volevo fare di tutto tranne che stare con lui. Amavo Scorpius, era chiaro che lo amassi, ma standogli accanto mi sentivo fragile e...spenta. Si, ero spenta. Non perché stavo con Scorpius, anzi, amavo stare con lui, ma non ero più io. La ragazza dai capelli rossi che gli sorrideva timidamente mentre lo guardava non era più Rose, era tutta un'altra cosa. Ero più insicura, mi sentivo debole e stavo diventando sempre più suscettibile. Mi ricorderò per sempre il giorno in cui il professor Longbottom mi chiese di restare dopo la fine della lezione.

"Rose..."

mi si avvicinò e mi posò delicatamente una mano sulla spalla. Io mi ritrassi immediatamente, come d'istinto. Il signor Longbottom, o meglio Neville, era il padre di Chloe e aveva combattuto la battaglia di Hogwarts al fianco di tutti i miei parenti. Ero abituata ad averlo in casa durante le feste o le vacanze estive. Non avevo motivo di temerlo.

"Mi scusi professore, ma devo andare..."

non gli diedi spiegazioni di nessun tipo. Me ne andai e basta, scoppiando in lacrime. Lacrime vuote.

Inoltre, alcune notti, rivivevo ogni istante, sentivo di nuovo quel contatto, vedevo di nuovo quello sguardo e quando mi svegliavo ero completamente imperlata di sudore, mi andavo a fare una doccia e rimanevo sotto l'acqua bollente per ore. Il mio sonno ne risentì parecchio e il mio umore degenerò quanto più poteva.

Ero diventata quasi senza anima, ero solo un corpo che si alzava la mattina, seguiva le lezioni, faceva i compiti e andava a dormire, per poi ricominciare tutto di nuovo. Era un loop infinito dal quale non ero più in grado di uscire.

Ma quel giorno il mio loop fu interrotto da quel meraviglioso ragazzo dai capelli platinati. Parlammo di tutto e di niente. E fu bello, davvero.
Non parlammo della nostra relazione, andava bene così, sia per me che per lui, non era chiaro a nessuno di che cosa si trattasse esattamente, ma ci andava bene.
Quando tornai in stanza trovai Lysander, sul mio letto, con un pacchetto piccolo piccolo tra le mani.
"Ti ho fatto un regalo"
Mi disse mostrandomi il pacchetto ben confezionato, tutto orgoglioso.
"Perché?"
Il suo sorriso era sospetto
"Perché sei giù ultimamente è un regalo inaspettato piace sempre a tutti. Comunque, grazie amico mio per amarmi talmente tanto da farmi un regalo sebbene non sia il mio compleanno."
E rimproverandomi si alzò e mi mise il pacchetto tra le mani.
Ma poi se lo riprese.
"Però non qui"
Mi afferrò la mano per trascinarmi fino alla torre di Astronomia.
"Bene non c'è nessuno, ora aprilo"
Mi ridiede il pacchettino tra le mani. Non era pesante e sinceramente non avevo idea di cosa poteva esserci all'interno. Tolsi la carta e quelli che trovai mi lasciò confusa. Era uno di quei pacchetti che comprano i babbani: era un pacchetto di sigarette.
"Che dovrei farci con questo?"
Lo guardai con un sopracciglio alzato
"Guarda"
Mi prese il pacchetto dalle mani e ne prese una, se la portò alle labbra e se la accese con la punta della bacchetta, poi fece un lungo tiro per poi buttare fuori una nuvoletta di fumo.
"Non esagerare la prima volta"
Mi passò la sigaretta.
Non ero convinta, forse era una cosa sbagliata.
I babbani lo fanno di continuo
Ma i babbani sono stupidi
Dicono che ti faccia stare meglio
Ma dicono anche che faccia male, per i polmoni
Non ti farà male un tiro
Non mi farà male un tiro.
Posizionai la sigaretta tra le labbra e ne presi una boccata. Il fumo mi entrò in bocca poi scese alla gola e arrivó fino ai polmoni. La gola mi bruciava, era doloroso. Buttai fuori il fumo con un colpo di tosse che poi divenne più di uno. Tossì forte, avevo quasi le lacrime agli occhi, più tossivo e meno riuscivo a respirare, ma quando mi calmai mi sentivo meglio, più libera, più leggera.
Feci un altro tiro e un altro, è un altro ancora, fino a finire la sigaretta.
"Allora?"
Mi chiese Lysander che intanto se ne era accesa una per lui
"Va meglio, mi sento più leggera"
"Ti conosco, Rosie"
"Dove le hai prese?"
"È un segreto"
"E dai, ti prego"
"Queste vacanze vieni un po' di giorni a casa mia e te lo faccio vedere, ok?"
"Forse è proprio quello che mi ci vuole"
Presi un'altra sigaretta dal mio pacchetto e me la accessi utilizzando la bacchetta e guardando il paesaggio dalla torre. È sempre stato emozionante osservare la landa desolata che circondava il castello, ma quel fumi caldo che usciva dalla mia bocca era la nota amara che la rendeva speciale.
"Fa così tanto schifo"
E feci un tiro
"Cosa?"
"Tutto"
E buttai fuori tossendo di un po'
"Ma è così bello"
"Tutto?"
"Si, tutto"
Feci un altro tiro.

Spazio autrice
Ciao bei bambini ☀️

Non ve lo aspettavate eh, sono ancora viva :)

Nuovo capitolo dopo tipo 6 mesi ma ok

È un capitolo che merita dai

Vi piace questa nuova Rose trasgre?
👊🏻

Io sto studiando per prendermi il motorino, speriamo bene 🛵

Vi voglio bene 💙

Ciauuu

Mary🌸

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