27

1.2K 45 12
                                    

Scorpius

"Porca merda devo sbrigarmi"

Borbottai tra me e me, mentre facevo altre tre cose contemporaneamente: mi stavo aggiustando la cravatta, stavo correndo e stavo cercando di non uccidermi inciampando. I lacci di una delle mie scarpe erano slacciati, ma allacciarli richiedeva tempo, tempo che non avevo, dovevo muovermi. Arrivai con il fiatone davanti alla statua del grifone.
"cazzo quale sarà la parola d'ordine adesso?"
Mio padre mi ha detto che Silente usava dei cibi come parola d'ordine.
"Cioccorana?"
No, nulla
"Burrobirra"
Niente
"Sorbetto al limone"
Il grifone sì girò e mi mostrò la scalinata che portava all'ufficio della preside. Inutile dire che feci le scale di corsa.
Bussai alla porta ma non attesi il permesso, entrai e basta, ovviamente la Mc Gonagall non ne fu particolarmente entusiasta. Era in camicia da notte, i capelli argentati raccolti in una treccia che le ricadeva sulla spalla, era seduta alla sua scrivania ed era talmente concentrata su ciò che stava scrivendo che impiegò qualche secondo per realizzare che ero effettivamente lì.
"Per mille babbuini signor Malfoy, suo padre non le ha insegnato a bussare prima di irrompere in questo modo? Sono le 12:27 lei dovrebbe essere a letto nel suo dormitorio e io nel mio letto, cosa ci fa qui? Cosa c'è di così tanto urgente da non poter aspettare fino a domani? Perché vuoi disturbare la quiete di una povera e vecchia donna?"
"Mi perdoni infinitamente professoressa, ma non ho tempo per rispondere alle sue, più che lecite, domande. Non abbiamo tempo da perdere, bisogna agire"
"Vada piano signor Malfoy, si calmi e prenda fiato. Poi con calma mi spiegherà tutto, si sieda"
"Professoressa, non c'è tempo per la calma, qui siamo tutti condannati e se non facciamo qualcosa subito... oh non me lo faccia nemmeno immaginare"
"Signor Malfoy mi fa preoccupare così, parli che la ascolto"
La McGonogall, se all'inizio non mi aveva preso davvero sul serio, ora lo stava facendo anche troppo e pareva seriamente preoccupata.
Feci un respiro profondo.
"Si tratta di Zabini"
"Oh per Godric, che è successo questa volta"
"Ho ascoltato per sbaglio una conversazione tra lui e suo padre, era riguardo alla foto che ho fatto e che ho attaccato ovunque, spero l'abbia vista anche lei"
"Signor Malfoy dovrò prendere dei provvedimenti per questo, ma intanto vada avanti"
"Suo padre gli ha dato un consiglio, gli ha detto di rimuovere ogni foto presente nel castello, di andare sulla torre di astronomia e..."
"E...?!?!"
"...e di obliviare il castello."
La McGonogall ebbe un sussulto ma rimase in silenzio.
"Lei è sicuro di questo signor Malfoy?"
Io annuii
"Agirà a breve, ne sono sicuro, dobbiamo fare qualcosa altrimenti..."
La McGonogall si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro per tutto lo studio.
"Signor Malfoy potrebbe essere molto più grave di così"
"Che intende dire professoressa?"
"L'oblivion è uno dei più delicati incantesimi che esistano, lei deve vedere la memoria come un filo, un filo avvolto attorno al nostro cervello e attorno al nostro cuore, l'oblivion scioglie quel filo, lo taglia, lo annoda, modifica la nostra mente, modifica i nostri ricordi. Ma se non si sta attenti potrebbe lesionare il cervello, potrebbe lesionare il cuore o altri organi vitali. L'oblivion è una magia difficile da applicare su una sola persona, figuriamoci su più di una. Questa scuola ospita 3453 alunni e 34 docenti. 3487 vite non solo rischiano di perdere la memoria, ma rischiano anche la vita."
"Preside non c'è tempo da perdere dobbiamo sbrigarci"
Senza pensarci due volte le presi una manica e la trascinai fuori dallo studio. Iniziai a correre trascinandomi dietro la McGonogall, che stranamente non protestava. Corsi tra i corridoi vuoti, presi varie rampe di scale, mi intrufolai in scorciatoie dimenticate da tutti, tutto in fretta, tutto con un solo pensiero:
"per Rose"
Arrivai alla torre di astronomia senza respiro. La McGonogall si fermò prima di entrare per riprendere fiato. Durante la mia corsa non avevo barato a lei, era una vecchia donna ormai, la sua età mi era e mi è tutt'ora ignota, ma sicuramente non era una ragazzina.
"Si sente bene professoressa?"
Vidi il suo corpo entrare in stato di allerta, mi posó un indice sulle labbra, mi fece segno di avvicinarmi alla porta di legno che ci separava dal gelido freddo di una nottata di dicembre. Lei accostó l'orecchio alla porta.
"Per fortuna ci sento ancora benissimo"
Mi sussurrò
"Come anche lei può sentire, signor Malfoy, Zabini non è da solo"


Spazio autrice

Hi guys

Sono ancora viva, si

Come al solito questo nuovo capitolo arriva di notte (con le scarpe tutte rotte... ... scusate, mi sto vergognando in questo momento)

Che ne pensate?

E si, mi sono immaginata la McGonogall che prima di andare a dormire si fa questa treccia in stile Elsa di Frozen e si mette a cantare a squarciagola 'Let it go'

Devo smetterla vero?

Si è capito che non riesco a dormire?

Tanti baci 💋

Mary🌸

Mi basti tu  |Scorose|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora