7. Io non ho paura

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GRACE’ P.O.V:

Una delle cose che non capirò mai sono gli uomini. In molti dicono che sono l'essere umano più semplice e scontato del mondo, ma evidentemente io vivo in un' altra galassia in cui gli uomini non sono codificabili. Davanti a me ho 5 esemplari della specie con annesse 5 espressioni differenti e bizzarre.

Sulla destra Niall sorride, mostrandomi la sua dentatura perfetta, come se ci conoscessimo da sempre e io gli stessi particolarmente simpatica. Strano, molto strano, solitamente ho la tendenza a risultare fredda e antipatica, cosa che propriamente non sono, ma i muri che mi sono costruita nel tempo hanno avuto questa piccola e non indifferente conseguenza. Lui però sembra non vedere nessun muro, forse perché quando sono con Mad, qualsiasi tipo di barriera svanisce, e lui mi ha conosciuto proprio quando ero semplicemente io, Grace.

Sulla sinistra 2 esemplari mori di diverse varietà: moro occhi scuri e moro occhi chiari. Il mio cervello mi porterebbe a scegliere moro occhi chiari, ma il moro occhi scuri in questione ha il suo perché. Se non fosse che non devo fare una scelta, sicuramente lui avrebbe più pro nella lista delle caratteristiche.

Al centro individuo quel cretino. Mi guarda come se io fossi il leone e lui la gazzella, peccato che non siamo in Africa nonostante il caldo di oggi, e io non sia un leone, per nulla.

Sullo sfondo c'é Harry che mi guarda immobile come sempre. Nei suoi occhi vedo qualcosa di diverso, che non riesco a decifrare, ma forse sono solo gli impulsi negativi che questi 5 uomini bizzarri, insieme, mi stanno mandando. Sono imbarazzata, ogni volta che Harry si immobilizza e mi fissa le mie guance diventano rosse. Non succedeva più da anni, sin da quando a quattordici anni, diventavo rossa anche se qualcuno mi guardava per sbaglio. Le cose sono cambiate, io sono cresciuta e dovrei imparare a controllarmi, ma qualcosa non va, forse perché effettivamente io sono in un'altra galassia.

Decido di concentrarmi su qualcos'altro, e il pass che l'uomo immenso all' entrata mi ha legato al collo sembra il diversivo migliore. Neanche a dirlo la voce di mister "1,2,3 stella" mi riporta alla realtà.

"Ben arrivata"

Sembra felice di vedermi, per lo meno deduco che non sia infastidito dalla mia presenza li. Il che sarebbe bizzarro visto che mi ha invitato lui. Ok Grace ferma la tua mente ora e fai la persona cordiale e educata. Dovrei salutarlo e basta? Fare un cenno? Stringergli la mano? Un bacio sulla guancia? Dannazione!.

“Ciao Harry” dico.

In tutta risposta lui si avvicina e mi da due baci sulle guance. Credo che chi sta assistendo alla scena veda una nana di terracotta, che sarei io, e un gigante principe azzurro che mi sta dando due semplici baci sulle guance come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Forse lo è, ma il mio cuore non è d’accordo.

Ho sempre avuto un problema con i gesti di affetto. Credo di essere la persona più affettuosa del mondo, una volta che il muro primario è stato abbattuto, ma prima dell’abbattimento ho dei problemi non indifferenti. Mad dice che è una cosa positiva, sostiene che in questo modo i miei gesti risultano ancora più sinceri di quello che già sono e anche apprezzati.

Voglio crederle e concentrami su Harry che mi guarda sorridente.

“Ragazzi, lei è Grace”

Credo che il mio nome non sia mai stato pronunciato così bene prima. Ha una voce bellissima e profonda, potrei ascoltarla per ore senza sosta, e forse è proprio per questo che sono qui.

“Piacere Zayn” dice il moro scelta numero uno, allungando la mano.

Zayn, è molto diverso dalla bambola di Sarah. Decisamente diverso dalla bambola. Forse ora capisco gli occhi luccicanti della bambina solo a pronunciare il suo nome.

A kind of magicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora