Il pomeriggio della famosa festa in piscina che si sarebbe tenuta a casa di Drake Miller, Jeffrey Jonson se ne stava davanti al suo letto intento ad osservare tutto l'armamentario che vi era sparso sopra e che era stato accuratamente scelto per ridurre lo zotico in povero moccioso frignate. E arrapato, possibilmente.
Sorrise soddisfatto.
Benché non fosse stato facile procurarsi tutta quella roba e avesse dovuto passare tutti i pomeriggi chiuso in un pet store a lavare decine e decine di cagnolini con la cagarella per guadagnarsi quei soldi da spendere... sentiva che ne sarebbe valsa la pena.
Prese tra le mani un choker di velluto blu notte e ne saggiò la consistenza morbida tra le dita.
Spike si era mostrato molto sicuro di sé quando l'aveva infilato a forza nella pila di cose da comprare e Jeff aveva deciso di fidarsi di lui.
Sapendo di non potersi occupare di tutto da solo, affinché il suo piano vendicativo avesse successo, aveva reclutato un entusiasta Spike e un riluttante Mike nel suo folle progetto.
Fungo si era mostrato davvero restio a fare parte di quella missione ma, alla fine, Jeff aveva saputo lavorarselo bene.
Mike era un ragazzo ingenuo e idealista, avvezzo a pensare sempre il meglio degli altri, sorprendentemente timido e abituato ad essere coccolato e protetto. Jeff lo considerava alla stregua di un enorme San Bernardo, grosso, rumoroso, ingombrante, una palla di pelo soffice dall'aspetto minaccioso.
Praticamente il suo esatto contrario.
Per farlo cedere era bastato raccontargli – con un adeguato tono di voce afflitto e scosso e qualche finta lacrimuccia a inumidire gli occhi – il trattamento che Drake gli rifilava giornalmente. Mike si era così incazzato che era stato pronto a correre da Jonathan e dirgli cosa pensava del suo amico molestatore.
Jeff era riuscito a fermarlo in tempo, non pensava certo che gli avrebbe creduto subito senza alcuna esitazione ma, come gli aveva detto Mike poco dopo stringendogli le mani delicate tra le sue enormi zampone, loro erano amici e gli amici si proteggevano a vicenda.
Al che Jeff aveva sentito giusto un leggero senso di colpa strisciargli lungo la spina dorsale e un rimescolamento del pollo fritto che aveva nello stomaco. Si era detto però che lui non aveva mentito, aveva solo dato un tocco in più alla verità con una piccola recita, niente di grave alla fine.
Mike che pur avrebbe preferito affrontare la situazione di petto, infine aveva ceduto al suo piano e aveva seguito lui e Spike – che aveva prontamente acconsentito alle parole "shopping" e "kink" – durante un'intensa giornata passata a girovagare tra vari negozi.
Jeff doveva ammettere che senza Spike non avrebbe saputo nemmeno da dove iniziare. Il ragazzo si era dimostrato un tipo intraprendente e particolarmente esperto degli strani kink sessuali in voga in quel momento.
Con un'occhiata veloce a Jeff aveva affermato con sicurezza che quello che faceva per lui e Miller era il "Daddy kink". Mike l'aveva guardato stralunato, non capendo a pieno a che si riferisse, Jeff si era limitato ad annuire e a lasciarlo fare.
Erano stati così trascinati in un negozio in cui predominavano i colori pastello, gestito da una ragazza con un cortissimo abitino in pizzo bianco che Spike sembrava conoscere da molto bene.
Ne lui ne Mike avevano ritenuto che fosse il caso di indagare.
Dopo aver spiegato velocemente la questione alla ragazza e aver confabulato un po' con lei, Spike era tornato con una montagna di vestiti da provare.
Enormi felpe rosa e azzurre, pantaloni strettissimi, choker e altri accessori strani.
Le felpe gli piacevano, Jeff era abituato a portare vestiti di taglie più grandi perché mal sopportava le cose aderenti e strette.

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The Golden Boy
RomanceJeffrey si è appena trasferito in una nuova città per frequentare l'università che ha sempre desiderato. Le cose sembrano andare bene e la sua vita da fuori sede scorre piacevolmente. Ad intralciare il suo pacifico cammino arriva però Drake Miller...