Nelle puntate precedenti:
Drake e Jeff, dopo essersi lasciati andare alla passione amMorosa, se cagano in mano ognuno per i motivi propri. Il giorno dopo Drake si presenta con una ragazza al braccio e Jeff - mostrando di essere una persona perfettamente razionale e poco emotiva - se la lega al dito e fugge via in una scia di sofferenza e drammaticità. Viene intercettato nei corridoi da un ragazzo che elemosina appunti e Drake che gli è corso dietro - dimostrando di essere coerente con le sue scelte di vita - cerca di fare non si sa cosa. Ma una cosa è chiara, il biscotto lo inzupperebbe volentieri.
Jeff incontrò Andrew in biblioteca poco dopo, il ragazzo sembrava estremamente grato per gli appunti che gli stava pestando e particolarmente interessato a lui.
«Non sei di qui, vero?» gli chiese mentre ciondolavano vicino la fotocopiatrice.
Jeff annuì e gli indicò le pagine di cui fare le copie. «No, infatti. Il paese in cui vivo non è nemmeno un decimo di questa città.»
«Devi sentirti spaesato allora...»
«Perché dovrei sentirmi spaesato?» gli chiese Jeff perplesso, «vengo da un piccolo paesino ma questo non vuol dire che non ho mai messo piede fuori casa.»
Non avrebbe voluto suonare così ostile, ma riteneva che la sua fosse proprio una conclusione del cavolo.
«No, scusami, intendevo che non conoscendo il posto non sarai abituato alle strade e tutto il resto» si corresse Andrew rosso in viso capendo di aver fatto una gaffe.
Jeff si limitò ad un'alzata di spalle.
«Se vuoi posso farti vedere qualche posto in cui andare a divertirsi, sai per ricambiare il favore» disse Andrew indicando gli appunti. «Nemmeno io sono di qui, quindi so come ci si sente. Sono arrivato un anno fa e ormai conosco un po' di locali dove conoscere belle ragazze.»
Jeff si ritrovò a guardarlo pensieroso, poi disse: «Non mi piacciono le ragazze, io sono gay.»
Andrew spalancò la bocca sorpreso. «Oh... io non lo sapevo, scusami!»
«E di che?»
Il ragazzo sorrise vedendo che Jeff non pareva affatto turbato. «Se vuoi conosco anche dei locali dove ci sono un sacco di ragazzi» gli propose ammiccante.
«Ah, sì?» gli chiese Jeff scrutandolo con attenzione. «E come mai?»
Andrew sorrise a mezza bocca. «Diciamo che sono un tipo aperto, ma certo non mi era mai capitato nessuno che mi dicesse di essere gay dopo nemmeno dieci minuti di conversazione!»
Jeff sorrise a sua volta. «Mi hai invitato parlando di ragazze, che avrei dovuto fare?»
I due continuarono a parlare tranquillamente; Jeff si rese conto che Andrew era una piacevole compagnia e dopo tutto quello che era successo con Drake la cosa non gli dispiacque. Il ragazzo arrivava nel momento giusto, lo avrebbe distratto dai pensieri caotici che gli frullavano in mente e sarebbe stato un piacevole diversivo che gli avrebbe evitato di pensare ad un ragazzo con i capelli neri e scuri occhi grigi.
Passare del tempo con lui divenne in fretta un'abitudine e un'ottima scusa per evitare la mensa. Lui ed Andrew si misero d'accordo per studiare l'esame di biologia insieme e, date le lezioni che li tenevano occupati mattina e pomeriggio, la pausa pranzo diventava l'unico momento a disposizione.
Si incontravano sempre nella sezione dei periodici, quella scartata dai più per via del gelo che vi regnava, in modo da poter trovare posto e occupare la piccola stanza. Si sedevano l'uno accanto a l'altro e studiavano per un paio d'ore prima di tornare alle loro lezioni. L'unica che avevano in comune era, per l'appunto, biologia e, anche lì, Andrew lo cercava per sedersi con lui.
STAI LEGGENDO
The Golden Boy
RomanceJeffrey si è appena trasferito in una nuova città per frequentare l'università che ha sempre desiderato. Le cose sembrano andare bene e la sua vita da fuori sede scorre piacevolmente. Ad intralciare il suo pacifico cammino arriva però Drake Miller...