Capitolo 1

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La sveglia risuona nella stanza e mi costringe a svegliarmi: <<Mmmmh... Va bene, va bene, sono sveglia...>> mugolo con la voce ancora impastata, spengo la sveglia e il sorriso di mia madre fa capolino <<Buongiorno tesoro. Ti aspetto sotto per la colazione.>>, <<Buongiorno mamma. Va bene, il tempo di vestirmi e arrivo.>>> la saluto e prendo dei vestiti dall'armadio prima di dirigermi in bagno. Opto per una felpa rosa con dei jeans bianchi strappati sotto e un paio di Vans bianche, dopo essermi fatta la doccia mi trucco mettendomi solo una riga di eyleiner e un po' di mascara, scendo e non che la tavola è già apparecchiata: <<Dov'è papà? Ieri sera al telefono aveva detto che sarebbe tornato per colazione.>> domando a mia madre sedendomi, lei sospira <<Lo so quello che ha detto papà tesoro, ma stanotte mi ha chiamata e mi ha detto che il progetto è più lungo del previsto e che non poteva proprio fare ritorno. Ma tornerà tra qualche ora, prima che tu faccia ritorno da scuola.>> mi posa la colazione davanti e inizio a mangiarla un po' triste, dopo aver fatto colazione prendo lo zaino e faccio per uscire, ma prima che esca mia mamma mi chiama <Sunhee!>> mi giro verso di lei e le domando <<Sì mamma?>> lei si fa seria  <<Quando esci da scuola, vieni subito a casa, papà e io ti dobbiamo parlare di una cosa importante.>> annuisco un po' preoccupata <<Okay, lo farò. Ciao mamma!>> le dono uno dei miei sorrisi migliori ed esco di casa. La scuola dista solo dieci minuti da casa, quindi io non ci metto molto ad arrivare. Al cancellone della scuola noto che una figura vestita di nero mi fissa attentamente: "Inquietante." penso, mentre entro sento lo sguardo di quella figura su di me, entro in classe e noto che la mia migliore amica, Minhee è già arrivata. La saluto sorridente: <<Ciao Minhee!>> lei mi sorride a trentadue denti e mi abbraccia sorridendo <<Ciao Sunhee!>> mi stacco dall'abbraccio sorridendo <<Hai visto quell'uomo fuori dal cancellone?>> le domando, ma lei mi guarda confusa e mi chiede  <<Quale uomo? Io non ho visto nulla.>>, possibile che l'ho visto solo io? La campanella suona e ci mettiamo tutti a sedere. Non sto a raccontarvi tutte le lezioni perché se no, non finiamo più. Quando arrivo a casa, noto delle macchine nere parcheggiate nel mio giardino: "Che succede?" penso mentre apro la porta, come metto un piede dentro casa rimango letteralmente spiazzata! La casa è piena di uomini vestiti di nero, mio padre è in ginocchio e legato ai polsi mentre mia mamma piange seduta sul divano, <<Mamma, papà, che succede?>> domando con voce tremante, mia madre alza immediatamente lo sguardo verso di me e cerca di infondermi sicurezza <<Tranquilla tesoro mio, a-andrà tutto b-bene...>> la sua voce è spezzata dal pianto, il mio cuore batte all'impazzata non capisco nulla, improvvisamente una voce profonda attira la mia attenzione <<Tu devi essere Sunhee.>>. Poso lo sguardo verso la voce e in quel momento i miei occhi diventano lucidi, non può essere: Kim Taehyung, il più potente e pericoloso mafioso della Corea del Sud è qui, a casa mia, non riesco a dire una parola sono troppo spaventata, <<Sai, tuo padre mi ha parlato molto di te. Sei la cosa più preziosa che ha. Ma c'è un piccolo dettaglio che non ti ha detto: lui lavora per me.>> mi dice Taehyung con un sorriso malvagio sul volto, il mio cuore salta un battito "M-mio padre... Lavora p-per lui..." a quel pensiero delle lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi, Taehyung va avanti a parlare <<Tuo padre mi doveva dei soldi ma, sfortunatamente, non me li ha ridati alla scadenza prestabilita così, deve pagarne le conseguenze.>> mia madre cerca di intromettersi <<Ti prego no! Ti daremo tutto quello che vuoi, ma lei no!>> ma lui si gira improvvisamente e ordina con voce dura <<SILENZIO!>>, sobbalzo e mia mamma abbassa la testa piangendo. Cerco di prendere le redini della situazione: <<Che... Che cosa vuoi da noi...?>> domando con voce tremante, sul suo volto compare un sorriso pervertito <<Io voglio te. Verrai con me, altrimenti...>> fa dei cenni a degli uomini e puntano delle pistole su mio padre e mia madre <<Altrimenti i tuoi fanno una brutta fine.>>, le lacrime scorrono incontrollate sul mio viso, <<Non sei costretta a farlo.>> mio padre cerca di dissuadermi ma non ho via di scampo, <<Scordati che vi lascerò morire!>> esclamo con le lacrime che scorrono a fiumi, poso lo sguardo su Taehyung e dopo un profondo respiro prendo la mia decisione <<Okay. Verrò con te.>> mia madre si alza <<NO SUNHEE!>> ma viene bloccata da Taehyung che le punta una pistola <<Ts, ts, ts. Non si fa.>> sorride in modo malvagio e chiama uno dei suoi uomini <<Jungkook, portala via.>>. Una figura annuisce e un ragazzo si avvicina e me, faccio qualche passo indietro ma mi blocca mettendomi un fazzoletto sul viso, cerco di dimenarmi ma la presa è troppo forte e inevitabilmente inalo il sonnifero.

Prigionera del boss | Kim Taehyung |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora