Prigionera del boss | Kim Taehyung |

Capitolo 11

Taehyung's pov

Il mio cuore si ferma per qualche secondo vendendo quel fottuto coltello sulla mia fronte: <<Ci divertiremo insieme, vedrai. Sunhee non ti cercherà e tu smetterai di farla soffrire.>> dice per poi iniziare a filare il coltello, <<È questo quello che vuoi?! Torturarmi solo perché non hai Sunhee? Ti sei preso mia sorella Jennie, non hai bisogno di nient'altro, stronzo!>> lo affronto deciso, <<Io ottengo sempre ciò che voglio.>> confessa senza guardarmi.

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Sunhee's pov

Rimango rannicchiata sul divano mentre Jungkook cammina avanti e indietro per la sala nervoso: <<Aish! Sono già tre ore che è via!>> mormora tra sè e sè, la domestica mi porge una tazza di cappuccino per calmarmi, le sorrido timidamente prendendo la tazza <<Grazie.>> ringrazio con un filo di voce, Jimin continua a chiamarlo e io mi sento strana. Sono qui da pochi giorni e mi ha completamente scombussolata, e Yoongi, lo ha capito: <<E se fosse successo qualcosa a Tae?>> domando facendo bloccare tutti, Jimin si inginocchia di fronte a me e mi prende le mani <<Taehyung lotta contro Yoongi da anni, sa cosa fare e tornerà vivo e vegeto.>> dice in tono rassicurante.

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Taehyung's pov

La mia maglia è piena di strappi e impregnata di sangue che scorre dai tagli sul mio petto: <<Non preoccuparti, non farà male.>> mi dice facendomi un altro taglio, le mie urla riempiono la stanza e io mi sento morire. Tiro i polsi tentando di liberarmi da queste maledette fascette fermacavi ma riesco solo a graffiarmi, sono troppo stette: <<F-forza... Uc-uccidimi se hai il c-coraggio...>> la mia voce è flebile, ho urlato troppo, Yoongi si ferma come se ci stesse pensando <<Beh...>> lui fa spallucce <<Potrei farlo ma non sarebbe divertente. È più divertente torturarti finché non muori da solo.>> mi da una pacca sulla testa, mi tampona un po' le ferite fermando il sangue e fa per uscire, <<È ora di cena per me, chissà come sta Sunhee.>> dice con tono sarcastico ed esce dallo stanzino. Possibile che sia già sera?! La situazione non va affatto bene: "Sono qui dalle tre di pomeriggio...? Devo andarmene..." è il mio unico pensiero, ma i graffi sui polsi bruciano un botto e non sono da meno quelli sul petto, <<Quello stronzo mi ha indebolito apposta, così che io non potessi scappare.>> piano piano sta tornando la mia voce, sono stremato così decido di riposare un po'.

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Sunhee's pov

Il sole tramonta in fretta e di Tae, neanche l'ombra, Jimin mi sprona a mangiare ma non voglio, finché Tae non torna non voglio fare nulla: <<È inutile che ti apposti di fronte alla porta, non lo farai tornare più in fretta.>> commenta Jimin un po' frustrato, <<Non m'importa. Gli ho promesso che lo avrei aspettato e lo aspetterò.>> sono impassibile seduta sulla sedia a fissare la porta, "Deve tornare... Me lo ha promesso." penso sospirando, la domestica finisce di apparecchiare <<Sicura che non vuole nulla? Non le farà bene rimanere a digiuno.>> dice cercando una scusa per farmi mangiare, ma la preoccupazione per Tae è così forte che non ho voglia di mangiare nulla; fisso la porta senza fermarmi, come fanno i cani quando aspettano il proprio padrone. Guardo gli altri mangiare, in tutta la sala si sente solo il rumore delle posate, l'orologio segna le otto così vado a mettermi il pigiama decisa a passare la notte sul divano aspettando Tae, salgo in camera o come "pigiama" uso una tuta di Tae, mi sta un po' larga ma non importa; prendo il suo cuscino, una coperta e scendo, tutaJimin mi guarda confuso mentre sistemo il cuscino di Tae sul divano con una coperta <<Che hai intenzione di fare?>>, <<Dormirò qui aspettando Tae, è ovvio.>> rispondo, lo sento sospirare <<È inutile che fai così. Ci tocca solo aspettare..  Vedrai che torna.>> dice col suo tono dolce, <<Lo so, ovvio che torna.>> enfatizzo decisa, <<So che tornerà e voglio accoglierlo a braccia aperte, per questo starò qua sotto.>> in verità non è vero, sto qui per poterlo stringere tra le mie braccia e dirgli che mi è mancato, ma non posso dirlo, mi vergogno ad ammettere queste cose. Dopo che la domestica è andata a casa, rimango sola con Jimin a guardare la televisione: <<Sei preoccupata per lui, vero?>> mi domanda all'improvviso, mi giro di colpo confusa <<E-eh?!>> domando, mi riformula la domanda <<Sei preoccupata per Tae, vero?>>, abbasso lo sguardo e annuisco piano <<Un po' sì...>> ammetto a bassa voce, lui mi accarezza una coscia <<Te lo si legge sul viso.>> mi sorride dolcemente e, poggiando la testa sulla sua spalla mi addormento.