Capitolo 2

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Dopo non so quanto tempo mi sveglio sdraiata in un letto in una stanza accogliente ma oscura allo stesso tempo, è difficile da descrivere. Mi metto seduta e noto che Taehyung è dall'altra parte della stanza seduto su una poltrona a guardarmi con un sorriso malvagio: <<Dove sono e cosa hai fatto ai miei genitori?>> gli domando subito, lui si alza e si avvicina verso di me <<Vuoi sapere troppe cose.>> si siede dalla mia parte e risponde <<Questa sarà la tua nuova casa e i tuoi genitori stanno bene.>> lo guardo con un po' di diffideza, come posso fidarmi di lui? All'improvviso avvicina sempre di più il suo viso e quando le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza mi sussurra: <<Tu sei solo mia, micetta.>> non faccio in tempo a replicare che le sue labbra sono sul mio collo, involontariamente chiudo gli occhi ansimando piano, tento di allontanarlo <<L-lasciami... T-ti odio...>> lo sento sorridere contro la mia pelle alza il viso guardandomi negli occhi e ribatte <<Non preoccuparti, ti farò innamorare di me.>> sorride e si alza, si dirige verso la porta ma prima di uscire si blocca <<Ah, un'ultima cosa: non cercare di scappare o di fare qualcosa di stupido o verrai punita.>> dopo aver detto quelle parole esce. Ed io, non lo ascolto, non mi fido di lui, scendo dalla finestra e rimango stranamente illesa, come poggio i piedi a terra corro senza una meta, ho visto una guardia fissarmi ma spero non mi segua, mi guardo indietro e noto che mi segue: <<Merda!>> sussurro correndo, ma imbatto in un vicolo cieco, la guardia mi raggiunge e dietro arriva una macchina da dove scende Taehyung, si avvicina a me con sguardo furioso e mi carica sulla spalla <<Cosa ti avevo appena detto?>> ringhia dandomi una sberla sul culo, <<AHI!>> mi lamento io, mi carica in macchina e ci dirigiamo a casa di Taehyung, nel tragitto verso casa non spiccica parola e io tengo lo sguardo basso. Quando arriviamo a casa una guardia mi fa scendere, poso lo sguardo su Taehyung: <<Tu non vieni...?>> gli domando ma lui non risponde chiudendo la portiera, dev'essere furioso, entro in casa scortata dalla guardia, odio il silenzio così decido di farci conversazione domandandogli allegramente <<Allora... Come ti chiami?>>, lui apre la porta e risponde <<Jungkook.>> entro dopo di lui e continuo a fargli domande <<Da quanto tempo lavori per Taehyung?>> lui si irrigidisce <<Non sono autorizzato a dirtelo...>> risponde in modo freddo. Annuisco solo buttandomi sul divano: <<Taehyung è arrabbiato con me, vero?>> domando a Jungkook anche se so già la risposta, lui rimane in piedi <<Si è sentito tradito nonostante ti avesse avvertito. Ti aveva detto di non scappare.>> il suo tono è tranquillo, quindi deduco che non mi farà nulla di male, ma c'è una cosa che non mi torna così gli chiedo <<Ma come ha fatto a raggiungeri nonostante fosse in macchina, tu mi correvi dietro ma lui dov'era?>>, il suo sguardo rimane incollato al mio e risponde <<Era appena salito in macchina quando ti ha vista correre, così ti ha seguito.>>, questa risposta è più che sufficiente, saluto Jungkook e vado in camera da letto. Mi sdraio sul letto e noto che un cuscino è impregnato del profumo di Taehyung: "Mmm... Che buon profumo, è dolce." penso avvicinando il cuscino al mio naso, poggio la testa sull'altro cuscino e stringo a me il cuscino di Taehyung mettendomi sotto le coperte, come mi copro chiudo gli occhi abbandonandomi al profumo del suo cuscino. Dopo non so quanto sento qualcosa accarezzarmi la guancia, apro gli occhi e rimango sorpresa di vedere Taehyung: <<Ben svegliata micetta.>> la sua voce è calma, devo avergli fatto tenerezza, <<Per tua fortuna oggi non ti punirò, ti do altre due chance. Vieni, è ora di cena.>> e mentre pronuncia l'ultima frase mi prende in braccio di peso come se fossi una bambina e mi accompagna in sala, <<Guarda che ho le gambe e le so usare.>> borbotto guardandolo, gli sfugge un sorriso senza rispondere, ne approfitto per guardare il suo viso; "Come può un viso così pulito essere così malvagio...?" mi domando fermando il mio sguardo sui suoi occhi, "Mi piace tanto il colore dei suoi occhi..." a quel pensiero mi sfugge un sorriso, lui lo nota <<A cosa pensi micetta?>> domanda curioso, <<Non sono la tua micetta.>> ribatto sbuffando, <<Comunque stavo guardando il colore dei tuoi occhi e pensavo che mi piace.>> rispondo con un finto tono freddo. Taehyung mi posa a terra vicino al tavolo da pranzo: <<Vedo che hai trovato un pregio. Non sono così male come credi.>> commenta scherzando, faccio per sedermi ma il campanello suona, e per forza dell'abitudine, vado io ad aprire.

Prigionera del boss | Kim Taehyung |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora