Il quaderno di James
E' la prima volta che mi succede. Solitamente scrivo su questo quaderno le frasi, le emozioni che un giorno le mie dita suoneranno toccando semplicemente la chitarra. E invece al momento sento la necessità di sfogarmi. Non so con chi parlare. Ma non perché io sia solo. E' solo che non è da me. Tutti si aspettano il Don Giovanni della situazione, il farfallone che ogni sera esce con una ragazza diversa suonandole quelle due o tre note che sa mettere in fila e stendendola completamente; quel ragazzo che non esita un attimo a portare una ragazza a letto. Il ragazzo duro e burbero, ma con quel tocco di classe. E in effetti è proprio questo quello che sono.
Agli altri piacevo tanto. Ero il più popolare, il più bello. Ho sempre amato ricevere tutte queste attenzioni anche se non sempre riuscivano a farmi sentire perfettamente a mio agio. L'unica cosa che forse è sempre riuscita a mettere insieme tutti i miei pezzi è stata la musica.
L'armonia che solo delle semplici melodie riuscivano a farmi provare. Quel senso di pace con te stesso che senti solo quando inizi a cantare a squarciagola la tua canzone preferita, consapevole che la ricanterai per ben altre milioni di volte.
La musica è sempre stata fondamentale.Comunque, tornando a noi. Sono un po' di giorni che non riesco a pensare che ad una sola cosa. La sua pelle così morbida e il suo profumo così delicato, ma intenso. E quegli occhi splendidi, che parlano da soli. Sono spettacolari. Lei lo è. Non è normale che una semplice tipa mi faccia questo effetto, ma proprio non riesco a frenarlo, è più forte di me.
Si chiama Emma Spencer, l'ho incontrata per caso l'altro giorno nel negozio di papà, stavo tranquillamente servendo sua madre che doveva comprare delle decorazioni per la festa di compleanno della sua seconda figlia. Mi ha anche detto il suo nome, ma proprio non riesco a ricordarlo. Non appena smisi di servire la signora, cercai in ogni modo di ritrovare quella ragazza che nel frattempo stava dando un'occhiata al reparto dolci. Era bellissima. Ho provato a parlarle ma lei si spaventò talmente tanto da far cadere a terra tutte le confezioni di merendine e biscotti. E il bello è stato che anche lei è caduta. L'ho ritirata su, tirando fuori una delle mie solite perle.
Difatti credo si sia offesa oltre che essersi sentita in imbarazzo.
Il fatto è che io sono così, non mi rendo sempre conto del modo in cui dico le cose, magari nella mia testa suonano simpatiche ma dette fuori possono sembrare scomode. Di certo il mio intento non era quello di offenderla.Ho provato ad inviarle la richiesta d'amicizia su Facebook, ma non ha accettato. Ho pensato non avesse intenzione di conoscermi però non mi sono voluto assolutamente arrendere. Non lo faccio mai. E' veramente troppo bella per poter permettere che se ne vada via così. Quindi ho avuto la grande idea di aspettarla fuori scuola. Avevo trovato l'indirizzo su Internet e non ci ho pensato due volte.
Quando me la sono ritrovata davanti ero talmente in ansia, stranamente. Io... il maestro della seduzione che non riesce a tirar fuori due parole? Assolutamente incredibile!
Le ho chiesto superficialmente il motivo per il quale non mi avesse accettato la richiesta, e lei giustamente mi trattò da sconosciuto, quale sono.
Ovviamente non mi sono arreso e devo ammettere che però qui la parte dello spavaldo mi ha aiutato, infatti le ho detto una cosa che la lasciò di stucco. Le dissi che era bellissima. Le chiesi di andare a fare un giro ma niente da fare, neanche a pagarla oro.Il giorno dopo sono andato nuovamente a scuola. Ma lei questa cosa non l'ha per niente apprezzata, ha iniziato a gridare e dire che avrebbe chiamato la polizia se avessi continuato a seguirla.
A quel punto mi sono inventato la prima stronzata che mi è passata per la mente per cercare di pararmi nel caso avesse voluto veramente chiamare la polizia. Ero li per fare degli scarichi con mio padre. Più cretinata di questa non potevo dirla. Il motivo? Semplice! Stavo col motorino. Come ce lo porto mio padre sul motorino? E dove li metto tutti i pacchi da consegnare? Li porto col teletrasporto?
Sinceramente non so se ne sia accorta, ma al momento, quella scusa è servita per calmarla.Ci ho riprovato. Le ho rinviato la richiesta d'amicizia e proprio come voleva sì dimostrare, avevo ragione io. Me l'ha accettata. Abbiamo chiacchierato per un po' su Messanger e devo proprio ammetterlo, questa ragazza mi incuriosisce tantissimo. Il suo modo di parlare, le risposte secche ed indifferenti che mi dava. Anche se, so benissimo che tanto indifferenti non erano.
Dopo l'ultimo messaggio non ci siamo più sentiti, fino a quando oggi non la vedo nuovamente dentro al negozio. Non appena arrivo a lavoro mi metto alla cassa pronto a farle una bella sorpresa quando mi si ritroverà davanti.
E così è stato. Era esterrefatta, non se l'aspettava di ritrovarmisi davanti ai suoi occhi.
Anche io ero contentissimo di vederla, non vedevo l'ora di scambiarci di nuovo parola.
Quando sto per aprire bocca lei mi precede e mi chiama per nome, a quel punto è uscita fuori una delle mie parti brutte, il coglione. Le ho fatto una battuta che più che essere tale sembrava una frecciatina, pensavo di essere simpatico e di farla ridere ma così non è stato.
Lei è tanto sulla difensiva, non riesce proprio a fidarsi, difatti ha trovato subito il modo per far finire li la conversazione.Se ne stava per andare, proprio quando...
Mio Dio, credo che sia proprio da li che è cambiato tutto. Quando le stavo per consegnare la busta con le cose che aveva comprato, le nostre dita si sono toccate. É stato un po' come quando due calamite si attaccano l'una all'altra. Così mi sono sentito. Legato a lei, anche se non c'era assolutamente nulla che ci costringeva a tenerci vicini. L'ho guardata negli occhi. Anche lei lo ha fatto. Ho sentito il cuore darsela a gambe. Non avevo più il coraggio di lasciare quella dannatissima busta e con questa neanche lei...
Sfortunatamente è arrivato mio padre che come al solito ha rovinato il momento. Vederla uscire è stato un po' un colpo, avrei voluto rincorrerla, ma chi sono per poterlo fare?

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You're my perfect melody
RomanceLa vita di Emma sta per essere completamente stravolta. Eppure, pensate, tutto è iniziato solamente in una semplicissima domenica al centro commerciale. Una domenica che porterà alla nascita di un qualcosa di così speciale che vi scalderà il cuore...